Situato all’interno delle mura medievali della tenuta Venissa, sull’isola di Mazzorbo, in uno degli angoli più suggestivi della laguna, il Ristorante Venissa ha da poco riaperto le sue porte portando con sé una serie di novità per la stagione 2023.
Sotto la guida dagli Chef Chiara Pavan e Francesco Brutto, il Ristorante – insignito della Stella Michelin dal 2012 e, dal 2022, anche dalla Stella Verde Michelin per la sostenibilità ambientale – propone due percorsi di degustazione a sette o a dieci portate che cambiano di mese in mese, secondo la stagionalità degli ingredienti, e fondati sui principi della cucina ambientale.
Tra le tante novità di quest’anno, oltre ad una stagione prolungata e a piatti sempre più di incentrati sulla ricerca territoriale, c’è la location: una sala tutta rinnovata, ora ospitata all’interno del cantinone della tenuta, con una cucina parzialmente a vista corredata di chef’s table.
LA CUCINA AMBIENTALE
Il Ristorante, immerso nel verde della tenuta, rappresenta a pieno la filosofia di Venissa che da anni lavora alla valorizzazione della storia agricola di queste isole e degli elementi vegetali che crescono in queste terre.
Dicono Chiara Pavan e Francesco Brutto: “La nostra cucina cerca di essere l’espressione del luogo in cui ci troviamo – la laguna nord e, ancor più, la tenuta Venissa. Definiamo la nostra una cucina ambientale: una cucina che racconta e, allo stesso tempo, si prende cura dell’ambiente. Sperimentiamo con le lettere che abbiamo a disposizione – gli ingredienti e i sapori della laguna – per creare parole sempre nuove, con risultati che a volte stupiscono anche noi”.
Questa sperimentazione va di pari passo con l’autoproduzione del vegetale, l’approvvigionamento di prossimità, l’uso di erbe selvatiche, di cereali e legumi antichi, e con l’utilizzo di piccole quantità di proteina animale scelte eticamente. La volontà è sempre la stessa: lasciare un’impronta quanto più lieve possibile sul territorio. Per questo, nei piatti del Ristorante Venissa si troveranno spesso specie neglette o non originarie della laguna (come il granchio blu, le noci di mare, e il pesce serra), delle quali ci si fa “predatori simbolici” nel tentativo di riequilibrare l’ecosistema circostante.
“I nostri piatti cambiano a seconda degli ingredienti che abbiamo a disposizione e a seconda delle risposte che di volta in volta ci diamo sul che cosa significhi, oggi, fare cucina ambientale. Per questo motivo non li troverete indicati nel menù, ma li scoprirete nel corso della vostra esperienza a questo tavolo”, aggiungono Pavan e Brutto.
I NUOVI INTERNI
Ed è sempre l’ambiente circostante ad aver ispirato le scelte in materia di progettazione dei nuovi interni del Ristorante, seguito da Veronica De Martin. Il territorio lagunare che circonda Venissa, con le sue linee minimali e i suoi colori, si ritrova in ogni dettaglio: nelle armadiature verdazzurre, nel corten della cucina e dei mobili a centro stanza, così come nel legno dei tavoli e delle sedie, che riprendono le briccole e gli arbusti delle isole, e, infine, nell’installazione floreale di fiori e piante essiccate di oltre quattro metri (creata da Carolina Rubbini) che si cala dall’alto della sala, portando la natura all’interno della Ristorante. Per gli arredi, De Martin ha scelto di coinvolgere aziende del territorio veneto come Miniforms, Lodes, Arex e Arteba con progetti su misura per Venissa.
L’OFFERTA
Al Ristorante Venissa si potrà scegliere tra un percorso a sette o a dieci portate, con possibilità di abbinamento vini (di piccoli produttori artigiani), e dell’aggiunta di un servizio transfer da Venezia o da Altino. Le prenotazioni sono aperte per tutta la stagione, fino al 7 gennaio 2024.
SU VENISSA
Venissa è un progetto di recupero agricolo e ospitalità sostenibile sull’isola di Mazzorbo, nella parte più incontaminata della laguna di Venezia. All’interno della tenuta, una vigna della varietà autoctona della laguna, la Dorona, che dà vita ad un vino unico, frutto di una viticoltura eroica e quintessenza della perfetta simbiosi tra elementi umani e naturali che esiste in queste isole. La vigna murata fa da sfondo alle camere del Wine Resort, all’Osteria Contempranea e al Ristorante Venissa, dove gli ingredienti della Venezia Nativa – il pesce, le erbe e le verdure – diventano esperienze gastronomiche di cucina ambientale, tra sapori locali e pratiche sostenibili.
SUGLI CHEF
Veronese, Chiara Pavan si è formata all’Alma di Parma e ha fatto esperienze in diversi ristoranti stellati prima di approdare ad Undicesimo Vineria a Treviso. Qui ha lavorato al fianco di Francesco Brutto, con il quale inizierà l’avventura al Ristorante Venissa di Mazzorbo. Con un Master in Filosofia all’Università di Pisa e uno in sociologia e storia della scienza all’Ehess di Parigi, Chiara si specializza in tematiche di genere e tutela ambientale – tutti elementi che poi andranno ad influenzare il suo lavoro. Tra i suoi riconoscimenti, il premio come Miglior Chef Donna della Guida l’Espresso nel 2019 e di Identità Golose 2020.