CIBO ITALIANO, EXPORT RECORD NEL 2024

Il 2024 fa segnare un nuovo record per le esportazioni di cibo Made in Italy, con una crescita del 14 per cento a gennaio rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, nonostante le tensioni internazionali, con guerre e blocchi che ostacolano i transiti commerciali. È quanto emerge da una analisi Coldiretti su dati Istat che fotografano un andamento dell’alimentare in controtendenza rispetto all’andamento generale delle esportazioni che registrano un arretramento dello 0,2 per cento, mentre frena il Pil.

Tra i principali Paesi acquirenti, la crescita più consistente è quella sul mercato statunitense, il primo sbocco extra Unione europea, con un aumento del 31 per cento delle vendite di alimentari tricolori– rileva Coldiretti –, ma l’aumento è a doppia cifra anche in Gran Bretagna (più 26 per cento). L’agroalimentare nazionale si conferma anche in Germania (con un più 9 per cento) e in Francia, dove si registra un più 3 per cento. Tra gli altri mercati, da segnalare la crescita del 52 per cento in Cina e del 14 per cento in Russia.

Il risultato conferma il record storico fatto segnare nel 2023, per un valore che ha superato i 64 miliardi di euro, secondo l’analisi Coldiretti.

Un primato trainato da un’agricoltura nazionale che è la più green d’Europa con – evidenzia la Coldiretti – la leadership Ue nel biologico con 80 mila operatori, il maggior numero di specialità Dop/Igp/Stg riconosciute (325), 526 vini Dop/Igp e 5547 prodotti alimentari tradizionali e con Campagna Amica la più ampia rete dei mercati di vendita diretta degli agricoltori. Ma il Belpaese – continua la Coldiretti – è anche il primo produttore Ue di riso, grano duro e di molte verdure e ortaggi tipici della dieta mediterranea come pomodori, melanzane, carciofi, cicoria fresca, indivie, sedano e finocchi. E anche per quanto riguarda la frutta primeggia in molte produzioni importanti: dalle mele e pere fresche, dalle ciliegie alle uve da tavola, dai kiwi alle nocciole fino alle castagne.

Per sostenere il trend di crescita dell’enogastronomia nazionale serve rimuovere gli ostacoli commerciali ma anche agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra sud e nord del paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo ’obiettivo – conclude Coldiretti – è portare il valore annuale dell’export agroalimentare a 100 miliardi nel 2030”.

3 FEBBRAIO 2024, AIS VENETO: A PADOVA LA SECONDA EDIZIONE DI ESPERIENZE DI VITAE

Sono 76 le eccellenze venete da scoprire durante la seconda edizione di Esperienze di Vitæ: i vini che hanno ottenuto le 4 Viti nell’edizione 2024 di Vitæ, la guida ai migliori vini d’Italia dell’Associazione Italiana Sommelier, saranno i protagonisti assoluti della manifestazione in programma sabato 3 febbraio presso la Fornace Carotta di Padova. Dalle 15.30 alle 19 gli appassionati potranno assaggiare i vini selezionati tra oltre duemila etichette dai Degustatori Ufficiali di Ais Veneto.

L’evento, promosso da Ais Veneto, sarà anche l’occasione per consegnare ai produttori gli attestati d’eccellenza.

“I vini premiati a Esperienze di Vitæ – spiega Giovanni Geremia, curatore per il Veneto della Guida Vitæ – rappresentano al meglio l’elevata qualità della produzione enologica della nostra regione. Questi prodotti sono un vanto per il Veneto e raccontano l’eccellenza di un territorio straordinario, di cui sono fieri ambasciatori in tutto il mondo”.

Esperienze di Vitæ – continua il Presidente di Ais Veneto, Gianpaolo Breda – è un’occasione unica per assaggiare le etichette premiate dai degustatori Ais: 76 eccellenze per viaggiare e scoprire la bellezza della nostra regione, di luogo in luogo, di vigneto in vigneto”.

La manifestazione è gratuita per i soci Ais in regola con il tesseramento 2024.
Per informazioni visitare il sito di Ais Veneto: https://we.aisveneto.it/evento/1700

CIAK, SI BRINDA: 11 VINI, 1 CAFFÈ E TANTI FILM PER FESTEGGIARE IL NATALE CON STUDIO CRU

Prego, sedetevi comodi: sta per iniziare la maratona cinematografica natalizia di Studio Cru. Tutto quello che vi serve è il vostro posto preferito sul divano, un caldo plaid sulle ginocchia, un telecomando e un calice. Ci siamo divertiti ad abbinare a ogni film di Natale, dai grandi classici alle pellicole contemporanee, un vino da sorseggiare davanti allo schermo per entrare a pieno titolo nello spirito delle feste. Da ascoltare tra una pellicola e l’altra, la playlist Spotify con le nostre canzoni preferite. Pronti? Premiamo play e diamo il via al Natale: open.spotify.com/playlist/13k3XsNVuctnyPS7aeBSRY?si=22fafe9023df4e89

Nightmare Before ChristmasS.C. 1931 di Bellenda

Cos’è il Natale? È la domanda che si fa Jack Skeletron, Re delle Zucche della città di Halloween e protagonista di Nightmare Before Christmas, che con carisma e intraprendenza si lancia in un’avventura che lo porterà a una personale interpretazione della festa. Per un Natale fuori dagli schemi consigliamo una versione originale del Prosecco, una bollicina dal carattere deciso e anticonvenzionale: S.C. 1931di Bellenda.

Questo Metodo Classico Pas Dosé nasce da uve glera, coltivate nella zona di Carpesica (Vittorio Veneto), che si traducono in un’interessante complessità e mineralità. Dopo un affinamento su fecce fini per 90 giorni, il vino continua la presa di spuma in bottiglia sostando sui lieviti 22-24 mesi. Fragrante e aromatico, con bollicine fini e persistenti, S.C. 1931 ammalia il naso con sentori di frutta a polpa bianca e nocciole, di miele d’acacia accompagnati a brioche e torta di mele. Ottimo come aperitivo o per un bel brindisi in compagnia, è ideale per accompagnare le feste natalizie.

Prezzo al pubblico: 21 euro nello shop online dell’azienda

Love actuallyMaiolica IGP Terre di Chieti di Cantina Tollo

Nell’aria le note di Christmas is all around me cantata da una vecchia pop star ormai finita nel dimenticatoio, nello schermo dieci storie che si intrecciano in un delicato valzer dedicato all’amore in tutte le sue forme. A far da sfondo una Londra magica immersa nel clima natalizio. Love actually è un vero e proprio cult moderno, un inno al più tenero dei sentimenti. Una raccolta di favole contemporanee, una pellicola capace di scaldare il cuore e raccontare quello che è oggi l’amore. Il vino che suggeriamo di sorseggiare con questo film è Maiolica IGP Terre di Chieti di Cantina Tollo, che affonda le radici nel passato e reinterpreta la tradizione abruzzese. Da uve dell’omonimo vitigno autoctono da tempo abbandonato e recentemente riscoperto, è il frutto del recupero della varietà avvenuto grazie al lavoro di Cantina Tollo e della banca del germoplasma dell’Istituto Sperimentale di Viticoltura di Conegliano Veneto (Treviso). La realtà teatina è stata tra le prime aziende a ricevere le barbatelle, impiantate nel 2019 in un piccolo vigneto sperimentale nel comune di Tollo, e a proporre sul mercato le bottiglie di Maiolica Igp Terre di Chieti dell’annata 2021. L’etichetta riproduce la maiolica realizzata appositamente dal ceramista Lorenzo Di Stefano, ispiratosi alle tavelle seicentesche che compongono il soffitto della chiesa campestre di San Donato di Castelli (Teramo). L’immagine scelta rappresenta una bellissima donna dal profilo austero e dai ricchi abiti che si staglia su uno sfondo blu intenso.

Dal colore rosso rubino tenue, il Maiolica Igp Terre di Chieti presenta sentori di fragola di bosco macerata e lampone. Al palato è elegante, di medio corpo, con tannini setosi ed equilibrati, con una vivace acidità che conduce a un finale lungo e profondo.

Prezzo al pubblico: a partire da 13 euro

Il Grinch Raboso del Piave di Cecchetto

Nel delicato abbraccio di un fiocco di neve, si svela il villaggio di Chinonsò, popolato dai Nonsochì, animati da una profonda passione per il Natale. Eccezion fatta per una strana creatura verde e pelosa, schiva e solitaria, che ha scelto di vivere in una grotta sul maestoso Monte Briciolaio con il suo compagno fedele, il cane Max.

A uno spirito forte e rabbioso come quello del Grinchnon potevamo che abbinare il Raboso del Piave di Cecchetto. Il vino icona dell’azienda di Vazzola (Treviso), dimostra la sua personalità sin dalla fase vegetativa, caratterizzata da un ciclo molto lungo: è tra i primi a germogliare e tra gli ultimi a essere vendemmiato. Robusto e deciso, richiede tempo per dare il meglio di sé e per stupire all’assaggio. Dal colore rosso rubino intenso, presenta un bouquet pieno, ampio e gradevole con note di marasca, mora selvatica e viola. Alla bocca si rivela secco, austero, con una tannicità e un’acidità gradevolmente nobilitate dall’apporto alcolico che rendono il sorso rinfrescante e dinamico. Il finale è lungo e persistente.

Prezzo al pubblico: 15 euro

L’amore non va in vacanzaBroy Bianco Collio 2020 di Collavini

Sono le vacanze di Natale, Amanda da Los Angeles e Iris dall’Inghilterra per fuggire dalle delusioni sentimentali decidono di passare un periodo lontane da casa. Si scambiano le abitazioni e proprio qui incrociano il loro destino, scoprendo il significato dell’amore e dell’autenticità. Parliamo del film L’amore non va in vacanza, una storia di cambiamenti e nuovi inizi sotto il vischio. A Iris e Amanda consigliamo un calice di Broy Bianco Collio 2020, un vino strutturato ideale per festeggiare la svolta nelle loro vite.

Dopo un appassimento in fruttaio per le uve di friulano e chardonnay e una breve macerazione per il sauvignon, segue l’unione dei mosti e la fermentazione, parte in acciaio e parte in legno. Se in genere l’affinamento su fecce nobili dura fino alla seconda primavera successiva alla vendemmia, Broy 2020 ha riposato per un ulteriore anno, migliorando il suo livello qualitativo. Dal colore giallo paglierino intenso con tenui riflessi verdolini, il blend di Collavini al naso ricorda frutta tropicale matura, miele d’acacia, scorza d’arancia e fiori gialli. In bocca il corpo potente, caldo e morbido è bilanciato da una piacevole freschezza e mineralità.

Prezzo al pubblico: a partire da 40 euro

Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni LuKont 2020 de Il Conte Villa Prandone

La fiaba classica dello Schiaccianoci ha ispirato numerosi film, incluso il live action Disney del 2018 Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni: la sera della vigilia di Natale Clara, la valorosa protagonista, si immerge in un regno incantato dominato da tiranni. Alla richiesta di aiuto dei sudditi vessati, Clara non esita a difenderli insieme al suo fido alleato, lo Schiaccianoci.

Lo spirito nobile di Clara risuona nel Montepulciano LuKontde Il Conte Villa Prandone. Il nome del vino, che in dialetto marchigiano significa il conte, era infatti il soprannome di Amilcare de Angelis, fondatore della realtà vitivinicola di Monteprandone (Ascoli-Piceno), discendente di una nobile famiglia caduta in povertà. LuKontè un Marche Rosso I.G.P da uve 100% montepulciano. Sfoggia un intenso color rosso rubino e conquista i sensi con i suoi sentori di liquirizia e frutti di bosco. LuKont è un vino elegante che arricchirà il pranzo di Natale, soprattutto in accompagnamento a prelibati secondi piatti a base di carni nobili e selvaggina.

Prezzo al pubblico: 40 euro

Miracolo nella 34esima stradaLugana Doc Mandolara de Le Morette

Nel film Miracolo nella 34esima strada, grande classico delle feste, un maturo signore dai modi eleganti – il signor Kringle – viene ingaggiato dai Grandi Magazzini Macy’s per impersonare Babbo Natale e in questa veste riesce a realizzare i desideri della piccola Susan.

Anche Le Morette, azienda vitivinicola di Peschiera del Garda (Verona), si propone di fare del bene a Natale con la limited edition di Lugana Doc Mandolara firmata dall’illustratore Ale Giorgini. Il ricavato dell’iniziativa solidale andrà a sostenere Più di un Sogno, fondazione che si propone di migliorare la qualità di vita di ragazzi con disabilità intellettive. L’etichetta raffigura un bambino che disegna un sole, chiara metafora del futuro per le generazioni in crescita. Una moretta, simbolo dell’azienda, vigila su di lui mentre sullo sfondo compare il Ponte Pietra, icona della città di Verona, che tratteggia simbolicamente le attività svolte da Più di un Sogno nella creazione di alleanze e dialoghi tra pubblico e privato. Di color giallo paglierino con riflessi verdolini, al naso rivela note floreali che si evolvono in aromi fruttati dopo l’affinamento in bottiglia. Fresco e armonioso, arricchito da un finale delicato di mandorla, il Lugana Doc Mandolara si distingue per mineralità e struttura, incarnando l’eleganza del terroir del lago di Garda.

Prezzo al pubblico: 12 euro in cantina e nello shop online nel mese di dicembre

Polar ExpressBonomo Sexaginta Custoza Superiore Doc di Monte del Frà

Babbo Natale esiste? Secondo il giovane protagonista di Polar Express no. Ma proprio pochi minuti prima della mezzanotte del 24 dicembre si accorge di un misterioso treno a vapore che lo condurrà verso una magica avventura al Polo Nord.

Gustiamo questo racconto sul “babbo” preferito da tutti i bambini con un calice di Bonomo Sexaginta Custoza Superiore Docdi Monte del Frà: un cru composto da uve garganega, cortese e trebbiano toscano, nato nel 2018 per celebrare le sessanta vendemmie della famiglia Bonomo e da allora prodotto esclusivamente nelle migliori annate. Perfetto per gli abbinamenti gourmet delle feste, dall’anitra alle ostriche, dall’anguilla al bacalà alla vicentina, il Bonomo Sexaginta è il vino della lungimiranza e della sperimentazione, da assaporare anche tra dieci anni. Il profondo amore per il territorio, la mineralità e l’utilizzo sapiente dei legni donano a questo Custoza Superiore grande fascino e longevità.

Prezzo al pubblico: 45 euro in enoteche e negozi specializzati

La fabbrica di CioccolatoEnantio Riserva 1865 Prefillossera di Roeno

Tra dolcezze, inconvenienti e importanti lezioni di vita Willy Wonka nel film La Fabbrica di Cioccolato guida i cinque vincitori del biglietto d’oro alla scoperta della misteriosa fabbrica.

L’estro e l’eccezionalità del cioccolatiere creato da Roal Dahl ci ricordano l’unicità e la perseveranza dell’enantio, vitigno autoctono a piede franco della Terradeiforti.

Roeno ha saputo valorizzare la longevità, la robustezza e la resistenza della varietà per creare Enantio Riserva 1865 Prefillossera. Intenso, complesso, con un’ampia gamma di percezioni che attraversa le note agrodolci dei frutti di bosco fino ad arrivare agli aromi speziati dell’incenso e del tabacco. Dal profumo profondo e articolato, possente ed elegante al palato, offre aromi in continua evoluzione, dalla complessa trama tannica. Un vino così unico e tutto da scoprire richiede un processo di vinificazione curato in ogni singolo aspetto: dalla raccolta manuale di uve da viti ultracentenarie, alla fermentazione di oltre 15 mesi in barrique, fino all’affinamento di 5 mesi in bottiglia.

Prezzo al pubblico: 40 euro

La vita è meravigliosaRiserva 2009 Pas Dosé di Mosnel

Quando tutto sembra perduto, quando sembra che nulla possa essere risparmiato, ecco che arriva un angelo senza ali a mostrarci quanto quello che di buono abbiamo costruito nel tempo abbia valore per chi ci sta vicino. È la storia di George Bayle, protagonista del film La vita è meravigliosa, che nella notte della vigilia di Natale viene salvato da Clarence Oddbody a un passo dalla morte. L’angelo, inviato da San Giuseppe, mostra a George quale sarebbe stata la vita di chi lo circonda senza la sua presenza e il suo aiuto. È chi guarda le cose da un’altra prospettiva che vince la sfida del tempo e coglie gli attimi preziosi che valgono un’esistenza intera. Lo dimostra la Riserva 2009 Pas Dosédi Mosnel, azienda di Camignone (Brescia) che del saper attendere ha fatto la sua cifra distintiva: 12 anni nel silenzio delle cantine hanno donato a questo vino un bouquet ricco e radioso unito a un sorso sorprendentemente raffinato.

L’etichetta di Mosnel nasce dalle migliori uve chardonnay, pinot bianco e pinot nero, che regalano un profilo aromatico sfaccettato tra note di brioche al miele, scorze di agrumi, mele gialle in composta, jasmin tea, biscotto al malto e sfumature di frutto della passione. La maestosità del sorso è slanciata da una freschezza nitida e vivace, sostenuta da una sapidità che aggiunge profondità al sorso cremoso e regala un finale equilibrato e prolungato. Nel calice, complessità e agilità si fondono armoniosamente, creando un’esperienza unica per i sensi.

Prezzo al pubblico: 80 euro nelle migliori enoteche

Mary PoppinsL’Est di Sorelle Bronca

Sospinta da un soffio di vento dall’Est, fa la sua entrata nell’immaginario della nostra infanzia Mary Poppins, la tata più magica che c’è (e che tutti avremmo voluto avere). Nella mano destra un ombrello e nella sinistra una borsa solo apparentemente ordinaria, Mary bada sia ai bambini che agli adulti, aiutando con disciplina e allegria tutta la famiglia Banks a ritrovare la gioia.

L’Est non porta solo Mary Poppins nelle nostre vite, ma è anche il messaggero di un vino a dir poco supercalifragilistichespiralidoso: L’Est Brutdi Sorelle Bronca. Questo Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg nasce dai vigneti che si trovano sul versante di Conegliano, dove il terreno ricco di ferro dona al vino note fresche e floreali. Al naso il bouquet ricorda il glicine, l’acacia e la mela verde. Fresco, elegante e di grande piacevolezza armonica, è caratterizzato da un’equilibrata acidità e una buona sapidità.

Prezzo al pubblico: 14 euro

Una Poltrona Per DueTorcolato di Cantina Maculan

Quanti di noi una volta terminato il pranzo di Natale amano rilassarsi sul divano con amici e parenti per guardare un comfort movie? E cosa si guarda a Natale se non Una Poltrona Per Due? Da più di un quarto di secolo – dal 1997 per la precisione – la favola rivisitata de Il Ricco e Il Povero viene trasmessa nelle tv italiane la sera della Vigilia o del 25 dicembre.

Intramontabile come la commedia con Dan Aykroyd ed Eddie Murphy è il Torcolatodi Cantina Maculan, passito da sola uva vespaiola. Di color giallo dorato brillante, al naso rivela un bouquet che vira dalle note di miele a quelle floreali, per passare alla vaniglia e a legni nobili. In bocca è dolce e pieno, dimostrando un eccellente equilibrio fra acidità e zuccheri. Il Torcolato di Maculan è il compagno ideale per concludere in bellezza i nostri pranzi e le cene delle Feste, insieme ai panettoni e alla pasticceria secca.

Prezzo al pubblico: 20 euro

Canto di NataleLatte Storiche di Caffè Goppion

Il periodo natalizio ci ispira a coltivare un’anima più gentile. Lo sa bene Ebenezer Scrooge, che per evitare il destino preannunciato dal fantasma del Natale futuro fa suo questo insegnamento, impegnandosi a essere una persona migliore, non solo a Natale.

Parliamo di Canto di Natale, un intramontabile caposaldo di questa festività che ha visto negli anni diversi adattamenti (a noi piace molto quello di Topolino).

Alla celebre storia di Dickens abbiniamo una buona tazzina di caffè perché, in occasione del suo 75esimo compleanno, anche Goppion fa un viaggio nel passato attraverso la riedizione di due latte storiche. Le due confezioni riprendono le grafiche del 1948 e del 1960 e raffigurano Piazza dei Signori, luogo di incontro e simbolo di Treviso, da cui ha inizio la storia dei fratelli Goppion. Al loro interno, una miscela 100% Arabica centroamericana dal sapore dolce e dall’aroma equilibrato, morbido al palato e dal retrogusto cioccolatato: un prezioso alleato per i genitori che, svegliati presto la mattina del giorno di Natale, osservano con gioia i propri figli mentre scartano i regali.

Prezzo al pubblico: 11,90 euro nello shop online e nelle caffetterie Goppion.

VINITALY VERONA 2023, APRE CASA COLDIRETTI

Con un valore delle esportazioni salito del più 10 per cento pari a 7,9 miliardi di euro è record storico per il vino Made in Italy che si è la prima voce dell’export agroalimentare nazionale nel 2022 oltre a essere uno straordinario ambasciatore dello stile di vita slow e sano rappresentato dalla Dieta Mediterranea inserita dall’Unesco nel patrimonio immateriale dell’umanità. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat in occasione dell’apertura domenica 2 aprile del Vinitaly a Verona (chiusura mercoledì 5 marzo) con l’inaugurazione di fronte l’ingresso principale Cangrande alle 9.30 di Casa Coldiretti che mette in mostra per la prima volta la storia millenaria del vino, dall’Arca di Noè allo spazio, passando per popoli, artisti, scrittori, scienziati e condottieri che nel tempo hanno raccontato il nettare di Bacco e che ora scelte e politiche insensate cercano di cancellare.

Una minaccia che– afferma la Coldiretti – pesa sul balzo in valore delle bottiglie Made in Italy sulle tavole di tutto il mondo per un totale di oltre 22 milioni di ettolitri, pari al 43 per cento dei 50,3 milioni di ettolitri ottenuti grazie alla vendemmia 2022 che sulle quantità ha confermato la leadership italiana a livello internazionale, davanti a francesi, i nostri principali concorrenti, e agli spagnoli. All’estero dunque finiscono più di 4 bottiglie su 10 con il vino che è il prodotto nazionale più presente sulle tavole straniere.

A fare da traino alle esportazioni italiane ci sono gli spumanti che – evidenzia Coldiretti – segnano un più 19 per cento in valore, con il Prosecco, il vino italiano più consumato al mondo, che segna addirittura un più 22 per cento. Buona crescita – continua Coldiretti – anche per i grandi vini rossi e bianchi Docg e Doc da nord a sud del Paese, dal Piemonte alla Puglia, dal Veneto alla Sicilia, dall’Emilia Romagna all’Umbria, dalla Toscana alla Calabria.

Il Veneto gioca un ruolo strategico: il vino prodotto nell’ultima vendemmia è stato stimato in circa 12,6 milioni di ettolitri, in crescita del più 7,3 per cento rispetto al 2021. “Si tratta di numeri di tutto rispetto – dice il direttore di Coldiretti Veneto Marina Montedoro – frutto del lavoro di oltre 27mila aziende viticole che coltivano un superficie a vigneto pari a 95mila ettari totali di cui oltre 80 per cento investita a Doc/Docg, il 13,7 per cento a Igt e il restante 2,8 per cento a vitigni varietali”. 

Gli Stati Uniti si confermano il principale mercato delle bottiglie italiane – sottolinea la Coldiretti – per un valore di quasi 1,9 miliardi di euro in crescita del più 8 per cento nel 2022. Nel vecchio continente invece – sottolinea Coldiretti – il vino italiano spopola sulle tavole tedesche con una spesa di circa 1,2 miliardi di euro (più 5 per cento). Il successo delle bottiglie Made in Italy è confermato dal balzo del più 25 per cento delle esportazioni in Francia per un valore di oltre 289 milioni di euro, trainato dagli spumanti italiani che valgono da soli oltre di 107 milioni di euro e con una crescita del 29 per cento fanno concorrenza in casa al famoso Champagne.

Nonostante la burocrazia doganale creata dalla Brexit e l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, gli inglesi confermano il loro amore per il vino italiano per il quale nel 2022 hanno speso 812 milioni di euro (più 9 per cento), di cui circa la metà per spumanti e prosecco che registrano un balzo di quasi il 17 per cento nei calici britannici, mentre frena la Cina a 112 milioni di euro contro i 127 milioni dell’anno precedente con un crollo di quasi il 12%.

Un successo nel mondo cresciuto grazie alla strada della qualità intrapresa dalle bottiglie Made in Italy che – conclude la Coldiretti – sono destinate per circa il 70 per cento a Docg, Doc e Igt con 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc), 76 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), e 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia e il restante 30 per cento per i vini da tavola.​

VILLAGGIO CONTADINO CON MAXI FATTORIA. SCUOLA DI CUCINA A CHILOMETRO ZERO E MERCATO DEI PRODUTTORI

Arriva a Milano il Villaggio della Coldiretti per toccare con mano la centralità e i primati dell’agricoltura italiana messi a rischio da guerra e rincari energetici e vivere un giorno da contadino tra le aziende agricole ed i loro prodotti, a tavola con gli agrichef, in sella ad asini e cavalli, nella stalla con mucche, pecore, capre e conigli, nelle fattorie didattiche e negli agriasili dove i bambini possono imparare a impastare il pane o a fare l’orto.

L’appuntamento è a Milano al Parco Sempione, dal Castello Sforzesco all’arco della Pace, dove accorreranno migliaia di agricoltori dalle diverse regioni, assieme al presidente di Coldiretti Ettore Prandini, a partire dalle 9 di venerdì 30 settembre, fino a domenica 2 ottobre, per far conoscere la biodiversità e la sostenibilità dell’agricoltura italiana, il modello basato sulla distintività e la qualità del Made in Italy agroalimentare, lo spirito imprenditoriale dei giovani agricoltori e le frontiere dell’innovazione.

Per i tre giorni di manifestazione si alterneranno esponenti istituzionali, rappresentanti della società civile e studiosi che, all’indomani delle elezioni politiche, discuteranno su esclusivi studi e ricerche elaborate per l’occasione dalla Coldiretti sui temi della crisi energetica scatenata dalla guerra, dell’alimentazione e dei rischi connessi all’affermarsi di modelli di consumo omologanti, a partire dall’arrivo sulle tavole del cibo sintetico a minacciare la salute dei cittadini e la sopravvivenza stessa del Made in Italy agroalimentare, ma anche di sostenibilità, ambiente e salute.

Ci sarà una maxifattoria dove scoprire gli animali salvati dall’estinzione grazie al lavoro di generazioni riconosciuto e sostenuto dai “Sigilli” di Campagna Amica con la più grande opera di valorizzazione della biodiversità contadina mai realizzata in Italia.

Il Villaggio Coldiretti di Milano è anche l’unico posto al mondo dove per l’intero week end tutti potranno vivere per una volta l’esperienza da gourmet con il miglior cibo italiano al 100 per cento a soli 8 euro per tutti i menu preparati dai cuochi contadini che hanno conservato i sapori antichi del passato, dal Risotto alla Luganega e Franciacorta ai Tortellini con crema al Parmigiano Reggiano, dal Risotto con la zucca e scaglie di Grana Padano fino alla carne servita nelle bracerie, ma sarà possibile gustare i più pregiati salumi e formaggi italiani a denominazione di origine (Dop). Una occasione unica anche per assaggiare nei diversi gusti la pizza autenticamente tricolore, dalla farina all’olio, dal pomodoro alla mozzarella, ma anche lo street food green dalle Crocchette fritte di storione alle Mondeghili (polpette di bollito), dai Pizzoccheri della Valtellina alle piadine, dalle tipiche michette milanesi imbottite fino alla Polenta fritta con burro e zucchero e al Pasticciotto alla crema.

Spazio al più grande mercato a chilometri zero con Campagna Amica dove acquistare direttamente dagli agricoltori provenienti da tutta Italia le più golose tipicità del Paese ma anche le eccellenze agroalimentari di Filiera Italia e i prodotti dalle aziende di agricoltura sociale impegnate nel reinserimento socio lavorativo di soggetti disagiati, disabili o problematici, nell’educazione ambientale e nei servizi alle comunità locali. Sarà anche possibile fare la Spesa sospesa, l’iniziativa di solidarietà lanciata da Campagna Amica per donare prodotti agroalimentari 100% italiani alle famiglie bisognose.

Al Villaggio si potranno anche scoprire le opportunità e i pacchetti vacanze offerti dagli agriturismi di Campagna Amica con percorsi e consigli per fermarsi a mangiare e a dormire nel rispetto dell’ambiente e della tradizione culinaria delle nostre campagne

Un intero settore è dedicato alla pet therapy e al ruolo degli animali nella cura del disagio. Ma al Villaggio spazio anche agli orti con i tutor e il percorso sensoriale e a Generazione agricoltori, l’area dedicata alle idee dei giovani imprenditori agricoli che fanno innovazione nel Paese.

Ma per la prima volta si potrà andare a scuola di olio extravergine italiano nell’Oleoteca e nell’Enoteca del Villaggio, dove si potranno degustare cocktail all’extravergine, vini e birra agricola, o seguire le lezioni di agricosmesi con i trucchi di bellezza della nonna.

TRANSUMANZA, VINI DI MONTAGNA, WINE TRAIL IN VALLE CAMONICA

Vari gli appuntamenti anche in Valle Camonica. A Borno (Brescia) si ripete in settembre un rito antico, che racconta del profondo legame fra l’uomo e la montagna. È la Festa della Transumanza delle mandrie: nel solco della tradizione millenaria, questa ricorrenza accompagna la discesa del bestiame dalle malghe e dai pascoli alpini. Il 24 e il 25 settembre le strade del paese si riempiono di bestiame che, infiocchettato a festa, sfila per la gioia di grandi e piccini (www.altopianodelsole.it). A Losine torna l’1 e 2 ottobre per il quattrordicesimo anno e con molte novità Sciör del Tórcol, rinomata rassegna enologica dedicata ai vini della Valle Camonica. Il suo nome significa “sotto il torchio”, perché proprio il torchio è lo strumento che identifica, più di ogni altro, lo spirito e il lavoro del viticoltore, che spreme la vinaccia per ricavarne appunto il mosto. Organizzata dall’Associazione Al Tórcol, composta da 15 soci impegnati nel rilancio e nella promozione della viticoltura valligiana, la rassegna ha un ricco calendario di eventi. I viticoltori aprono le cantine, invitando gli appassionati a scoprire sapori e metodi di produzione dei loro vini, e a degustarli abbinati a formaggi locali (www.altorcol.it). Il 29 e 30 ottobre è di scena Valle dei segni – Wine Trail, una corsa alla scoperta dei “Segni” tra storia, arte, territorio, vigne della Valle Camonica, in grado di soddisfare sia gli atleti più allenati che le famiglie alla ricerca di un’esperienza unica. Tre le distanze previste (55, 18 e 8 chilometri) con altrettante partenze, ma un unico arrivo a Darfo Bario Terme, con i percorsi che si snodano fra cantine e vigneti, incisioni rupestri, antichi borghi e suggestivi paesaggi di questa terra dal fascino misterioso, nota come “La Valle dei Segni” per la straordinaria concentrazione di incisioni rupestri, Patrimonio Mondiale Umanità Unesco. 

COL VETORAZ, TRA CIELO E TERRA UNA TERRAZZA SUL CARTIZZE

Il Valdobbiadene Docg, una terra unica dove tutto è Superiore e parla il linguaggio dell’eccellenza, un meraviglioso anfiteatro naturale dove il costante lavoro degli uomini, sostenuto da infinita passione, ha contribuito nei secoli a creare uno scenario unico, un luogo di inestimabile valore riconosciuto patrimonio Unesco. Proprio qui tra cielo e terra, sul punto più alto dell’intera denominazione Conegliano-Valdobbiadene, a 400 metri sul livello del mare, abbracciata dalle celebri colline del Cartizze ha sede Col Vetoraz di Santo Stefano di Valdobbiadene (Treviso).  Un’attrezzata sala degustazione con personale multilingue adeguatamente formato all’hospitality, accoglie i visitatori per accompagnarli in un’esperienza sensoriale imperdibile, che coinvolge olfatto e gusto ma regala anche emozioni visive indimenticabili grazie ad una terrazza panoramica mozzafiato dove lo sguardo spazia a perdita d’occhio sui vigneti digradanti fino a valle. Sono disponibili per gli ospiti diversi pacchetti di degustazione chiamati ’Conoscere il Valdobbiadene’ per approfondire la conoscenza del territorio e dell’intera gamma dei vini, ciascuno dei quali è degno interprete della natura intrinseca del Valdobbiadene Docg, considerato il vino del benvenuto.

FORMAGGIO IN VILLA FA DIECI: DALL’1 AL 4 APRILE A CITTADELLA (PADOVA)

La pandemia ha ritardato la decima edizione. Passato (si spera), il peggio del Covid, Formaggio in Villa torna cambiando posto ma il format. Nel 2019 si era in Villa Farsetti a Santa Maria di Sala (Venezia), da venerdì 1 a lunedì 4 aprile l’iniziativa sarà in Piazza Pierobon a Cittadella (Padova). Si tratta dell’evento nazionale dei migliori formaggi italiani e la manifestazione si rivolge a tutti gli amanti di questo prodotto, potranno assaggiarlo liberamente e acquistarlo. Infatti sui banchi ci saranno forme provenienti dall’Italia, dall’estero ma si potrà partecipare anche a degustazioni guidate da esperti con l’abbinamento di vini e birre artigianali. A disposizione, 140 espositori, che presenteranno oltre 200 formaggi di caseifici e affinatori diversi. E per il pubblico ci sarà la possibilità di votare il migliore.

All’interno, ci sarà pure il salone dell’Alta Salumeria, oltre a conoscere le nuove tendenze enogastronomiche.

L’ingresso sarà libero.

L’evento è organizzato da Guru Comunicazione.

Per informazioni segreteria@gurucomunicazione.it

www.formaggioinvilla.it

IL NUOVO PROGETTO DI GABRIELE DANI: NASCE UNA INNOVATIVA META GASTRONOMICA DEDICATA A PIZZA E LIEVITATI

Gabriele Dani, lievitista e pizzaiolo esperto che ha già ottenuto successo di pubblico e critica con la consacrazione dei 3 spicchi del Gambero Rosso, ha realizzato il sogno di “riunire” la propria “casa” a Bottega Dani. I precedenti format di Disapore La Pietra Pizzeria Gourmet di Cecina (Livorno), che lo ha reso celebre, e il nuovo format di Bottega Dani, dedicato alla prima Pizza 100 per cento toscana, si uniranno in un’unica location da metà febbraio.

Un sogno fino a qualche mese fa, dal 16 febbraio un progetto che si realizza per Gabriele Dani: Bottega Dani diventerà l’unico e il vero quartier generale del maestro lievitista e di tutti i suoi prodotti, con spazio e offerta dedicata a tutti i lievitati e le tipologie di pizza e topping interpretati da Gabriele, spazio per aperitivi e cocktail pairing preparati dalla barlady Nadia d’Ancona, il primo “pizza table” dedicato ad un percorso gastronomico tra i vari stili di pizza, impasti, lievitati. Un obiettivo che Gabriele ha maturato negli ultimi mesi per poter dare ai suoi clienti la massima attenzione e la massima qualità di tutti i suoi prodotti. Posizionato nella campagna cecinese all’interno di un’antica fattoria, dopo un restyling completo, Bottega Dani si presenta oggi come un locale ricercato e dal design contemporaneo dove poter godere di un’esperienza vera e propria nel mondo dei lievitati o scegliere tra i molteplici stili di pizza proposti da Gabriele Dani: pizza fritta, pizza con impasto verace o tradizionale napoletano, la pizza Gourmet al vapore, ispirata alle tecniche di panificazione asiatica e al pane/focaccia cinese, con cottura completa nel forno a vapore (a differenza del padellino classico dove il passaggio del vapore è solo una delle fasi della cottura), pizze contemporanee con farina macinata a pietra semi-integrale e ai multicereali, la Piciaccia, la prima pizza 100 per cento toscana ideata da Gabriele, con ricetta inedita che riscopre la tradizione della schiacciata, rivisitandola per renderla un prodotto da pizzeria, caratterizzato da un’alveolatura molto spinta, croccantezza, fragranza e servito con topping assolutamente toscani.

Più stili di pizza che hanno lo stesso comune denominatore: leggerezza, digeribilità e salubrità. Impasti, caratterizzati da alta idratazione, utilizzo di farine a basso contenuto proteico e lievito madre, cotture calibrate per garantire la giusta croccantezza e morbidezza a seconda della tipologia di pizza selezionata, utilizzo di ingredienti di altissima qualità, con particolare riguardo a quelli artigianali e locali scelti personalmente da Gabriele Dani, e topping innovativi che trasportano i grandi classici della cucina sulla pizza o interpretano le pizze più amate dagli italiani.

In partenza ad aprile la novità assoluta di Bottega Dani: il Pizza Table, un salotto dove poter godere di un’esperienza sensoriale condivisa e narrata nel mondo dei lievitati. Una degustazione tra le pizze di Gabriele Dani, da lui guidata, con cocktail pairing, prenotabile in esclusiva in un’area riservata di Bottega Dani. “L’esperienza che voglio proporre rappresenta una sintesi del mio percorso professionale e personale. Di ciò che ho studiato, assaggiato, visto e vissuto e che è diventato un punto fermo della mia vita e delle mie creazioni. Il mio pane, la pizza fritta, la tradizionale napoletana, diverse proposte di pizze contemporanee caratterizzate da consistenze diverse, croccante soffice, al vapore, e abbinamenti ricercati. Il mio obiettivo è riuscire a trasmettervi emozioni oltre quello di farvi mangiare pizze buonissime”.

In sala professionisti dell’accoglienza, garantiscono l’accuratezza e l’attenzione del servizio: professionisti del vino ed esperti nel mondo della birra guidano nella scelta tra le etichette di champagne e spumanti italiani, le etichette di vini prestigiosi e la selezione di vini regionali prevalentemente biologici, l’ampia selezione di birre. Bartender professionista per sperimentare il pairing cocktail-pizza e vini dolci, passiti, distillati completano l’offerta per accompagnare i golosi dessert preparati nella pasticceria di Bottega Dani.

CAPODANNO, MAI COSÌ TANTA ITALIA NELLE TAVOLE DEL MONDO

È record storico per il Made in Italy alimentare sulle tavole delle festività di tutto il mondo con l’export di vini, spumanti, grappa e liquori, panettoni, formaggi, salumi ma anche caviale Made in Italy che nel solo per periodo delle feste di Natale e Capodanno ha raggiunto i 4,4 miliardi di euro, in aumento dell’11 per cento rispetto allo scorso anno. È quanto emerge dalla proiezione della Coldiretti dati Istat del commercio estero relativa al mese di dicembre 2021 che beneficiano dei successi nazionali all’estero, dallo sport alla musica. Ad aumentare a doppia cifra – sottolinea la Coldiretti – è il valore delle esportazioni di tutti i prodotti più tipici del Natale, dallo spumante (più 29 per cento) ai panettoni (più 25 per cento), ma ad essere richiesti – continua la Coldiretti – sono anche il caviale Made in Italy, che fa segnare una crescita boom sui mercati internazionali con un più 146 per cento, e sempre più gettonate sono anche le paste farcite tradizionali del periodo freddo, come i tortellini (più 4 per cento). In salita pure la domanda di formaggi italiani che fanno registrare un aumento in valore delle esportazioni del 12 per cento, così come quella di prosciutti, cotechini e salumi (più 12 per cento). A guidare la classifica di questo Natale all’estero è però lo spumante italiano, più forte anche delle difficoltà causate dalla pandemia sui mercati internazionali, tanto da trainare l’intero settore dei vini per i quali si segnala complessivamente un aumento del 15 per cento in valore dell’export. Ma le vittorie “in trasferta” dell’agroalimentare tricolore ormai non si contano più, dalla crescita della birra italiana (più10 per cento) nella Germania dell’Oktorberfest a quella del caviale (più 150 per cento) nella Russia del beluga. Un trend che dimostra come l’agroalimentare italiano sia uscito dalla crisi generata dalla pandemia più forte di prima tanto da raggiungere a fine anno il record storico nelle esportazioni a quota 52 miliardi, il massimo di sempre, se il trend sarà mantenuto. Il successo dell’export spinge anche il valore complessivo della filiera agroalimentare che nel 2021 è diventata la prima ricchezza dell’Italia, per un valore di 575 miliardi di euro con un aumento del 7 per cento rispetto all’anno precedente nonostante le difficoltà legate alla pandemia. Il risultato è che il Made in Italy a tavola vale oggi – sottolinea Coldiretti – quasi un quarto del Pil nazionale e dal campo alla tavola vede impegnati ben 4 milioni di lavoratori in 740 mila aziende agricole, 70 mila industrie alimentari, oltre 330 mila realtà della ristorazione e 230 mila punti vendita al dettaglio. Una rete diffusa lungo tutto il territorio che – spiega la Coldiretti – viene quotidianamente rifornita dalle campagne italiane dove stalle, serre e aziende hanno continuato a produrre nonostante le difficoltà legate al Covid, garantendo le forniture di prodotti alimentari sulle tavole degli italiani e di tutto il mondo.