13-15 APRILE 2024, A GAMBELLARA TORNA VINATUR TASTING

Si avvicina la 19esima edizione di VinNatur Tasting, l’annuale evento organizzato dall’Associazione VinNatur, che si terrà da sabato 13 a lunedì 15 aprile allo show-room Margraf di Gambellara (Vicenza). Ai banchi d’assaggio 200 produttori, provenienti da Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Austria, Ungheria, Slovenia e Repubblica Ceca, offriranno un’ampia panoramica del mondo del vino naturale.

Oltre ai banchi d’assaggio VinNatur Tasting proporrà un ricco programma di approfondimenti. Cinque incontri, guidati da esperti del settore, permetteranno ai partecipanti di ampliare le proprie conoscenze e scoprire le sfumature del vino fatto secondo natura.

Il primo appuntamento sarà domenica 14 aprile alle 12: l’agronomo Giacomo Buscioni inizierà con Difetti del vino, degustazione alla cieca di vini opportunamente modificati in cui analizzerà le principali alterazioni organolettiche di origine microbiologica e le loro caratteristiche più comuni.

Seguirà alle 14 l’incontro in lingua inglese con la wine writer Alice Feiring, moderato dal giornalista e selezionatore di vini Gianpaolo Giacobbo. La scrittrice americana presenterà il suo ultimo libro To Fall In Love, Drink This in cui intreccia le proprie esperienze personali con la passione per il vino, in una serie di saggi umoristici. Alle 16 il professor Nicola Perullo, dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, condurrà la masterclass alla cieca L’altro modo di sentire il vino, incentrata su una diversa prospettiva di degustazione attraverso esercizi sensoriali e immaginativi.

Lunedì 15 aprile alle 14 Gianpaolo Giacobbo guiderà il tasting Apriamo la mente, che esplorerà sei vini provenienti da diversi produttori al di fuori dell’Italia per rompere le convenzioni e stravolgere il modo di scegliere un’etichetta. Il ciclo di incontri si concluderà alle 16 con la degustazione alla cieca Italia contro Francia, condotta da Samuel Cogliati Gorlier, divulgatore indipendente italo-francese e fondatore di Possibilia Editore, che mira a identificare i tratti stilistici o espressivi distintivi del vino nelle due principali nazioni produttrici mondiali. I biglietti per le masterclass e per l’evento sono acquistabili online sul sito della manifestazione.

VinNatur Tasting non è solo un’occasione per esplorare il mondo del vino, ma anche per scoprire la cultura gastronomica italiana e sostenere piccoli produttori e artigiani. Nell’area food dell’evento si potranno assaporare selezioni di caffè, formaggi e salumi veronesi, birre artigianali, specialità dolci e salate, pizza e piatti della tradizione bolognese. Novità di quest’anno sarà il banco della Rete Ostricoltori Italiani, dove sarà possibile gustare e acquistare ostriche fresche di allevamento.

VinNatur Tasting in breve

Quando: sabato 13, domenica 14 e lunedì 15 aprile 2024

Dove: Show-room Margraf | Via Torri di Confine – Gambellara (Vicenza)

Orario di apertura al pubblico: dalle 10 alle 18

Ingresso: 30 euro giornaliero (50 euro per due giorni) comprensivo di calice per degustazioni, mappa dei produttori e catalogo dell’evento. Ticket acquistabili in loco, all’ingresso della manifestazione (in contanti, carta di credito o bancomat) oppure online su Eventbrite. I minorenni non pagano l’ingresso e non possono effettuare degustazioni, sono ammessi animali di piccola taglia

Info utili per chi arriva in treno:

– Sarà attivo il servizio gratuito di bus navetta da e per la stazione ferroviaria di San Bonifacio

– Al ritorno consigliamo di recarsi all’ingresso della manifestazione 20-30 minuti prima della partenza del treno

Info utili per chi arriva in auto:

All’uscita del casello di Montebello Vicentino (autostrada A4 Milano-Venezia) svoltare subito a destra in direzione Verona. Lo show-room Margraf si trova sulla destra dopo 1,2 km lungo la SR11. Ampio parcheggio antistante e comodamente raggiungibile

Sito: http://www.vinnatur.org

VINIFERA A TRENTO: TORNA L’INIZIATIVA DEDICATA AI CUSTODI DEL TERRITORIO ALPINO

Sabato 25 e domenica 26 marzo 2023 arriva a TrentoFiere la quinta edizione di Vinifera, mostra mercato dedicata ai vini e ai cibi dei territori dell’arco alpino. L’obiettivo è mettere ancor più in evidenza l’aspetto agricolo della viticoltura. La rassegna, a cui parteciperanno piccole e medie realtà artigianali biologiche e biodinamiche, sarà dedicata al legame tra agricoltura e territorio alpino. “Con questa scelta intendiamo mettere in luce l’attività dei viticoltori che saranno presenti a Vinifera – spiega Luisa Tomasini, portavoce dell’Associazione Centrifuga che organizza l’evento – All’interno della propria azienda in molti casi si occupano della produzione di vino ma anche di frutta, ortaggi, miele, sementi, formaggi e, più in generale, di preservare e valorizzare il luogo dove vivono e le sue peculiarità, realizzando prodotti unici di altissima qualità ”.

Dal punto di vista geografico, l’edizione 2023 rivolgerà lo sguardo anche ai produttori d’oltralpe, con una presenza ampliata di vignaioli provenienti da Francia, Svizzera, Austria e Slovenia e con un territorio ospite che sarà svelato a inizio anno. La crescente internazionalizzazione dell’evento ha portato alla realizzazione del sito internet http://www.viniferaforum.it anche in inglese e tutta la comunicazione sarà veicolata in doppia lingua.

“Vinifera è per noi da sempre uno spazio di condivisione, educazione e convivialità, ideato per scoprire gli artigiani alpini scelti con cura da Associazione Centrifuga – prosegue Tomasini – Una selezione ispirata dalla capacità di far esprimere il territorio attraverso il vino e dalle relazioni umane che ci hanno fatto innamorare dei tanti produttori protagonisti della nostra mostra mercato”. Nel mese precedente alla manifestazione torna inoltre Vinifera Forum, con un ricco calendario di eventi, degustazioni, conferenze e visite guidate. Il primo appuntamento, in programma venerdì 24 febbraio, sarà l’inaugurazione della residenza artistica degli illustratori di Yoonik, agenzia di talent e project management dedicata al mondo dell’illustrazione. Il vernissage sarà promosso in collaborazione con i Vignaioli del Trentino.

A realizzare la locandina e la grafica dell’intero evento è quest’anno Anna Formilan, (annaformilan.com), disegnatrice freelance e collaboratrice di festival culturali, a cui passa il testimone Federica Bordoni, firma delle passate edizioni, nell’ottica di creare una rete virtuosa di giovani artiste locali che rappresentino con le loro opere Vinifera e il territorio trentino.

Tutte le info e il programma completo presto su www.viniferaforum.it

MILANO CAPITALE DELLA PIZZA: IL 12 MAGGIO AL TEATRO SAN BABILA 50 TOP PIZZA SVELA LE MIGLIORI PIZZERIE EUROPEE PER IL 2022

Dopo due anni di attività svolte in streaming, si svolgerà per la prima volta in presenza il prossimo 12 maggio al teatro San Babila di Milano (Corso Venezia 2/a) la premiazione delle migliori pizzerie europee.

La classifica 50 Top Europe fa parte del network 50 Top Pizza, ideato e curato da Barbara Guerra, Luciano Pignataro e Albert Sapere, che seleziona in Italia e nel mondo le migliori pizzerie.

Per una notte Milano si trasformerà nella Capitale europea della pizza, con la presenza di pizzaioli di 50 nazioni del Vecchio Continente, che verranno a scoprire dal vivo la classifica finale del 2022 dalla posizione 50 fino al podio.

Saranno presenti i rappresentanti di Francia, Spagna, Inghilterra, Danimarca, Austria, Germania, Belgio, Svizzera, Paesi Bassi, Portogallo, Irlanda, Finlandia, Polonia, Slovenia, Ungheria, Serbia, Repubblica di Macedonia del Nord, Croazia, Lettonia, Romania, Estonia della classifica di 50 Top Pizza.

«Non possiamo nascondere l’emozione e l’entusiasmo per questo evento – affermano i curatori di 50 Top Pizza – Dopo due anni di stop a causa della pandemia, si torna finalmente a poter condividere un momento di gioia insieme a tanti professionisti dell’arte bianca, che lasceranno per una sera i loro forni e giungeranno a Milano, per scoprire insieme questa importante classifica. È un momento di grande valore per noi di 50 Top Pizza e per tutto il settore, anche se la guerra ci ha portato a fare delle rinunce importanti. A seguito dell’aggressione della Russia all’Ucraina, è stato impossibile visitare e inserire la pizzeria Positano a Kiev e le tre russe presenti la scorsa edizione in classifica: Pizzeria 22 cm, Bottega Siciliana, R 14. Siamo molto dispiaciuti per questo, perché la comunità della pizza è molto coesa. Parliamo tutti la stessa lingua, senza barriere. Siamo vicini ai nostri amici pizzaioli che in questo momento stanno vivendo un momento drammatico».

VINIFERA 2022: TUTTE LE NOVITÀ DELLA PRIMAVERA DEL VENETO

Sabato 26 e domenica 27 marzo Vinifera, la mostra mercato dedicata ai vini dell’arco alpino, torna ad animare la Fiera di Trento. Importanti le novità di questa quarta edizione che amplieranno ulteriormente il vasto programma delineato negli anni precedenti. Assieme a oltre 100 artigiani del vino, produttori, ristoratori e artisti provenienti da tutte le regioni cisalpine e da Francia, Austria, Svizzera e Slovenia, parteciperà a Vinifera come ospite l’associazione francese Vignerons de Nature, presente ai banchi d’assaggio con i vini biodinamici dei soci produttori. A loro sarà dedicata anche la degustazione condotta dal giornalista e docente Matteo Gallello Oltralpe: suggestioni biodinamiche da oltreconfine sabato 26 marzo alle 14.30.

Oltre alla mostra mercato, il pubblico potrà scegliere di partecipare a una serie di masterclass e approfondimenti che si svolgeranno presso i laboratori del vicino Muse – Museo delle Scienze di Trento. Sabato alle 11 Piwi Doc: i vini resistenti nelle denominazioni di origine, un dibattito sull’evoluzione normativa che prevede l’utilizzo dei vini resistenti all’interno delle denominazioni di origine e sulle opportunità che ne derivano, con l’avvocato Stefano Senatore, docente di diritto alimentare e vitivinicolo, Marco Stefanini, docente della Fondazione Mach, e Alessandro Sala dell’associazione Piwi Lombardia. Modererà il giornalista Maurzio Gily. Domenica alle 11 si proseguirà con il laboratorio di analisi gusto-olfattiva BEe The Future – mieli, erbe, pane a cura di Francesca paternoster di Mieli Thun e Noris Cunaccia di Primitivizia, in collaborazione con Matteo Piffer di Panificio Moderno. Domenica alle 14.30 si terrà infine Tra 0 e 1, presentazione ufficiale del numero 0 della rivista Verticale, il nuovo interessante magazine dedicato alle verticali del vino, in compagnia di Jacopo Cossater, Matteo Gallello e Nelson Pari seguito da una degustazione.

Ai banchi d’assaggio, oltre ai vignaioli, sarà presente una selezione di artigiani del cibo che lavorano per garantire una produzione consapevole, nel pieno rispetto per la terra, le materie prime e la sostenibilità, mantenendosi in linea con le tradizioni locali. Le Formichine, Al Silenzio, Aneghetaneghe e Ibris Focacce sono alcuni dei nomi che porteranno le loro creazioni gastronomiche, assieme a produttori che spaziano dai formaggi, al peperoncino, all’olio, alle noci, fino ai trasformati e alle erbe di montagna.

Come nelle precedenti edizioni Vinifera sarà in modalità Ecoevento, con numerosi accorgimenti logistici e comunicativi finalizzati a limitare l’impatto ambientale della manifestazione.

È possibile acquistare in prevendita su www.viniferaforum.it il proprio calice per Vinifera, la guida ai produttori e la taschina portacalice in tessuto, ideata e realizzata dai ragazzi dell’Officina de l’ucia, un laboratorio di sartoria e riuso di tessuti del Centro Astalli di Trento. Vinifera Mostra Mercato e Vinifera Forum sono organizzati dall’Associazione Centrifuga e si svolgeranno nel rispetto delle normative anti-Covid in vigore.

Tutte le info e il programma completo su http://www.viniferaforum.it

I MIGLIORI RISTORANTI ITALIANI NEL MONDO 2022: AL PRIMO POSTO DON ALFONSO 1890 TORONTO

Don Alfonso 1890 Toronto è la migliore insegna di cucina italiana al di fuori dei confini nazionali. A decretarlo è la classifica de I Migliori Ristoranti Italiani nel Mondo 2022 – Prosecco Doc Award firmata da 50 Top Italy, l’affermata guida online consultabile gratuitamente, ideata da Lsdm, Congresso internazionale di cucina d’autore, e dalla testata giornalistica Luciano Pignataro Wine&Food Blog.

La sede canadese dello storico locale della Penisola Sorrentina, di proprietà della famiglia Iaccarino, ha preceduto in classifica il Fiola, di Washington Dc, ristorante di punta dello chef Fabio Trabocchi. Al terzo posto Da Vittorio Shanghai, altro grande nome della ristorazione tricolore legato alle figure dei fratelli Cerea di Brusaporto. Nella top five anche Otto e Mezzo – Bombana, di Hong Kong, e Sesamo, di Marrakesh.

Non mancano gli Special Awards. A Massimiliano Sena, del ristorante Il Lago di Ginevra, è stato conferito il premio di Chef dell’Anno 2022 – Pastificio dei Campi Award. L’importante riconoscimento Innovazione e Sostenibilità 2022 – D’Amico Award è stato assegnato a Osteria 57, di New York. Al locale Ornellaia, di Zurigo, è andata la corona per la Migliore Carta dei Vini 2022 – Prosecco Doc Award. Mentre a Nino Graziano, alla guida di Semifreddo, è andato il titolo di Modello d’Ispirazione 2022 – D’Amico Award. Infine il primo classificato, Don Alfonso 1890 Toronto, si è aggiudicato anche il premio per il Pranzo dell’Anno 2022 – Mulino Caputo Award.

Delle 50 insegne presenti in classifica ben sette sono situate negli Stati Uniti e altrettante in Francia; 5 sono i locali nel Regno Unito e in Giappone; tre in Cina; due in Canada, così come in Australia, Germania, Svizzera e Singapore; con un ristorante ciascuno Sud Africa, Svezia, Spagna, Lussemburgo, Paesi Bassi, Russia, Austria, Brasile, Repubblica Ceca, Portogallo, Belgio, Danimarca e Marocco. Sono 23 in totale i Paesi rappresentati, dove è quindi presente almeno un grande ristorante di cucina italiana.

«Non scopriamo certo noi – sottolineano Barbara Guerra, Luciano Pignataro e Albert Sapere, i tre curatori del progetto editoriale – il successo della cucina italiana nel mondo. Quello che in particolar modo notiamo, però, negli ultimi anni, è un significativo aumento della qualità media. Pian piano gli stereotipi e i falsi miti che circondano la cultura gastronomica del Bel Paese stanno venendo meno e gli stranieri stanno così riuscendo a scoprire i veri sapori italiani anche al di fuori dalla Penisola. E non è certo un caso che questo premio veda protagonista il Prosecco Doc, brand dal successo globale, vero e proprio alfiere di italianità nel mondo intero».

BEST GOURMET 2022, LA STORICA VENTICINQUESIMA EDIZIONE IN USCITA A MARZO

Ancora pochi mesi di attesa per la storica guida Best Gourmet – Extraordinary Taste in Alpe Adria, la prima guida che ha tracciato la strada nel mondo della ristorazione tra Italia, Austria, Slovenia e Croazia – la Macroregione dell’Alpe Adria che racchiude un inestimabile valore storico-culturale-enogastronomico-turistico unico al mondo.

L’ha fondata 25 anni fa il Critico enogastronomico-artista Maurizio Potocnik, uno dei pochi con un bagaglio di esperienze di qua e di là dei confini delle quattro nazioni trasfrontaliere, un territorio riccho di fascino, di storia e di magici intrecci secolari tra la Repubblica Serenissima, i Balcani, la Mitteleuropa e la cultura italiana. Negli anni a dare valore all’editoriale si sono aggiunti giornalisti, grandi penne e opinion leader che hanno condiviso quest’avventura formando un team di expertise di venti persone che in Italia non ha eguali.

La 25esima edzione storica sarà ricca di novità, dalla nuova grafica ai contenuti completamente rinnovati per rendere ancora più dinamico e prestigioso il viaggio enogastronomico dei numerosissimi appassionati gournet che da anni la seguono, e per dare ancora più valore a chi in questo territorio si esprime al meglio tra ristorazione classica, moderna, avanguardista, la pizza gourmet, le cucine in quota, vini e prodotti di piccoli artigiani del gusto.

Abbiamo saltato un anno di guida il 2021, dice Maurizio Potocnik, ma non abbiamo trascurato nè la ristorazione ne i produttori di vino e tantomeno del food, anzi siamo stati in prima linea, vicini ai nostri lettori, agli chef e a tutto l’importante indotto enogastronomico con la trasmissione televisiva Alpe Adria Cooking Show che ha avuto un incredibile successo sia in televisione TV7 Triveneta e sia in rete.

ANNALISA ZORZETTIG: IL FUTURO DEL VINO È SOSTENIBILITÀ, BUONSENSO E BELLEZZA

L’azienda Zorzettig di Spessa di Cividale del Friuli (Udine) è impegnata da anni in progetti per tutelare e sostenere il proprio territorio, uno scrigno di tradizioni e natura unico. Anche quest’anno ha deciso di sostenere come principal sponsor Mittelfest, il festival di Cividale che da trent’anni dà spazio alle espressioni culturali dell’area Mitteleuropea, presentando al pubblico importanti spettacoli di musica, danza e teatro.

«Ci troviamo in un bellissima terra di confine, a due passi dalla Slovenia e poco lontano da Austria e Croazia – commenta Annalisa Zorzettig, alla guida dell’azienda – questo comporta un ricco scambio culturale, che fa parte della nostra tradizione e che abbiamo la responsabilità di tenere vivo e attivo. Il vino, tra le sue proprietà, ha la capacità di unire le persone, di creare convivialità e condivisione, di costruire ponti e legami duraturi. Il nostro territorio è fortemente caratterizzato dalla viticultura e credo sia anche attraverso di essa che passi la valorizzazione dei progetti comuni. La bellezza che ci circonda è il tesoro più importante che dobbiamo tutelare e l’estetica coinvolge tutti gli ambiti: ci emozioniamo davanti a un paesaggio, ascoltando una musica, osservando un quadro o gustando un bicchiere di vino nella pace della vigna. La bellezza fa parte della vita, è la vita stessa! Purtroppo il mondo della musica, dell’arte e dello spettacolo è stato uno dei settori più penalizzati da questa pandemia, sono piaceri di cui l’emergenza Covid ci ha completamente privati. Oggi più che mai sento il desiderio di andare ad ascoltare della buona musica dal vivo».

L’unione tra le arti e soprattutto l’attenzione per la natura e il benessere ambientale sono alla base dell’attività di Zorzettig. La cura della terra e il valore del tempo sono la filosofia produttiva, che si comprende assaggiando i loro vini: dentro a una bottiglia si celano il sole e l’aria che hanno maturato le uve, la saggezza dei propri avi e una cultura agricola che rispetta e valorizza i singoli vigneti, permettendo di arrivare ad alti livelli qualitativi. «In azienda i nostri interventi sono sempre guidati dalla sostenibilità – continua Annalisa Zorzettig – che spesso coincide con il buonsenso e il rispetto per la natura, e valutiamo sempre le conseguenze future delle nostre azioni. Per questo ci sentiamo ancora più coinvolti dal tema di Mittelfest di quest’anno che è Eredi: una riflessione profonda su quello che lasceremo ai nostri figli e a chi verrà dopo di noi, su cui tutti ci dobbiamo impegnare. Siamo felici di sostenere questo grande evento che è il Mittelfest».

Il 25 luglio nella sede dell’azienda Zorzettig, a Spessa di Cividale, un concerto jazz della rassegna Art & Taste farà da anteprima al Mittelfest. A esibirsi alle 18 sarà Dena De Rose: un’artista ineguagliabile che combina versatilità e vitalità con misura e buon gusto, per una performance dedicata ai grandi classici della musica jazz magistralmente interpretati dal suo quartetto. A seguire ci sarà una visita della cantina con degustazione di vini. L’evento è organizzato con la collaborazione di PromoTurismoFVG e il ristorante Costantini di Tarcento (Ud). Per partecipare scrivere a stradevinoesapori.fvg@promoturismo.fvg.it o telefonare a 393-0318585.

La trentesima edizione del festival andrà invece in scena dal 27 agosto al 5 settembre 2021. Un’occasione unica per scoprire questo affascinante territorio, ricco di storia, di bellezze artistiche e naturali e di persone autentiche. Ma non solo in quelle date, infatti quest’anno Mittelfest ha lanciato una nuova piattaforma di esperienze per tutto l’anno: Mittelland. Si tratta di una serie di iniziative dedicate alla zona di Cividale e delle Valli del Natisone: degustazioni di vini e prodotti locali, sport nella natura (escursioni, camminate, percorsi in bici, yoga), presentazioni di libri, incontri con personaggi della scena culturale, concerti in boschetti e in ville.

GUIDA BEST GOURMET 2021 25ESIMA EDIZIONE STORICA ESCE A METÀ MARZO 2021

Territorio, esclusività, trend, cucina, vini e prodotti rilanciano una macroregione unica al mondo composta da quattro nazioni (Italia, Austria, Slovenia e Croazia), formata dall’intreccio secolare delle culture tra Venezia, la penisola italiana, i Balcani e la Mitteleuropa. La Guida Magnar Ben Best Gourmet da sempre è “il termometro” dell’energia che sprigiona questa terra tra acque, pianure, colline, monti, la cultura dell’uomo, del mangiare, della tavola, dell’agricoltura in un contesto di straordinaria bellezza geografica e storica.

La pubblicazione della 25esima Edizione storica della Guida, la cui uscita era prevista come ogni anno i primi giorni di gennaio, è stata posticipata a metà marzo 2021 per permettere ai ristoratori, produttori e giornalisti di incontrarsi nel pieno rispetto delle regole in un range di tempo più lungo a causa delle ristrettezze legate all’emergenza Covid-19 del 2020.

Riteniamo che questa nostra scelta è l’unica possibile per garantire ai lettori ed al mondo della ristorazione la massima trasparenza su visite, recensioni e degustazioni, in linea con la nostra filosofia di continui aggiornamenti annuali in tutto il territorio da noi raccontato, amato e divulgato.

IL PINOT GRIGIO BIOLOGICO DI PIERA 1899 INCANTA GLI SVEDESI

Il Pinot Grigio biologico di Piera 1899, “Pietra Di”, piace ai consumatori svedesi: tra i vini bianchi biologici compresi tra le 80 e le 99 corone svedesi è tra i primi per volumi di vendite, rappresentando da solo quasi il 4 per cento del mercato nel 2019. Considerando le vendite di vino italiano della stessa fascia di prezzo negli ultimi dodici mesi, la quota di mercato del Pinot Grigio “Pietra Di” è del 14,5 per cento.

«Quella del nostro Pinot Grigio biologico “Pietra Di” – afferma Piera Martellozzo, titolare di Piera 1899 di San Quirino (Pordenone) – è un’ottima performance. Siamo orgogliosi di questo risultato: il nostro vino diventa così fiero ambasciatore del Made in Italy e delle eccellenze del Friuli Venezia Giulia, territorio da sempre vocato alla viticoltura».

Il Pinot Grigio “Pietra Di” è stato uno dei primi vini biologici ad essere inseriti, nel 2018, nel systembolaget, l’azienda pubblica di proprietà del governo che detiene in Svezia il monopolio della vendita di bevande alcoliche da asporto con gradazione alcolica superiore a 3,5 per cento. Entrato in commercio nell’autunno 2018 ha incontrato fin da subito i gusti dei consumatori svedesi, attenti anche ai metodi di produzione. «Abbiamo sempre creduto nel biologico – continua Piera Martellozzo – e in una filosofia rispettosa del territorio e attenta alle ricadute dell’attività produttiva sull’ambiente circostante: abbiamo attivato un sistema fotovoltaico che fornisce la quasi totalità del fabbisogno energetico aziendale, utilizziamo un packaging “ecofriendly” con bottiglie più leggere, oltre che un impianto di trattamento delle acque reflue che permette il loro riutilizzo in agricoltura».

Anche la linea biologica Pura Terrasta registrando continui successi nei mercati esteri, conquistando numerosi premi sia in Italia che oltre i confini nazionali e registrando un trend positivo nelle vendite, in particolare in Francia (21% delle vendite totali della linea) e in Canada (15%).

Tra le più importanti realtà produttive friulane, oggi l’export di Piera 1899 è pari al 46 per cento dell’intero fatturato e i Paesi dove l’azienda è maggiormente presente, oltre alla Svezia, sono il Canada, che rappresenta il 22 per cento dei ricavi, gli Stati Uniti, (9 per cento), e l’Austria, (8 per cento). In quest’ultimo Paese, con due suoi vini, copre circa il 16% dei consumi nazionali di Prosecco Doc frizzante.

TENUTA SETTE CIELI SVILUPPA LA DISTRIBUZIONE IN ITALIA INSIEME AL PARTNER PELLEGRINI

Tenuta Sette Cieli si affaccia sul mercato del vino italiano grazie alla collaborazione con il distributore Pellegrini. L’azienda vitivinicola, i cui terreni sono situati tra Bolgheri e Castagneto Carducci, ha deciso di destinare il 25 per cento della sua produzione all’Italia, mentre il 75 per cento continuerà a rivolgerla all’estero, in particolare a Stati Uniti, Svizzera, Regno Unito, Benelux, Germania, Russia, Canada, Giappone, Brasile, Austria.

«A Tenuta Sette Cieli abbiamo sempre creduto nella massima qualità nella produzione dei nostri vini – afferma Ambrogio Cremona Ratti, titolare di Sette Cieli – Siamo quindi entusiasti di aver iniziato da quest’anno la collaborazione con Pellegrini, un’eccellenza italiana della distribuzione di vini e distillati con la quale siamo felici di affrontare il mercato italiano nel migliore dei modi». Alla luce dell’importante crescita registrata da Pellegrini a fine 2019, che segnava un più 15 per cento, lo storico distributore ha scelto di arricchire il portfolio con Tenuta Sette Cieli, per la sua diversa e personale espressione della zona Bolgheri. Un ingresso a quindici anni dalla prima vendemmia del 2005 e a ventidue dalla fondazione della Cantina nel 1998 per volontà di Erika Ratti, figlia dell’imprenditore tessile comasco Antonio Ratti, celebre per le sete di pregiata fattura. Erika eredita dal padre l’amore per il bello che trasfonde nel sogno di una realtà vitivinicola in Toscana, concepito durante un viaggio in cui rimane affascinata dalle colline di Castagneto Carducci.  Dopo la prematura scomparsa di Erika, il figlio Ambrogio prende le redini della Tenuta decidendo di acquistare nuovi terreni. Oggi Sette Cieli possiede 120 ettari di terreno di cui 10 ettari messi a vigneto a 400 metri sopra il livello del mare a Monteverdi Marittimo (Pisa) e 5 nella Doc Bolgheri. La gestione enologica è affidata a Elena Pozzolini, toscana di nascita e con una lunga esperienza nel campo, maturata in Italia e all’estero, tra California, Australia e Argentina. La personale impronta di Elena nei vini di Sette Cieli si riflette nelle scelte enologiche portanti, come il regime biologico in vigna, la raccolta manuale e la vinificazione separata di ogni parcella, così da permettere la valorizzazione delle diverse nuances di ogni vigneto. «Crediamo molto nell’identità di un territorio e di conseguenza di un vino. Da qui nasce la nostra scelta di lavorare con lieviti indigeni», queste le parole di Elena sullo stile adottato per la fermentazione. Tenuta Sette Cieli produce circa 90 mila bottiglie l’anno. Le etichette sono quattro e tutte da vitigni internazionali: Indaco da uve malbec, cabernet sauvignon e merlot; Scipio fatto interamente con cabernet franc; Noi 4 da cabernet sauvignon, merlot, petit verdot e cabernet franc; infine, Yantra prodotto con uve cabernet sauvignon e merlot.