PODERE DI CASANOVA DI MONTEPULCIANO, ALLOGGI TRA LE VIGNE

Silenzio, quiete, riconnessione con la natura. E’ quanto regala il delizioso Agriturismo Podere Casanova di Montepulciano (Siena) annesso all’omonima e rinomata cantina di Isidoro e Susanna Rebatto, un piccolo mondo incastonato nel verde della Val di Chiana, fra le zone più iconiche della campagna toscana. Via dalla pazza folla, per concedersi il lusso di riprendersi il proprio tempo e ricaricarsi di energia, in totale libertà e privacy. E proprio per garantire agli ospiti il massimo della tranquillità e del relax, l’agriturismo è Adults Only. Il tutto a una decina di minuti dallo stupendo centro storico di Montepulciano e a una manciata di chilometri da Cortona, Chiusi, la Val d’Orcia e molti fra i luoghi più ricchi di storia, arte, bellezze naturali della Toscana.

L’agriturismo è stato ricavato nella vecchia casa in pietra dove c’era un tempo la cantina: tre gli ampi appartamenti – Girasole, Glicine e Vigna – ciascuno con un proprio spazio verde privato. Caratterizzati da un diverso colore, sono arredati in stile urban country e mescolano armoniosamente arredi e décor scelti dalla proprietaria fra pezzi firmati, vintage e realizzazioni di artigiani toscani e veneti. Cuore di ciascun appartamento è una grande stanza che si affaccia sul prato, con cucina perfettamente attrezzata, tavoloni che invitano alla convivialità, divani e angoli per il relax. La capienza varia dai due ai tre posti letto. Affittati insieme, sono l’ideale per chi vuole approfittare della vacanza per trascorrere del tempo con un piccolo gruppo di amici o familiari ed avere l’intera casa tutta per sé. A disposizione degli ospiti, un orto lussureggiante di verdure, fragole, piccoli frutti da raccogliere e portarsi in tavola e una grande piscina fra le vigne con solarium. Dirimpetto all’agriturismo c’è la cantina con una grande sala degustazione con terrazzo panoramico.

Dal Podere partono sentieri fra i vigneti coltivati in modo naturale per piacevoli passeggiate a piedi o in sella alla bicicletta, e i prati abbracciati dal bosco sono una straordinaria palestra naturale per fare movimento en plein air o per rilassarsi con lo yoga. Per gli ospiti sono organizzate su prenotazione piacevoli esperienze, tutte da provare e da gustare. Per conoscere l’affascinante mondo del vino e scoprire con quanta abilità e passione viene prodotto, ecco innanzitutto le visite in cantina con degustazioni guidate, durante le quali si conoscono i segreti del blasonato e antichissimo Nobile di Montepulciano (è documentato fin dal 789), prediletto dai papi, primo vino in Italia a potersi fregiare della Docg. E poi, passeggiate con pic nic fra le vigne, romantiche cene fra i filari, wine trekking con guida tra le colline e le vigne che circondano la cantina che si concludono con un pranzo tipico toscano. Non solo. Per svelare agli ospiti i meravigliosi dintorni di Montepulciano, vengono organizzati tour in Vespa alla scoperta del lago Trasimeno e della Val d’Orcia e dei suoi piccoli borghi medievali, passeggiate a cavallo con visita della cantina e pranzo finali, visite alle Riserve Naturali dei dintorni, escursioni in bicicletta e molto altro ancora. Imperdibile, ed unica, la visita alla cinquecentesca Ferriera del Bonano, un luogo magico nel fitto dei boschi del Casentino, dove vivere una giornata indimenticabile e ricca di sorprese. Tutte queste attività sono fruibili, sempre su prenotazione, anche da parte di chi non alloggia al Podere.

LA RECANTINA “REGINA” DELLA CANTINA

È un piccolo gioiello riscoperto e valorizzato da un gruppo di produttori lungimiranti, è una varietà che ha caratterizzato per molto tempo le colline del Montello per poi rischiare l’estinzione e tornare ora a prosperare. È la Recantina, varietà che, secondo l’azienda Giusti Wine di Nervesa del Montello (Treviso) in questa vendemmia avrà caratteristiche particolarmente interessanti. «La Recantina è un’uva naturalmente dotata di una buona acidità, molti tannini e antociani. Essendo una varietà tardiva, viene raccolta dopo i picchi di caldo che sono stati registrati nelle scorse settimane e che hanno talvolta creato qualche preoccupazione ai produttori, soprattutto per il mantenimento dell’acidità». Afferma Ermenegildo Giusti, che in questa varietà crede particolarmente, così come nelle varietà ibride resistenti Sauvignon Nepis, Merlot Khorus e Cabernet Volos, per le quali ci si aspetta una gradazione superiore alla media.

Per affrontare al meglio la raccolta, l’azienda ha introdotto monitoraggi quotidiani su tutti i vigneti, consapevole di quanto la scelta del momento ideale per la raccolta sia determinante nella qualità finale dei vini.

La produzione sarà di quantità media ma a spiccare sarà certamente la sanità delle uve che, complici il sole e la siccità, hanno permesso una gestione agronomica dei vigneti ottimale.

PERLAGE WINERY, NATALE SOLIDALE E BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ.

Dicembre è sempre un mese molto importante, il momento in cui si tirano le somme degli obiettivi e dei traguardi raggiunti a livello aziendale. Perlage Winery di Farra di Soligo (Treviso) si è impegnata nella compilazione del Bilancio di Sostenibilità per misurare e quantificare concretamente le strategie attuate. Diventata Società Benefit nel 2019, la cantina ha continuato un percorso volto alla sostenibilità e alla riduzione dell’impatto ambientale, impegno iniziato nel 1985, anno in cui l’azienda è diventata biologica anticipando di molti anni la tendenza odierna.

Il Bilancio di Sostenibilità racconta in cifre i risultati ambientali, sociali ed economici raggiunti nel 2020 e i comportamenti migliorativi messi in atto. È composto da 4 aree d’impatto che illustrano: il valore creato dal modo di fare impresa (Governance), l’impegno verso i propri collaboratori (People), i benefici prodotti per la comunità̀ locale (Community) e per l’ambiente (Planet). Lo standard di valutazione d’impatto utilizzato è il BImpact Assessment. Una novità di quet’anno riguarda l’abbinamento di ogni area d’impatto a degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda Onu 2030 che Perlage ha selezionato tra quelli che riteneva più pertinenti e rilevanti.

Il bilancio mostra un incremento e un miglioramento delle attività attuate dall’azienda: oltre ad aver ottenuto una conferma e un punteggio superiore (91,7) nella certificazione Bcorp, sul piano ambientale è stato instaurato un rapporto di collaborazione con la onlus Spiritus Mundi che si occupa di rimboschimento della Pianura Padana (una delle aree più inquinate d’Europa) ed è stato utilizzo uno speciale film d’imballaggio che permette di diminuire del 65 per cento il peso del materiale plastico utilizzato per avvolgere i pallet. A livello di community, tramite un questionario sono state raccolte le opinioni di clienti e distributori italiani ed esteri. Per concludere, il rapporto con il personale è in buona salute come dimostra il bilancio: l’azienda infatti ha creato nuovi posti di lavoro anche nel biennio 2019/2020 e mantiene un’alta percentuale di lavoratori a tempo pieno e indeterminato rispetto ai part-time e ai contratti a tempo determinato. Oltre ai dati del bilancio di sostenibilità, Perlage Winery rinnova anche il suo impegno alle azioni concrete legate al sociale. Per il Natale 2021 infatti, sosterrà due progetti: il primo con Officina delle Api, un progetto della realtà Domus Nostra (www.domus-nostra.it), una sartoria creativa che coinvolge donne vulnerabili in pratiche di empowerment, solidarietà, inclusione e riconciliazione,aprendo nuove prospettive di vita più degne, sia in ambito personale che lavorativo. Il secondo coinvolge i ragazzi della Coop Sociale Futura per la realizzazione dei biglietti d’auguri inviati ai clienti di Perlage, un modo per dare visibilità ad una realtà importante che stimola inclusione sociale e lavorativa di persone con disabilità, dando loro occasioni per migliorare la propria vita (www.futuracoopsociale.it).

LE MORETTE: LA TECNOLOGIA SBARCA IN CANTINA CON L’INDUSTRIA 4.0

L’azienda agricola Le Morette di Peschiera del Garda (Verona) guarda avanti e inaugura una nuova linea di imbottigliamento. La realizzazione dell’impianto, inserita nel progetto di crescita aziendale, risponde alla volontà di implementare le attività in cantina secondo le linee guida dell’industria 4.0. La finalità è rendere più efficiente la produzione anche attraverso impianti innovativi, progettati in sinergia con due primari partner veronesi, Acram e Mbf, leader nel settore a livello internazionale, che garantiscono una completa automazione e il controllo remoto di tutte le operazioni.

La gestione automatizzata di alcune delle delicate fasi dell’imbottigliamento assicura i migliori standard di controllo microbiologico e rappresenta un vero investimento anche per le risorse umane, che possono così dedicarsi con maggiore attenzione alla filiera produttiva della bottiglia. A tale scopo, l’azienda ha scelto di installare una linea di microfiltrazione e imbottigliamento di nuovissima concezione, la prima ideata per aziende agricole di medie dimensioni come Le Morette, con standard di automazione e sicurezza di processo del tutto uguali a quelli delle linee di grande capacità produttiva. L’impianto, oltre a garantire una maggiore efficienza del lavoro, permette anche il mantenimento di elevati standard qualitativi nel trattamento dei vini, attraverso il controllo automatico di ogni fase dell’imbottigliamento. Una tecnologia in grado di controllare da remoto tutte le operazioni realizzate e di effettuare il salvataggio di tutti i dati di ogni lotto produttivo: ciascuna attività viene dunque memorizzata e archiviata elevando il livello di tracciabilità dei vini, anche a monte della bottiglia. L’automazione installata consente inoltre di compiere nel corso della notte una serie di operazioni di lavaggio e sanificazione, senza la necessità della presenza dell’operatore, che al mattino seguente potrà accertare gli esiti dei test di integrità generati dal sistema a fine processo, durante la fase notturna.

“Siamo consapevoli del difficile periodo che abbiamo attraversato, ma vogliamo guardare al futuro con fiducia – commenta Paolo Zenato, contitolare de Le Morette insieme al fratello Fabio – Il nuovo impianto è un deciso passo avanti verso il nostro traguardo: offrire un prodotto di qualità sempre più elevata e autentica che ci permetta di raggiungere un più ampio numero di mercati”. Attualmente Le Morette producono ogni anno circa 500 mila bottiglie, di cui due terzi destinate all’export, principalmente europeo: Germania, Svizzera, Danimarca, Belgio e Olanda, Regno Unito, oltre a Stati Uniti e Giappone.

«La radicata presenza nei mercati europei, prioritari per la nostra azienda – aggiunge Fabio Zenato – ci ha consentito di chiudere il 2020 con un lieve calo del fatturato grazie a un netto recupero nel periodo estivo. Il 2021 ci offre ora positivi segnali di ripresa, dopo i primi mesi di attività ridotta ai minimi. Restiamo ottimisti per questa buona ripartenza grazie anche alla stagione estiva e a un rapido ritorno alla normalità, sia all’estero sia in Italia».

MARTEDÌ 1 GIUGNO, GIUSTI WINE, APERITIVO IN TERRAZZA

Una terrazza panoramica dove degustare un calice di vino e assaggiare un finger food, con vista a 360 gradi sulle colline del Montello su cui si staglia l’Abbazia di Sant’Eustachio.

È questa la proposta della cantina Giusti Wine a Nervesa della Battaglia (Treviso) per la serata dell’1 giugno, che inaugura il calendario degli eventi estivi.  La nuova cantina, sviluppata su cinque piani, di cui tre ipogei, con la propria terrazza, situata sul tetto e circondata da un vigneto sopraelevato, offre uno spettacolo a cielo aperto.

Per la serata di martedì 1 giugno, luci soffuse, musica e buona gastronomia accompagneranno i vini della cantina.

La proposta prevede la degustazione di quattro dei vini simbolo dell’azienda, primi fra tutti l’Asolo Prosecco Superiore Docg e l’Augusto Recantina, ottenuto al 100 per cento da uve di questa varietà autoctona.

L’ingresso include 4 calici di vino a scelta e buffet libero.

Costo 30 euro a persona.

Posti limitati. Prenotazione obbligatoria allo 0422-720198.

welcome@giustiwine.com  

CHIARETTO IN CANTINA: WEEKEND IN VIGNA SUL LAGO DI GARDA

Tornano gli appuntamenti in cantina con il vino rosa del lago di Garda. Sabato 4 e domenica 5 luglio 2020 venti aziende produttrici del Consorzio di Tutela del Chiaretto e del Bardolino apriranno le porte agli appassionati per visite guidate e degustazioni.

L’iniziativa, denominata Chiaretto in Cantina, è stata organizzata unitariamente alla Fondazione Bardolino Top e al Comune di Bardolino (Verona), e inserita nel progetto L’Estate del Chiaretto di Bardolino.

Le aziende aderenti, dislocate in tutto il territorio consortile, dal Garda al monte Baldo, dalla Valdadige con una puntata fino a Soave, proporranno ai visitatori calici di Chiaretto e degli altri vini del territorio, accompagnati da taglieri di formaggi, salumi o altri prodotti tipici. «L’iniziativa Chiaretto in Cantina è un’occasione per tornare a vivere in serenità il territorio vinicolo del lago di Garda e del suo entroterra. – spiega Franco Cristoforetti, presidente del Consorzio di Tutela del Chiaretto e del Bardolino – Le cantine consorziate proporranno un programma in cui sarà possibile scoprire i vini, gli oli e gli altri prodotti locali in una giornata in vigneto di svago e convivialità».

Sul sito del Consorzio è disponibile l’elenco delle cantine aderenti e tutte le indicazioni per la prenotazione. Le visite, organizzate dalle singole cantine, saranno gestite nel pieno rispetto delle normative riguardanti il distanziamento sociale.

Tutte le info sono disponibili alla pagina bit.ly/chiarettoincantina

PIERA 1899: NUOVO NOME PER LA CANTINA FRIULANA

Piera Martellozzo

 

Un nuovo logo e una nuova immagine per catturare la storia e la personalità di un’azienda e di chi la guida. Sono questi gli obiettivi della nuova strategia di comunicazione di Piera 1899, realtà situata a San Quirino (Pordenone), nel cuore del Friuli Grave. Il riposizionamento strategico parte proprio dal logo, che da Piera Martellozzo diventa Piera 1899, per sottolineare la storia secolare della cantina evidenziando l’anno di fondazione. Il nuovo naming infatti, eliminando il cognome della famiglia, riporta soltanto il nome dell’attuale proprietaria, delineando un logo aziendale con una grafica dai caratteri minimal, eleganti e contemporanei. “Piera 1899 – spiega Piera Martellozzo – non è soltanto il nome di chi, oggi, guida la cantina. Si tratta di molto di più, rappresenta infatti un’identità capace di continuare nel tempo, crescendo di generazione in generazione. Ci definiamo scopritori di territori e autori di vini proprio perché selezioniamo solo i terreni più vocati e le uve migliori per dare vita a vini dal forte carattere identitario e capaci di rappresentare pienamente la personalità di chi li produce come fossero delle opere d’arte”. La nuova brand identity di Piera 1899, assieme al restyling di tutte le linee dedicate al canale turistico-alberghiero, è coincisa con l’occasione di una data importante per l’azienda, i 120 anni dalla sua fondazione ed è stata ideata dall’agenzia di comunicazione Hangar Design Group.

BULICHELLA, NON SOLO DEGUSTAZIONI: L’ENOTURISMO ALLA SCOPERTA DELLA VAL DI CORNIA

 

L’estate della Bulichella è all’insegna dell’enoturismo e della valorizzazione delle eccellenze del territorio. Nella Tenuta di Suvereto (Livorno) della famiglia Miyakawa riprenderanno da lunedì 15 giugno le degustazioni. L’assaggio dei vini biologici e dell’Olio Extravergine Bio Igp, in abbinamento su richiesta con prodotti del territorio, si svolgerà quest’anno nella terrazza panoramica della Bulichella, con vista sulle bellezze della Val di Cornia: dalle colline vitate al Mar Tirreno fino a Montepeloso. Da questo angolo della Toscana sarà possibile scoprire lo stile di vita genuino, la grande attenzione per la tradizione enogastronomica e il rispetto per il patrimonio naturale che accomunano Bulichella e il borgo di Suvereto, risultato a fine del lockdown tra i 35 comuni della regione Covid-free.

Oltre alle degustazioni, grande spazio verrà dato anche alla visita ai vigneti della Tenuta. Passeggiando tra le vigne verrà approfondita la scelta dell’agricoltura biologica, voluta dalla famiglia Miyakawa per valorizzare al meglio la spiccata identità del territorio. Bulichella è stata infatti, nel 1983, tra le prime aziende della Toscana a scegliere il regime biologico e tutti i suoi prodotti godono della Certificazione Biologica Icea.

Da inizio luglio verranno riaperte anche le porte della cantina, rinnovata di recente per rendere la visita ancora più accogliente. Il tour completo partirà con la passeggiata in vigneto, continuerà in cantina e barricaia per concludersi con la degustazione sulla terrazza panoramica.

A scandire ogni tappa il racconto della storia della Bulichella, del suo stretto legame con Suvereto, riconosciuto tra i Borghi più belli d’Italia, e della passione per la terra, i vini e i prodotti della Val di Cornia.

Sarà possibile scegliere tra quattro tipologie di degustazione: Base (Tuscanio Bianco, Sol Sera Rosato e Rubino, pane e Olio Evo Bulichella), Completa (Tuscanio Bianco, Sol Sera Rosato, Rubino e un top wine, pane e Olio Evo Bulichella), Top (Tuscanio Bianco, Sol Sera Rosato, Rubino e due top wine, pane e Olio Evo Bulichella) e Visita e degustazione (Tuscanio Bianco, Sol Sera Rosato, Rubino e un top wine, prosciutto, salame e formaggio, pane e Olio Evo Bulichella). Per assicurare i massimi standard di sicurezza, l’accoglienza verrà riservata a piccoli gruppi di persone e si svolgerà principalmente all’aperto. Prenotazione obbligatoria tramite: +39 0565 829892 http://www.bulichella.itinfo@bulichella.it.

E’ ufficialmente online il nuovo sito di ProgettiDivini, del tutto rinnovato nelle grafiche e nei colori, ora allineate alla vision e alla filosofia della proprietà.

Il sito presenta per la prima volta il nuovo logo del brand, che in una prima fase affiancherà il precedente in etichetta per poi sostituirlo a breve con la nuova produzione. Il logotipo presenta l’antica Villa Brandolini D’Adda, sede della cantina ProgettiDivini dal 2008 a Pieve di Soligo (Treviso).

Il nuovo sito http://www.progettidivini.it introduce l’e-commerce e l’acquisto diretto online per il privato, con spedizione gratuita su tutto il territorio italiano.

All’interno è presente una selezione di vini estremamente dettagliata in grado di raccontare a fondo i progetti che stanno dietro ad ogni etichetta e i metodi di realizzazione delle singole produzioni.  A questo si aggiungono le sezioni dedicate a Experience, Servizi ed Eventi per un’esperienza completa. «In un momento così difficile per tutti – spiega Martina Curato, titolare della Cantina ProgettiDivinianche per il nostro settore, abbiamo deciso di guardare al futuro e di gettare le basi per la crescita e l’evoluzione digitale della nostra cantina».

ANTONELLA CORDA: DUE ANNATE DI VERMENTINO PER RACCONTARE LA SUA SARDEGNA

Due annate di Vermentino, due sfumature della Sardegna. La cantina Antonella Corda presenta il nuovo progetto che racchiude, in un’unica confezione, le annate 2017 e 2018 del suo Vermentino di Sardegna Doc. Il doppio cofanetto nasce per raccontare due diverse espressioni di questo vino e le peculiarità che la natura è in grado di donargli di anno in anno, pur preservando gli aromi e i profumi caratteristici del vitigno.

«Sono due vini molto diversi, ma che assieme raccontano perfettamente la nostra meravigliosa terra – spiega Antonella Corda, fondatrice della cantina – Nel 2017 abbiamo avuto un’estate calda che ci ha donato uve di grande bellezza sia estetica che gustativa e di conseguenza un vino molto intenso e dai sentori di macchia mediterranea. Il 2018 è stato invece un anno più fresco e piovoso, con un’escursione termica che ci ha permesso di esaltare al meglio la sapidità e le note floreali del vitigno».

Le uve di vermentino provengono dal vigneto Mitza Manna: situato a circa 170 metri sul livello del mare, si caratterizza per un terreno molto profondo con presenza di marne arenarie e calcaree. Mitza Manna, così come gli altri vigneti della cantina, è in conversione biologica e viene gestito in modo da ottenere l’equilibrio vegeto-produttivo ottimale per poter esaltare le caratteristiche del vitigno e del terroir.

Le uve provenienti dalle diverse aree del vigneto vengono raccolte e vinificate separatamente, mentre in cantina il lavoro prosegue con macerazioni pellicolari a freddo prima dell’assemblaggio del mosto.

Il cofanetto con il Vermentino di Sardegna Doc 2017 e 2018 di Antonella Corda, che ha ottenuto il riconoscimento di Cantina Emergente nella guida Vini d’Italia 2019 del Gambero Rosso, sarà in vendita nelle migliori enoteche dal 20 novembre 2019 al prezzo consigliato di 33,5 euro.