L’ASIAGO DOP FUSION SORPRENDE A VINITALY 2023

A Verona, dal 1° al 5 aprile, l’Asiago Dop unico formaggio a rappresentare la produzione lattiero-casearia italiana a Operawine, Vinitaly & The City e Vinitaly, conferma e rafforza la strada della collaborazione col mondo del vino puntando alla valorizzazione della sinergia tra prodotti a Denominazione D’Origine Protetta con esclusive stagionature abbinate ai più simbolici vini italiani in un inedito percorso dall’anima “fusion”.

Il Consorzio Tutela Formaggio Asiago interpreta le nuove tendenze di consumo, sempre più attente all’origine degli alimenti e alle esperienze di gusto capaci di unire mondi diversi, con un viaggio che, a Operawine, Vinitaly & The City e Vinitaly, svela la sinergia tra eccellenze food & wine legate da una comune identità e tra loro complementari e sorprende il palato nell’incontro con la mixology e l’alta ristorazione.  “La grande ricchezza e varietà del formaggio Asiago – afferma Flavio Innocenzi, Direttore del Consorzio Tutela Formaggio Asiago – è da sempre il punto di partenza di esperienze uniche ed originali. A Verona, puntiamo a mostrare come questa eccellenza sia perfetto interlocutore delle migliori proposte vitivinicole e, allo stesso tempo, così eclettica da trasformarsi in prodotto di culto in tanti contesti diversi e distintivi”.

A OperaWine, il primo aprile, l’Asiago Dop, Official Cheese di Veronafiere, si sposa ai migliori cento produttori italiani selezionati da Wine Spectator per far scoprire le diverse e sorprendenti possibilità di abbinamento con il vino in degustazioni di stagionature molto esclusive, dall’Asiago Dop Fresco Riserva e il suo gusto dolce e delicato, all’Asiago Dop Stagionato e il suo carattere deciso. A OperaWine, il formaggio Asiago proporrà la sua storia alla stampa nazionale e internazionale, operatori e buyer, forte di una presenza in oltre 50 paesi al mondo. Una vocazione che, a Vinitaly, dal 2 al 5 aprile, farà anche apprezzare il pairing del formaggio Asiago con le tre tipologie di Pinot Grigio Delle Venezie, prodotto particolarmente amato dai mercati internazionali, al Padiglione 5 stand F2 del Consorzio tutela vini Delle Venezie Doc.

A Vinitaly & The City 2023, l’incontro con la mixology lascia scoprire l’anima giovane e glamour del formaggio Asiago nella masterclass “Asiago Dop & Drink”, percorso “alchemico” tra l’Asiago Dop e i cocktail realizzati con tecniche innovative e strumenti all’avanguardia, in programma il 2 aprile nella Sala Consiliare del Palazzo Scaligero, sede della Provincia di Verona (Piazza dei Signori – Loggia di Fra Giocondo), per la prima volta aperta al pubblico. Condotti da Francesco Gubert, uno dei più talentuosi assaggiatori di formaggi d’Italia e Andrea Cason, bartender della mixology riconosciuto a livello nazionale, ospiti istituzionali, giornalisti e foodblogger potranno mettere i loro sensi alla prova nei diversi abbinamenti tra il formaggio Asiago e i drink e scoprire le caratteristiche dell’unico prodotto caseario che offre un’ampia gamma di stagionature, dai 20 giorni, dell’Asiago Dop Fresco, agli oltre 10 anni, dell’Asiago Dop Stagionato Stravecchio. Il 5 aprile, alle 12.30, l’esperienza “Asiago Dop & Drink” verrà proposta al pubblico del Vinitaly Mixology, lo spazio fieristico dedicato alla scoperta e sperimentazione delle combinazioni più originali ed esclusive di alcolici e bevande.

Il viaggio “fusion” del formaggio Asiago, dal 1° al 5 aprile a Verona, testimonia anche il profondo legame della specialità veneto-trentina col mondo dell’alta ristorazione. A OperaWine come a Vinitaly, l’Asiago Dop brillerà in grandi interpretazioni e scoperte culinarie in cui ogni piatto regalerà alle papille gustative sensazioni uniche: dalla speciale Pizza DoppioCrunch proposta dal pizzachef Renato Bosco, alle inedite creazioni dello Chef Jre Andrea Valentinetti del Ristorante Radici fino ai tanti abbinamenti proposti allo stand del Consorzio Tutela Riso Nano Vialone Veronese Igp a Soil&Agrifood, il salone dell’agroalimentare di qualità, presso la Tensostruttura Area C Sag Stand C19.

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OLIO GARDA DOP: UN PREMIO ALLA MAESTRIA DI PRODUTTORI E FUTURI CHEF

Promuovere l’olio Garda Dop, valorizzandone la qualità, l’immagine e tutti gli attori della filiera produttiva che, con il loro impegno, salvaguardano un prodotto prezioso e il territorio in cui nasce.

Questo l’obiettivo del Consorzio di Tutela dell’olio Garda Dop che, nella giornata di sabato 25 marzo, presso la Cooperativa Agricola San Felice, di San Felice del Benaco (Brescia), ha voluto celebrare, in un unico momento di festa, le premiazioni dei due concorsi interregionali dedicati al prodotto simbolo delle sponde del Lago di Garda: il Concorso unico “Oro del Garda”, riservato all’olio extra vergine di oliva prodotto e certificato nell’area di produzione a Denominazione di Origine e il Premio olio Garda Dop, rivolto agli studenti degli Istituti alberghieri delle tre regioni su cui insiste la denominazione: Veneto, Lombardia e Trentino.

Due iniziative strettamente legate tra loro, non solo per il prodotto di riferimento, l’olio Garda Dop, ma soprattutto per la loro finalità: valorizzare l’olio Garda Dop, i suoi produttori, gli attori della filiera produttiva, l’intero territorio ed il patrimonio paesaggistico del Garda, di cui l’olivo è una delle piante più rappresentative e identitarie.

Dopo i saluti di Simone Zuin Sindaco di San Felice del Benaco, di Floriano Massardi Consigliere regionale, del deputato Antonio Girelli, di Eugenio Massetti, in rappresentanza della Camera di Commercio di Brescia e del giornalista e oleologo Luigi Caricato, si è entrati nel vivo della giornata, assegnando i riconoscimenti del Premio olio Garda Dop.

“Battuta di spigola croccante marinata all’olio Garda Dop in nuvola di fumo d’olivo”. Questo il titolo del piatto firmato dagli studenti dell’Azienda Bergamasca di Formazione (Bergamo) che ha conquistato la giuria tecnica del 3° Concorso interregionale Premio Olio Garda Dop, rivolto agli studenti degli Istituti alberghieri delle tre regioni su cui insiste la denominazione: Veneto, Lombardia e Trentino.

Il Premio, giunto alla terza edizione, è realizzato con il contributo e il patrocinio della Camera di Commercio di Brescia, ed indetto dal Consorzio di tutela Olio Garda Dop in collaborazione con la Federazione Italiana Cuochi, e Pentole Agnelli, con l’intento di promuovere il prodotto simbolo del territorio gardesano e la sua valorizzazione in cucina presso i giovani chef, che rappresentano il futuro dell’enogastronomia del territorio.

In valutazione, infatti, non c’è solamente l’utilizzo dell’olio Garda Dop e la bontà del piatto ma anche la capacità di raccontarlo e valorizzarlo.

Creato dagli studenti Mattia Casari, Ruben Palaghianu, Eros Poleni e Franceildo Xavier De Oliveira, il piatto “Battuta di spigola croccante marinata all’olio Garda Dop in nuvola di fumo d’olivo” ha convinto la giuria tecnica proprio per il sapiente utilizzo dell’olio Garda Dop, che ne ha esaltato peculiarità e versatilità. Una capacità che è valsa all’istituto dei quattro futuri chef un premio di 1.000 euro.

Nelle posizioni d’onore, si sono classificati: al secondo posto l’istituto Cfp Enaip Alberghiero – Riva del Garda (Trento) con il “Filetto di trota in oliocottura con carciofi in osmosi alla liquirizia e olio Garda Dop, crumble alle molche e gel al Trento Doc” ideato da Jazmin Delai, Diego Tavernini, Lorenzo Fede, Alessandro Galas.

Medaglia di bronzo per gli studenti del Cfp Canossa di Brescia che hanno presentato “Panada con insalata di spigolo bollito e fonduta di nostrano Val Trompia” preparato da Giovanni Maria Di Sabato, Luca Pubietti, Cristian Benuzzi, Rubens Bresciani.

Entrambi gli istituti di sono aggiudicati un set professionale di attrezzatura da cucina offerto da Pentole Agnelli, personalizzato con il logo del Consorzio di Tutela olio Garda Dop.

La giuria tecnica ha, inoltre, attribuito due Menzioni speciali andate, rispettivamente, al Afgp Centro Bonsignori di Remedello (Brescia) in gara con lo “Storione di calvisano in oliocottura, cremoso di patate all’olio Garda Dop, limone e liquirizia” ideato da Dalila Pirozzoli, Gurpreet Singh, Lucrezia Puzzanghera, Matteo Piafrini e al Cfp “Fondazione Casa del giovane don Mario Bottoglia” di Castiglione delle Stiviere (Mantova) per la creazione del “Morbido fior d’olivo” realizzata da Martina Cunegatti, Marta Varini, Maxim Coptu, Nikole Pialorsi.

E proprio quest’ultima ricetta ha ricevuto anche il Premio speciale intitolato alla memoria dello “Chef Onelio Proietti Lippi”, uno dei punti di riferimento della ristorazione bresciana; il premio èassegnato dall’Associazione Cuochi di Brescia al piatto che più valorizza ed esalta il prodotto olio Garda Dop.

A seguire, la cerimonia è proseguita con il Concorso unico “Oro del Garda”, dedicato alla figura di Giovanni Mazzoldi: scomparso nel 2018, Mazzoldi è stato uno dei promotori più convinti della denominazione Garda Dop e tra gli imprenditori più lungimiranti del territorio.

Il Concorso, giunto all’ottava edizione, è riservato all’olio extra vergine di oliva prodotto e certificato nell’area di produzione a Denominazione di Origine con la finalità di valorizzare le risorse umane implicate nel percorso dall’olivo all’olio, attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori di filiera, dai produttori agli enti, alle istituzioni sul territorio, che comprende Lombardia, Veneto e Trentino. Un’iniziativa ideata e realizzata dal Consorzio di Tutela al fine di stimolare i produttori ad un impegno sempre maggiore per l’ottenimento di una migliore qualità dell’olio, unito al mantenimento della tipicità.

Ben 36 le etichette sottoposte quest’anno al giudizio finale del Panel di assaggio – riconosciuto dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali – suddivise nelle due le categorie in concorso: fruttato leggero e fruttato medio.

A conquistare il primo premio come migliore Olio Garda Dop dell’ultima campagna olivicola, sono stati rispettivamente l’azienda agricola San Felice di Toselli A. di San Felice del Benaco (Brescia) per la categoria Fruttato Leggero e l’Oleificio Cisano Srl di Bardolino (Verona) nella categoria fruttato medio

A seguire, nella categoria fruttato leggero, si sono posizionate al secondo posto l’azienda agricola Novello Cavazza di Cavazza Alessandra di Manerba del Garda (Brescia) e al terzo il Consorzio Olivicoltori Malcesine di Malcesine (Verona); per la sezione fruttato medio l’azienda Madonna delle Vittorie di Arco (Trento) ha conquistato la seconda posizione mentre Oliocru Srl di Riva del Garda (Trento) si è classificata terza.

SOSTENIBILITÀ IN CUCINA, PER FARE LA DIFFERENZA

Lunedì 27 e martedì 28 marzo presso Denis Pizza (via Statuto 16, Milano) si terrà in anteprima esclusiva un incontro tra chef, ristoratori ed esperti di settore volto a rispondere alla seguente domanda: quali pratiche rendono le nostre cucine sostenibili?   Influenti personalità del settore interverranno durante la due giorni con tre tavole rotonde per affrontare i tre aspetti fondanti della sostenibilità nella ristorazione – food, lavoro e community. Riflessioni che possono rivoluzionare il settore e si concluderanno con una cena con ospiti di leva internazionale tra cui Davide Oldani e la chef di origini canadesi Amanda Cohen.   La due giorni è frutto dell’unione di diversi elementi, partendo da Food on the Edge – symposium sul mondo del cibo che si svolge ogni anno a Galway in Irlanda – con relatori scelti per comunicare la loro visione, innovazione e passione nel settore gastronomico; insieme alla comunità di ospitalità professionale Terroir Hospitality, che fornisce a chef, produttori e ristoratori una piattaforma per connettersi e interagire tra loro; all’agenzia di consulenza Collectibus, che supporta aziende ed imprenditori del settore promuovendo la cultura della sostenibilità ed infine a Denis Lovatel, il pizzaiolo di montagna, che da sempre utilizza la sua pizza come veicolo per educare le nuove generazioni ad un’alimentazione sana, sostenibile e solidale. Accanto ai quattro protagonisti, l’evento sarà patrocinato dal Comune di Milano e dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. A sostegno dell’evento, alcune realtà che hanno deciso di sposare questo ambizioso ma concreto progetto: La Reserva de ¡Tierra! Lavazza, Aromi Group, Herbandsea, Krombacher, San Pellegrino e Tuorlo Magazine.     LUNEDI 27 MARZO   Il programma è suddiviso in due macro appuntamenti: lunedì 27 marzo si terrà il workshop “The Future of Food” a partire dalle 14 per raccogliere idee su nuove pratiche sostenibili da attuare nel futuro. Chef, ristoratori ed esperti di settore saranno impegnati in tre tavole rotonde focalizzate su tematiche relative a costi alimentari, costi della manodopera e community building.   All’interno di ogni gruppo, verrà data la possibilità ai partecipanti di confrontarsi con esperti in materia provenienti da altri settori, per poter avere un pensiero alternativo ad un problema di sistema.   L’obiettivo finale – raggiungibile grazie alla collaborazione degli stakeholder presenti – è quello di creare un manifesto che possa divenire una guida per lo sviluppo di leadership solidali, basato su principi etici e sistemi alimentari eco-sostenibili. Ciò che emergerà al termine della giornata sarà fruibile successivamente grazie ad un ebook che raccoglierà i momenti salienti del workshop. Al termine delle tavole rotonde, spazio ad un momento di convivialità con una degustazione delle pizze di montagna firmate Denis Lovatel.     TAVOLE ROTONDE   Costi alimentari: Con l’aumento dei prezzi degli alimenti, dovuto alla difficoltà di approvvigionamento e all’inflazione, diventa difficile acquistare materie prime di qualità, il cui prezzo non è competitivo rispetto ai prodotti commerciali.           La sfida è quella di scegliere ingredienti di eccellenza, riducendo però il food cost           e aumentando così i ricavi   Costo della manodopera: A causa degli alti costi di gestione e sostenimento dell’attività, nel food system si possono riscontrare situazioni nelle quali i lavoratori non riescono ad essere valorizzati per le loro principali competenze. Questo può portare ad un ambiente di lavoro poco ottimale, che penalizza l’equilibrio tra ore lavorative e vita privata nonché la salute del dipendente stesso. La conseguenza è la ricerca, da parte del lavoratore, di impieghi per cui nutre meno passione, ma con maggiori benefici e salari più elevati.           La sfida è quella di creare un ambiente di lavoro sano e stimolante, che valorizzi           il lavoratore e le sue competenze, creando un team di qualità   Community building: Prima della pandemia che ci ha colpiti a livello globale, i ristoranti erano luoghi di ritrovo e convivialità. Oggi le persone cercano ancora spazi dove potersi relazionare, ma con l’aumento generale dei costi risulta complesso per i ristoratori trovare un equilibrio tra spesa e possibilità di sviluppare un terreno solido alla comunità.           La sfida: fornire valore alla comunità attraverso il proprio business, con           soluzioni che possano ovviare all’aumento dei costi generali   “Terroir crede nel lavoro sinergico di chef, ristoratori e addetti al settore – racconta la fondatrice della comunità Terroir Hospitality, Arlene Stein – che collaborando insieme, possono creare una rete di intrecci e costruire opportunità per un sistema alimentare più sostenibile.”  

MARTEDÌ 28 MARZO   La mattinata di martedì sarà interamente dedicata ad un tour alla scoperta della città di Milano, guidata dal team di Collectibus che racconterà ai partecipanti luoghi del capoluogo lombardo legati alla sostenibilità e all’ambito green.   Mentre, dalle 19 gli ospiti saranno nuovamente attesi presso Denis Pizza Milano per l’annuncio in esclusiva del prossimo symposium annuale di Food on the Edge, punto di riferimento per la comunità di settore, che edizione dopo edizione sensibilizza sempre più addetti al settore a tematiche legate alla sostenibilità.   Al termine della presentazione, chef influenti e stellati dall’Italia e dall’estero saranno coinvolti nella preparazione di una cena conviviale a più mani, durante la quale diversi stili, gusti e metodi si fonderanno all’insegna di uno stesso approccio alla cucina: sostenibile, solidale e rispettosa del territorio.   La presentazione sarà coordinata da Arlene Stein canadese ora residente a Berlino, fondatrice di Terroir Hospitality che dal 2006 organizza collaborazioni creative per le comunità gastronomiche. Il lancio di Food on the Edge sarà guidato dallo chef stellato Jp McMahon – fondatore del simposio – che si impegna a promuovere la cucina irlandese contemporanea a livello globale e proprietario di due ristoranti stellati nella città di Galway: Aniar Restaurant & Cookery School e Cava Bodega.   Protagonisti durante la serata conviviale, accanto allo stellato irlandese, cuochi internazionali del calibro della chef di origini canadesi Amanda Cohen (proprietaria del ristorante a base vegetariano Dirt Candy a New York) e la chef spagnola Blanca del Noval (ricercatrice presso il Basque Culinary Center di San Sebastian). La “Cucina Pop” dello chef due stelle Michelin e una stella Verde Davide Oldani nel suo ristorante D’O, lo chef una stella Michelin e una stella Verde Igor Macchia del ristorante La Credenza di Torino e lo chef californiano Matt Orlando della Endless Food Company ed ex proprietario del ristorante Amass, nel quale ha ridotto del 75% la quantità di cibo sprecato, ottenendo la certificazione di ristorante biologico. Assieme a tutti gli chef ospiti e relatori, il patron chef Denis Lovatel, che, partito dalla pizzeria di famiglia ad Alano di Piave (Belluno), è approdato a Milano dove ha portato la sua pizza di montagna, nata da una filosofia che abbraccia sostenibilità e rispetto del territorio. Gli chef prepareranno piatti e topping delle pizze di Denis, concentrate sul raccontare il significato della sostenibilità in cucina.  

Siamo lieti di poter celebrare nuovamente Food on the Edge con un lancio internazionale – racconta lo chef Jp McMahon – che ci dà l’opportunità di sviluppare ulteriormente la nostra comunità e di diffondere la conoscenza dell’evento. Collaborare con Terroir Hospitality ed essere ospitati da un grande sostenitore e amico di Food on the Edge, Denis, – prosegue lo chef irlandese – dimostra i forti legami che abbiamo sviluppato nel corso degli anni e perché continuiamo a credere nella nostra collaborazione, sicuri che possa portare a cose più grandi.”

DOMENICA 26 MARZO, LA PRIMAVERA DEL PROSECCO SUPERIORE CELEBRA LA GIORNATA REGIONALE PER I COLLI VENETI

Domenica 26 marzo 2023, prima domenica di Primavera, si celebra la Giornata Regionale per i Colli Veneti, giunta alla sua seconda edizione.

Un progetto nasce con la precisa volontà di valorizzare il patrimonio naturalistico, storico, culturale, sportivo ed enogastronomico dei nostri Colli Veneti, la cui ricchezza è composta da un mosaico di paesaggi unici, piccoli borghi, remote chiesette, antichi mestieri, tradizioni popolari e prodotti tipici.

Un obiettivo condiviso con la rassegna Primavera del Prosecco Superiore il cui comitato organizzatore ha colto questa occasione per realizzare un programma ad hoc, dal titolo Bentornata Primavera, che intende promuovere ancora di più le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene Patrimonio dell’Umanità Unesco.

Tante e varie le proposte in programma: oltre alle Mostre del vino, che hanno inaugurato il proprio calendario con la 53esima Mostra del Cartizze e Valdobbiadene Docg a Santo Stefano di Valdobbiadene, che proseguirà fino al 30 marzo, il pubblico potrà prendere parte anche a visite guidate alla scoperta del territorio e itinerari dedicati alle tante testimonianze di arte sacra custodita tra questi pendii, grazie alla collaborazione con l’Istituto Beato Toniolo – Le Vie dei Santi.

Bentornata Primavera – eventi in programma domenica 26 marzo

♣ PRO LOCO OGLIANO

Colli Puliti

Dalle 9 alle 12 giornata ecologica tra i Colli di Conegliano. Mattinata dedicata alla raccolta di rifiuti abbandonati nel territorio collinare ed alla sensibilizzazione a comportamenti più civili e alla pulizia della città.

Per info e prenotazioni:rivediogliano@gmail.com

♣ PRO LOCO FARRA DI SOLIGO

Brindisi a San Lorenzo

Dalle 8.45 alle 16 una giornata per promuovere e celebrare il nostro Patrimonio Unesco. La giornata avrà inizio con una camminata che porterà alla chiesa di San Lorenzo, nella quale si terrà la Santa Messa alle ore 10 circa. Alle 11, brindisi celebrativo ai Colli Veneti. Nel pomeriggio, intervento letterario dal titolo “Poetica del paesaggio” della prof.ssa Paola Alessandra Vacalebre e sottofondo musicale del gruppo Il Convito Musicale.

Per info e prenotazioni: 345-3028900 –info@prolocofarra.it

♣ PRO LOCO COMBAI e PRO LOCO MIANE

Colli Puliti – Giornata Ecologica

Dalle 8 alle 12 una mattinata dedicata alla cura del territorio. Nell’ambito della Giornata ecologica istituita dal Comune, pulizia dei sentieri e delle strade per rendere più belle ed accoglienti le Colline. Per Combai, il ritrovo è in Piazza Brunelli, mentre a Miane presso il Centro Polifunzionale. Al termine, presso il Centro Polifunzionale, brindisi e pastasciutta per tutti  offerta dal comune di Miane.

Per info e prenotazioni: Pro Loco Combai 345 352 5320 – Pro Loco Miane 342 710 1141

♣ PRO LOCO DI REFRONTOLO

Un brindisi ai Colli Veneti

Alle 9.30 passeggiata in Val Trippera: con partenza dalla Barchessa di Villa Spada a Refrontolo, il percorso si districa tra i vigneti del prosecco e marzemino e tra la ricca vegetazione. Durante la passeggiata tappa alla “la grotta della sgnapa” (grappa), anfratto in cui i distillatori abusivi producevano la grappa al riparo dai pubblici ufficiali. La prenotazione è consigliata al numero 345 422 0522.

Alle 11 in programma la presentazione del libro “Storie e Personaggi del Novecento”, con l’accompagnamento musicale degli allievi dell’Associazione Musicale Giovani Accordi di Refrontolo e con il concerto pianistico “Leggendo tra le note”. Durante la mattinata i ragazzi possono prendere parte a “Giochi popolari di un tempo”.

Per info e prenotazioni: 345 422 0522

♣ PRO LOCO SAN PIETRO DI FELETTO

Una finestra sulle Colline

Dalle 9.30 alla scoperta del Feletto ed i suoi tesori. Passeggiata dall’Antico Eremo Camaldolese (piazza del municipio) per arrivare fino all’Antica Pieve di San Pietro di Feletto. Si potrà vedere lo stato di avanzamento lavori del prossimo Info Point turistico, sito adiacente all’Antica Pieve. Qui una guida spiegherà la Pieve ed i suoi affreschi. Si proseguirà poi sul sentiero del Papa facendo ritorno all’Antico Eremo, dove la Pro Loco offrirà ai partecipanti un brindisi.

Per info e prenotazioni:prolocodisanpietrodifeletto@gmail.com– 338 947 0260

♣ PRO LOCO SANTO STEFANO DI VALDOBBIADENE

Passeggiata con finale in Cartizze

In occasione della 53esima Mostra del Valdobbiadene e Cartizze Docg, dalle ore 9.00 passeggiata conviviale guidata tra i colli del Cartizze, con durata di circa di 3 ore, allietati dalla presenza del Coro di Valdobbiadene per una merenda insieme. Partecipazione a pagamento.

Per info e prenotazioni: 335 547 2433

♣ PRO LOCO GUIA

Escursione e degustazione tra le colline

Dalle ore 8.30 un viaggio lento nelle colline patrimonio Unesco alla scoperta di posti unici e speciali raggiungibili solo a piedi. Visita guidata storico culturale paesaggistica per conoscere l’origine della frazione di Guia passando per borghi storici ed edifici religiosi. La visita proseguirà con una passeggiata nei vigneti dove si toccherà con mano la zona di produzione del Valdobbiadene Docg, apprendendo come si produce lo spumante più famoso al mondo visitando una cantina. Durante la mattinata anche tre momenti di pausa con degustazione ed abbinamento di tre tipologie di Valdobbiadene Docg abbinato a prodotti e piatti del territorio. Partecipazione a pagamento.

Per info e prenotazioni: prolocoguia@gmail.com

♣ PRO LOCO VITTORIO VENETO

Alla scoperta del colle di San Paolo

Dalle 10 alle 12 escursione mattutina tra i colli del Vittoriese alla scoperta del Colle di San Paolo. Partendo dal centro città si percorrerà un itinerario ad anello lungo i sentieri che si snodano sulle colline di Ceneda e, passando per il Castello di San Martino e il colle di San Paolo, si scopriranno alcune curiosità sulla fauna e flora del posto e su questi luoghi ricchi di religiosità e storia. Partecipazione a pagamento.

Per info e prenotazioni: 0438 57243 – iat@comune.vittorio-veneto.tv.it

♣ FEDE E BELLEZZA NELL’ARTE SACRA

Con la preziosa collaborazione dell’IstitutoDiocesano Beato Toniolo – Le Vie dei Santi, si potranno visitare cinque diversi luoghi sacri, guidati dalle parole degli operatori del turismo religioso formati dall’istituto trevigiano.

Ad aprire le loro porte saranno:

– il Duomo di Santa Maria Assunta a Valdobbiadene, con Giovanna Capretta

– la Chiesa di San Vigilio a Col San Martino, con Paola Brunello

– l’Abbazia Santa Maria di Follina, con Giuliano Ros

– l’Antica Pieve di San Pietro di Feletto, con Mariachiara De Lorenzi

– la Chiesa Monumentale di Castello Roganzuolo, con il Gruppo Custodi di Bellezza

Le visita guidate si terranno in tre turni, con inizio alle 15, 16 e 17.

Prenotazione consigliata via Whatsapp 334 293 6833 – promozione@primaveradelprosecco.it.

AIS VENETO, ALBA VITAE 2022: RACCOLTI 7500 EURO A FAVORE DI P63

Si conclude con un ricavato di 7.500 euro la dodicesima edizione di Alba Vitæ, l’iniziativa con cui ogni anno Ais Veneto mette in vendita un’eccellenza dell’enologia regionale, in edizione limitata e formato magnum, per raccogliere fondi a sostegno di progetti solidali. L’assegno è stato consegnato all’Associazione p63 Sindrome E.E.C. International Aps Onlus, organizzazione no profit che aiuta le persone affette da malattie rare, in particolare dalle mutazioni del gene p63, ad ampliare la gamma di competenze al fine di promuoverne l’inclusione socioculturale e sanitaria. Il ricavato di Alba Vitæ permetterà l’apertura di uno sportello di ascolto e lo sviluppo delle attività, quali gruppi di auto e mutuo aiuto, della nuova sede operativa di Belluno. “Alba Vitæ è ormai un appuntamento irrinunciabile, che lega la solidarietà alla cultura del vino – dichiara Gianpaolo Breda, presidente di Ais Veneto –. Si tratta di un’iniziativa alla quale teniamo molto e che ogni anno ci regala grandi soddisfazioni. Siamo felici di poter contribuire alla crescita di realtà che ogni giorno si impegnano per giuste cause nel nostro territorio, contribuendo al suo sviluppo”.

La tredicesima edizione di Alba Vitæ vedrà il passaggio di testimone dalla delegazione Ais Veneto di Belluno a quella di Treviso. Il vino scelto per il 2022 è stato il Lessini Durello Riserva Extra Brut 2014 di Giannitessari, mentre il protagonista della prossima edizione sarà il Sante Rosso 2021, Merlot in purezza di Cecchetto, azienda vitivinicola con sede a Tezze di Piave (Treviso), da sempre impegnata in progetti di carattere sociale.

COLLAVINI: IL GRIGIO FESTEGGIA I CINQUANT’ANNI CON UNA NUOVA ETICHETTA

Il Grigio Spumante Brut di Collavini compie cinquant’anni e celebra l’importante traguardo raggiunto con un restyling della storica etichetta. La nuova bottiglia verrà presentata durante la cinquantacinquesima edizione di Vinitaly, dove il primo spumante friulano da uve pinot grigio e chardonnay creato con metodo Martinotti debuttò nel 1973. Nella grafica scelta traspare l’amore di Manlio Collavini per uno stile che si avvicina alle correnti artistiche del Liberty e dell’Art Nouveau. Il disegno, ispirato a un’immagine rinvenuta da Manlio stesso in un libro antico, è stato riadattato per l’etichetta de Il Grigio, dove il movimento delle piccole spirali ricorda l’elegante armonia dei cirri della vite. L’autore dell’opera originale è Aubrey Beardsley, illustratore inglese contemporaneo di Oscar Wilde, che lo scrittore descrisse come “dalla faccia come un piatto d’argento e con capelli verdi come l’erba”.

“I miei primi ricordi de Il Grigio Spumante – racconta Luigi Collavini, titolare assieme al fratello Giovanni e al padre Manlio di Collavini – si legano a quando da bambini andavamo a giocare nel magazzino e con gli amici si costruiva con i cartoni dei veri e propri fortini dove poi ci fronteggiavamo a colpi di fucili ad elastico. Poi, come logica conseguenza, arrivavano le tirate d’orecchi del magazziniere che si trovava tutti i cartoni sporchi e sparpagliati. Passavo poi, qualche anno dopo, ai primi sorsi di vino bevuti in occasione dei brindisi natalizi o di Capodanno in famiglia. E nella mia età adulta diventava un compagno di lavoro, quando andavo a proporlo ai clienti nelle enoteche e nei ristoranti. Io e Il Grigio abbiamo fatto molta strada assieme e adesso, che sono ‘grigio’ anche io, vivo questo vino quasi come un membro della nostra famiglia e per questo il cinquantesimo anniversario mi è particolarmente caro”.

Nel corso dei suoi cinquant’anni, Il Grigio ha ottenuto numerosi successi, affermandosi tra le personalità più in vista degli anni Settanta e Ottanta. Carlo, l’allora erede al trono e oggi re d’Inghilterra, e la moglie Diana Spencer lo assaggiarono durante il loro viaggio in Italia nel 1985: ne è testimone la lettera inviata da Buckingham Palace in cui si ringrazia per il gradito dono ai principi di Galles. Anche Renato Pozzetto, Cochi Ponzoni, Teo Teocoli, Enzo Jannacci, Steno, Guido Nicheli, meglio noto come Il Dougui o Il Cumenda dei cinepanettoni dei fratelli Vanzina, e il gruppo di comici che si esibiva al Derby Club di Milano ne furono grandi ammiratori. Fu proprio Nicheli a consigliare a Manlio Collavini di distribuirlo nei club e nei bar più esclusivi della città meneghina, decretandone il successo. Non solo: Il Grigio è stato per anni utilizzato nella preparazione del celebre cocktail Bellini all’Harry’s Bar di Venezia, luogo di ritrovo del jet set internazionale. Proprio a bordo degli aerei Alitalia e Air Canada è stato per lungo tempo servito come brindisi benaugurale per il volo.

Di colore paglierino scarico, brillante con venature verdognole, il profumo de Il Grigio è fragrante e fresco, con note di mela golden, pera e crosta di pane caldo. Il sapore rotondo, leggermente aromatico, è armonico e persistente. Si presta a essere servito come aperitivo o per accompagnare primi piatti vegetariani e pesce al forno.

EDOARDO PEDUTO NUOVO PRESIDENTE DEL CONSORZIO TUTELA LUGANA DOC

Il Consorzio Tutela Lugana Doc dà ufficialmente il benvenuto al nuovo direttore, Edoardo Peduto.

Una scelta mirata e strategica quella del Consiglio, che manifesta – in una fase di crescita regolare (quasi 28 milioni di bottiglie nel 2022) per la Denominazione gardesana – la propria determinazione, mettendo al vertice un manager del vino con una solida esperienza nel settore wine&food. 

Classe 1978, studi in marketing e comunicazione, Edoardo Peduto ha acquisito una consolidata esperienza nella promozione internazionale, a seguito di una lunga collaborazione con Vinitaly International prima, e con il Consorzio del Grana Padano poi. Il nuovo Direttore, oltre ad occuparsi della cura dei rapporti con gli associati e con gli enti esterni, si impegnerà nel consolidare e sviluppare l’immagine aumentando la notorietà del marchio Lugana, sia sul mercato nazionale che internazionale.

“Con l’ingresso di Edoardo Peduto, la nostra Denominazione si arricchisce di una figura dirigenziale di alto profilo, una scelta corale del Consiglio di Amministrazione. Un Consorzio che guarda avanti e che individua nel neodirettore la figura del Wine Globetrotter che avrà il principale compito di coordinamento delle attività di promozione e crescita della Denominazione nonché degli aspetti operativi del Consorzio, della cura dei rapporti con gli associati e delle relazioni con gli enti esterni” dice il presidente Fabio Zenato.

“Sono felice e onorato di iniziare questa nuova esperienza professionale all’interno di uno dei Consorzi più promettenti del panorama italiano di oggi. La denominazione si è dimostrata in continua crescita negli ultimi anni, a dimostrazione del prezioso lavoro compiuto sia dai soci sia delle figure interne al Consorzio per la promozione e la valorizzazione della stessa. Desidero ringraziare il presidente Fabio Zenato e il Consiglio di Amministrazione per la fiducia che mi hanno accordato.

Proseguirò nel lavoro svolto sino ad oggi con lo scopo di rendere il Lugana sempre più una wine destination: punti di forza sia in Italia sia all’estero sono senza dubbio le grandi potenzialità del vitigno Turbiana e la posizione unica sulle sponde del Lago di Garda” spiega Edoardo Peduto.

Vinitaly sarà la prima occasione a cui parteciperà il nuovo direttore raccontando ad operatori e stampa gli obiettivi 2023 del Consorzio, che includono il tema dell’enoturismo e la valorizzazione sul mercato italiano. 

Per organizzare una visita allo stand ed un’intervista al nuovo direttore, scrivere a: press@absitdaily.it

IL BACALÀ ALLA VICENTINA ALLA GUSTOSA CONQUISTA DELL’EUROPA

Mercoledì 29 marzo il Consiglio Regionale del Veneto presenterà ufficialmente la Via Querinissima al Parlamento Europeo di Bruxelles. L’evento si terrà nella sede distaccata della Regione, dove inoltre, durante la serata di martedì 28 marzo, la Pro Loco di Sandrigo, ente promotore della Festa del bacalà alla vicentina, servirà ai Parlamentari invitati il piatto secondo la ricetta originale codificata dalla Venerabile Confraternita del Bacalà alla Vicentina, realizzato con solo stoccafisso di Lofoten Igp. In degustazione anche altre eccellenze del territorio tra cui i vini di Breganze della Cantina IoMazzucato e i formaggi di Lattebusche. L’Associazione Internazionale Via Querinissima unisce i nomi della Serenissima e di Pietro Querini, il nobile mercante veneziano che nel 1431, a seguito di un naufragio in Norvegia, scoprì e portò in Italia lo stoccafisso essiccato ai venti del nord. Il progetto dell’Associazione ha l’obiettivo di promuovere un percorso storico culturale che traccia l’itinerario compiuto dal nobile veneto attraverso 14 paesi europei per rientrare a Venezia dalle Isole Lofoten e comprende una fitta rete di relazioni a livello continentale nell’ambito dell’enogastronomia e della valorizzazione turistica delle eccellenze territoriali.  “La Festa del bacalà è nata per raccontare la storia di un territorio – dichiara Antonio Chemello, Presidente della Pro Sandrigo – Attraverso essa ricordiamo le tradizioni popolari e la cultura di un piatto che ha segnato fortemente l’identità del paese di Sandrigo e che, con il progetto della Via Querinissima, ha aperto l’opportunità di avviare scambi e collaborazioni turistiche, gastronomiche e commerciali in tutta Europa. Nei prossimi giorni, per esempio, condurremo un gruppo di giornalisti italiani in Norvegia a Bodø, capitale Europea della Cultura 2024, e all’isola di Røst nell’arcipelago delle Lofoten, con la quale Sandrigo è gemellata, per scoprire come e dove viene lavorato lo Skrei, la materia prima utilizzata per realizzare il nostro piatto”.  Un altro importante premio all’attività svolta dalla Pro Sandrigo arriva da Roma, dove lunedì 20 marzo la Festa del bacalà alla vicentina ha ricevuto il marchio Sagra di Qualità a Palazzo Madama. Il riconoscimento, promosso da Unpli (Unione Nazionale della Pro Loco d’Italia) – a cui la Pro Sandrigo è iscritta sin dalla fondazione nel 1962 –, certifica le manifestazioni che vantano uno storico legame con il territorio e hanno come obiettivo la creazione di sinergie tra diverse attività economiche.

“Quest’anno la Pro Loco compie 70 anni – sottolinea ancora Chemello – tutti votati alla promozione del patrimonio culturale e storico, del turismo e dell’economia locale. È quindi un grande orgoglio veder riconosciuto l’importante lavoro svolto dagli organizzatori e dai numerosissimi volontari che rendono possibile ogni anno lo svolgimento della Festa”. Presente alla cerimonia di consegna a Palazzo Madama anche Marica Rigon, Sindaca di Sandrigo: “Oggi la Festa del Bacalà è stata riconosciuta con il marchio di qualità ed è senza dubbio un valore aggiunto, indice di attenzione e rispetto. Questi elementi permettono di vivere un’esperienza piacevole che stimola il desiderio di ritornare, favorendo ricadute positive sull’indotto commerciale del paese. Il riconoscimento è motivo di orgoglio per il Comune di Sandrigo che grazie alla collaborazione con la Pro Loco è diventato un centro attrattivo e conosciuto oltre i confini nazionali”.

MAIOLICA IGP TERRE DI CHIETI: CANTINA DI TOLLO RISCOPRE IL VITIGNO ABRUZZESE

Cantina Tollo (Chieti) realtà che da più di sessant’anni si fa portavoce dei sapori d’Abruzzo nel mondo, crea Maiolica Igp Terre di Chieti, vino rosso da uve dell’omonima varietà autoctona riscoperta proprio grazie al lavoro del gruppo teatino con sede a Tollo. La nuova referenza farà il suo debutto prima a ProWein, in programma a Düsseldorf dal 19 al 21 marzo, e poi a Vinitaly, a Verona dal 2 al 5 aprile.

La maiolica è un vitigno un tempo coltivato in Abruzzo e successivamente abbandonato. Tracce storiche della sua coltivazione sono riportate nel Bollettino Ampelografico del 1875 ed è citato anche dal Sannino nei Vitigni Abruzzesi – Annuario Generale per la Viticoltura e l’Enologia del 1892. Il recupero della varietà è stato possibile grazie al lavoro di Cantina Tollo e alla banca del germoplasta dell’Istituto Sperimentale di Viticoltura di Conegliano Veneto (Treviso). La cooperativa è stata tra le prime aziende a ricevere le barbatelle, impiantate nel 2019, e a proporre sul mercato le bottiglie di Maiolica Igp Terre di Chieti dell’annata 2021. Il piccolo vigneto sperimentale si trova nel comune di Tollo, ma è stata avviata anche la coltivazione in ambienti collinari, con una maggiore escursione termica, per testare e capire l’habitat idoneo per il vitigno. “Da sempre siamo fieri ambasciatori d’Abruzzo nel mondo – spiega Luciano Gagliardi, Presidente di Cantina Tollo –. Il recupero del vitigno maiolica è la riscoperta di un pezzo della nostra storia collettiva, che coincide con quella del luogo che dà il nome alla cantina. Ancora una volta, quindi, riscopriamo nella nostra realtà le radici di un territorio straordinario come quello tollese”.

L’immagine rappresentata in etichetta riproduce il mattone realizzato appositamente dal ceramista Lorenzo Di Stefano, ispiratosi alle tavelle seicentesche che compongono il soffitto della chiesa campestre di San Donato di Castelli (Teramo), definita dallo scrittore Carlo Levi la Cappella Sistina della Maiolica. Sui mattoni dell’edificio le rappresentazioni spaziano dalle decorazioni geometriche e floreali agli stemmi nobiliari, passando per i tanti e bellissimi profili di uomini e donne. La tavella scelta per la nuova etichetta di Cantina Tollo è proprio una di queste bellissime donne dal profilo austero e dai ricchi abiti che si staglia su uno sfondo blu intenso.

Il Maiolica Igp Terre di Chieti è un vino dal colore rubino tenue con sentori di fragola di bosco macerata e lampone. Al palato è elegante, di medio corpo, con tannini setosi ed equilibrati, con una vivace acidità che conduce a un finale lungo e profondo.

Maiolica Igp Terre di Chieti sarà in vendita nell’e-shop di Cantina Tollo da aprile a partire da 13 euro.

SICCITÀ: COLDIRETTI, ANTICIPA PRIMIZIE DI UN MESE, IN VENETO ASPARAGI ED ERBE SPONTANEE

In Veneto gli asparagi sono maturati oltre dieci giorni prima del normale e su prati e campi si raccolgono già le erbe spontanee: dal luppolo selvatico ai carletti, dalle rosole al tarassaco. Con molto anticipo le primizie dell’orto sono già presenti nei mercati di Campagna Amica non solo del territorio regionale – commenta Coldiretti – ma anche lungo tutta la Penisola.  Le prime fave sono già raccolte nel Lazio, in Puglia i piselli hanno accelerato di due settimane e sono sui banchi degli agricoltori dove ci sono già anche i cavoli viola e rosso.

Il caldo anomalo e la siccità – sottolinea la Coldiretti – hanno mandato in tilt le coltivazioni nei campi lungo tutto lo stivale e stravolto completamente le offerte stagionali normalmente presenti su scaffali e bancarelle in questo periodo dell’anno. Il surriscaldamento – continua la Coldiretti – colpisce le imprese agricole con lo sconvolgimento dei normali cicli colturali che impatta sul calendario di raccolta e sulle disponibilità con effetti concreti anche per i consumatori che sono costretti a fare i conti con le fluttuazioni anomale dell’offerta dei prodotti che mettono nel carrello della spesa.

Il 2023 si classifica fino ad ora al nord come il più bollente di sempre con una temperatura di 1,44 gradi superiore la media storica ma l’anomalia riguarda in realtà l’intera Penisola dove la temperatura è stata comunque superiore di 0,76 gradi nei primi due mesi dell’anno, secondo l’analisi della Coldiretti su dati Isac Cnr che rileva le temperature in Italia dal 1800 ed evidenzia anche precipitazioni al di sotto della media nel primo bimestre dell’anno dopo un 2022 in cui è caduta il 30 per cento di pioggia in meno. E non si tratta di un fatto isolato se il 2022 che si è stato in Italia l’anno più caldo dal 1800 in una classifica che si concentra nell’ultimo periodo e comprende nell’ordine – precisa la Coldiretti – anche il 2018, 2015 e il 2014.

L’andamento anomalo di questo inverno conferma dunque – continua la Coldiretti – i cambiamenti climatici in atto che si manifestano con la più elevata frequenza di eventi estremi e sfasamenti stagionali che sconvolgono i normali cicli colturali ed impattano sul calendario di raccolta e sulle disponibilità dei prodotti.

La finta primavera quest’anno ha provocato uno shock alle coltivazioni ingannate dall’insolito tepore che – precisa la Coldiretti – ha fatto maturare in modo repentino e simultaneo gli ortaggi rendendo impossibile una programmazione scalare della raccolta. Il risultato – precisa la Coldiretti – è un boom di primizie sui banchi di verdure e ortaggi dove è possibile trovare una grande varietà di offerta Made in Italy.

È tuttavia importante verificare sempre l’origine nazionale in etichetta che – sostiene la Coldiretti – è obbligatoria per la frutta e verdura e privilegiare gli acquisti direttamente dagli agricoltori nelle aziende o nei mercati di campagna Amica dove i prodotti sono anche più freschi e durano più a lungo. A preoccupare – sostiene la Coldiretti – sono invece le piante da frutto, dai mandorli agli albicocchi fino ad alcune varietà di pesche, che si sono “risvegliate” in forte anticipo rispetto all’arrivo della primavera e, in molti casi, sono fiorite e risultano ora particolarmente vulnerabili ad un eventuale ritorno del maltempo.

L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli. Una nuova sfida per le imprese agricole che – conclude la Coldiretti – devono interpretare le novità segnalate dalla meteorologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio.