LORENZO CARLETTI CAMPIONE DEL MONDO CON LA PIZZA OIRZ E GLI ZERO D’AVANGUARDIA

Il Movimento Zero D’Avanguardia e Molini Fagioli in cima al mondo grazie a Lorenzo Carletti. Il pizzaiolo viterbese si è aggiudicato il titolo di campione del mondo della pizza napoletana Stg. La pizza vincitrice è stata realizzata con farina Oirz, l’unica farina italiana certificata a residuo Zero. Il suo nome è Creativa, prodotta da Molini Fagioli, molino agricolo artigianale a Magione (Perugia) con 70 anni di storia e l’unico in Italia a produrre farina a residuo zero. 

Lorenzo Carletti, del ristorante pizzeria Il Contado a Castel Sant’Elia (provincia di Viterbo), ha ottenuto l’importante riconoscimento durante la 31esima edizione dei Campionati mondiali della pizza. La prestigiosa competizione ha riunito nella storica sede del Palaverdi di Parma, oltre 700 i pizzaioli provenienti da 53 Paesi. 

Più di 1000 le gare, suddivise in 12 categorie. Tra queste la categoria “Pizza napoletana Stg (Specialità Tradizionale Garantita)”, dedicata al prodotto da forno napoletano – margherita o marinara – rigorosamente, come da disciplinare, a pasta morbida e sottile, con i bordi alti e cotta in forno a legna. 

La pizza vincitrice è stata realizzata con la farina Creativa di Molini Fagioli. Una farina Oirz da filiera 100 per cento italiana e certificata a residuo Zero. Questa farina di grano tenero di Tipo 0 si adatta in modo ottimale a impasti ad alta idratazione. Perfetta dunque per la preparazione non solo di pani in cassetta, pani della domenica, filoni, focacce e pani soffici, ma anche e soprattutto di impasti di pizza a media e lunga lievitazione.

Lorenzo Carletti con questa importante vittoria ha così portato sul gradino più alto del podio la farina Oirz e il movimento degli Zero d’Avanguardia. Quest’ultimo nasce da un’idea di Molini Fagioli, e ha come obiettivo quello di valorizzare il lavoro di maestri pizzaioli, pasticceri e panettieri provenienti da tutta Italia, che hanno scelto di legare alla loro attività il rispetto e la tutela dell’ambiente, degli ingredienti e del territorio. Il Movimento promuove infatti la filiera della farina 100 per cento italiana e il ritorno all’ingrediente di campagna, attraverso la scelta di materie prime di qualità eccellente, con particolare attenzione a prodotti Igp, Dop e biologici, oltre che ai presidi Slow Food.

Inoltre, gli Zero D’Avanguardia concorrono a rappresentare il Movimento e la sua filosofia anche attraverso l’organizzazione di momenti di formazione e di consulenza. 

VENERDÌ 23 FEBBRAIO 2024, INTREPIDE: A VENEZIA STORIE DI DONNE NEL MONDO DEL VINO

Coraggiose e ostinate: sono così, le dodici donne raccontate da Laura Donadoni nel suo ultimo libro edito da Slow Food “IntrepideStorie di donne, vino e libertà”. La scrittrice, giornalista e wine educator espone venerdì 23 febbraio alle 19 le storie delle protagoniste accomunate dalla passione per il mondo enoico, tanto da renderlo uno stile di vita, in pieno contrasto con la prevalente componente maschile del settore. Non solo belle storie quindi, ma spunti di riflessione di stampo sociologico, ispiranti e incoraggianti, che scaturiscono dal confronto con tre produttrici presenti all’evento: Rebecca Valent di Borgo Stajnbech, Anisa Abazi di Enotria Tellus e Francesca Rizzi del Prosecco Lunatico. Il costo dell’evento è di 30 euro e prevede la degustazione di tre vini con abbinamenti finger food.

Continuano anche a marzo gli appuntamenti ideati dalla project manager, sommelier e wine and food stylist Laura Riolfatto, dedicati allo sfaccettato, affascinante e articolato mondo del vino. A raccontarlo ancora donne, esperte produttrici e divulgatrici, che hanno fatto della loro passione enologica la propria bandiera, durante gli appuntamenti di sabato 2 marzo alle ore 17.30Visionarie Memorie – La storia del vino a Venezia” e “Insalate per un anno”, domenica 24 marzo alle ore 11.

Il primo appuntamento di marzo prevede una passeggiata per Venezia, città pittoresca dal fascino atemporale, per apprezzare fino in fondo il legame tra la città e il vino, in particolare la Malvasia, che dall’Oriente venne resa nobile nel Mediterraneo proprio dalla Serenissima. Laura Riolfatto e Martina Vacca, docente ed esperta di conservazione e restauro, guidano una conversazione itinerante a tema vino partendo da Piazza San Marco e arrivando a piedi fino ai _docks_ cantieri cucchini, guidati dai “nizioleti”, ossia dalle targhe che si incontrano passeggiando per le calli. Durante la serata vengono degustati alcuni vini prodotti da vitigni Malvasia provenienti da territori italiani differenti insieme a prodotti della laguna, al costo di 30 euro.

Domenica 24 marzo alle ore 11 Valentina Raffaelli, ricercatrice culinaria, autrice e cuoca, presenta la sua ultima ricerca editoriale attraverso il connubio tra insalate e vino naturale, una dichiarazione d’amore alla biodiversità. Gli ortaggi non sono più relegati a semplici contorni, ma diventano protagonisti assoluti di piatti colorati, dall’alto valore nutrizionale, che rispettano la stagionalità e i prodotti locali. Una mattina in cui si potranno assaggiare queste preparazioni, veri e propri tripudi di sapore, abbinati ai vini naturali, che invogliano a creare il proprio orto, al costo di 35 euro.

Informazioni:

Fino al 30 marzo 2024

_docks_ cantieri cucchini – Tesa2 – San Pietro di Castello 40/B, Venezia

Per informazioni, contattare Laura Riolfatto all’indirizzo mail: info@docks-cucchini.com

Per programma e prenotazioni, visitare il sito web: https://www.laurariolfatto.com/

Instagram: _docks_cantieri_cucchini

ECCO I NUOVI VENTI CUOCHI CONTADINI

È quasi tutta rosa la brigata di cucina del chilometro zero che sui Colli Euganei ha conquistato la giacca e il diploma di “cuoco contadino”. Una rappresentanza che testimonia quel 33 per cento degli agriturismi in Veneto a conduzione prettamente femminile.

Una ventina di operatori agrituristici si sono sfidati ai fornelli nella preparazione di un menù dedicato alla tradizione rurale e davanti ad una giuria di esperti hanno narrato storia e preparazione dei piatti valorizzando l’origine e gli ingredienti acquistati direttamente dai produttori di Campagna Amica.

L’esperienza maturata in azienda e perfezionata con una formazione sul campo sotto la guida di docenti che per quasi centrotrenta ore hanno animato lezioni teorico pratiche del corso, realizzato da Impresa Verde Padova e Vicenza con fondi dell’Unione Europea e della Regione Veneto.

Tra i giurati anche il direttore di Coldiretti Padova Giovanni Roncalli e il collega di Vicenza Simone Ciampoli, insieme a giornalisti dell’agroalimentare, dirigenti istituzionali, come Nuccio Romano direttore area capitale umano della Regione del Veneto, Augusto Pivanti direttore del centro formazione di Coldiretti, Attilio Saggiorato di Slow Food

La sfida è cominciata dall’antipasto; la sezione vicentina ha proposto il piatto de la “bona siera” con l’esaltazione delle verdure dimenticate, il gruppo padovano ha reagito con la gallina padovana servita con radicchio di Maserà in saor. La gara è continuata con i primi, i colorati gnocchi di patate ai sapori d’inverno ispirati all’Altopiano di Asiago contro il risotto di vialone nano ai broccoli con formaggio d’allevo e nocciole del territorio patavino. Trionfo della campagna e dei sapori di corte per il secondo preparato da vicentini, “sua maestà” la faraona in brodo e le sue carni accompagnata da riduzione di cornolaro e ortaggi di stagione. Gran finale con giurati “atterrati” dal dessert dei padovani: pera cotta nel vino con crema alla ricotta di bufala profumata all’arancia e bagigi del polesine pralinati.

Su tutto gli abbinamenti con i rossi e i bianchi della cantina dell’Agriturismo “Bacco&Arianna” di Vò ad indirizzo produttivo biologico, che ha ospitato la competizione, con dulcis in fundo il Moscato Fior d’Arancio per il brindisi finale, raccontati da Emanuele Calaon, presidente di Terranostra Padova.

Arduo il lavoro dei giurati che hanno apprezzato il particolare menù condito dai racconti dei cuochi contadini. Ne è uscita una classifica corta, con una minima differenza di voti. Per la cronaca sul podio salgono, al primo posto la degustazione di gnocchi, al secondo l’antipasto di gallina padovana e al terzo il piatto di “bona siera”. Diego Scaramuzza si è complimentato con i neo diplomati cuochi contadini sottolineando “l’ottimo lavoro di squadra nel quale è uscita molte volte la parola amicizia. Ottimi tutti i piatti, legati al territorio e al patrimonio di tradizioni e ricordi del mondo contadino. La battaglia di Coldiretti continua, per garantire dignità e giusto reddito agli agricoltori italiani – chiude Scaramuzza presidente regionale degli agriturismi di Terranostra – ed è strategica per tutelare un settore come il turismo il cui successo è trainato dal Made in Italy espressione della qualità delle produzioni che nascono nelle campagne e negli allevamenti condotti dagli agricoltori”.

VICENZA, OGGI E DOMANI APPUNTAMENTO CON GUSTUS

Sabato 7 e domenica 8 ottobre, il Conservatorio “Arrigo Pedrollo” di Vicenza ospiterà un evento imperdibile per gli amanti del buon vino e della musica: Gustus – Vini e Sapori di Vicenza. La manifestazione, arrivata alla tredicesima edizione, sarà dedicata alla scoperta delle eccellenze locali delle Doc Colli Berici – che quest’anno celebra il suo cinquantesimo anniversario –, Vicenza e Gambellara con oltre 100 vini in degustazione da 29 produttori selezionati.

L’incantevole chiostro del Conservatorio accoglierà i banchi d’assaggio, aperti al pubblico dalle 17 alle 22 di sabato e dalle 17 alle 21 di domenica. L’atmosfera jazz creata dagli studenti dell’istituto accompagnerà un’esperienza di degustazione unica, arricchita da prelibatezze finger food preparate sabato dalla bottega gastronomica I Giovani Leoni di Lonigo (Vicenza) e domenica firmate dagli chef de Il Camaleonte, locale poliedrico di Alonte (Vicenza) che propone un menu innovativo e originale.

Gustus, oltre a essere una festa per il palato, rappresenta anche un’opportunità per approfondire la conoscenza dei vini locali. Sabato alle 17.30, si terrà la masterclass, già tutto esaurito, condotta da Gianni Fabrizio – noto curatore della Guida Vini d’Italia del Gambero Rosso – che inizierà con quattro antichi vitigni selezionati dall’associazione Graspo, per poi proseguire con quattro vecchie annate di vini rossi risalenti fino al 1973, anno di nascita della Doc Colli Berici. Sono invece ancora disponibili alcuni posti per la masterclass di domenica alle 17.30, guidata da Massimo Zanichelli, degustatore professionista, wine writer e affermato documentarista, dedicata ai vini dolci di Gambellara.

Gustus è un momento di festa che si trasforma in una finestra aperta sul nostro mondo, una vetrina per raccontare la storia delle nostre colline, vigneti, viticoltori e vini – afferma Giovanni Ponchia, direttore del Consorzio Tutela Vini Colli Berici e Vicenza e del Consorzio Tutela Vini Gambellara – Quest’anno l’evento assume un significato ancora più profondo, perché segna un primo traguardo del grande lavoro svolto finora nella valorizzazione enologica del territorio. Proprio per i cinquant’anni della Doc Colli Berici invito tutti gli amanti del vino a unirsi a noi, a scoprire il fascino delle nostre colline e ad assaporare la magia dei nostri vini”. Come negli anni precedenti, una parte del ricavato di Gustus sarà destinata al restauro de “La Crocifissione”, affresco del pittore vicentino Giovanni Vajenti Speranza all’interno di una sala del Conservatorio.

I biglietti saranno disponibili all’ingresso al costo di 20 euro, ma potranno essere acquistati a prezzo ridotto in prevendita sul sito di Gustus a 15 euro a partire dal 20 settembre. La riduzione sarà applicata anche a tutti i soci Ais, Onav, Fisar, Fis e Slow Food che sceglieranno di acquistare il biglietto all’ingresso dell’evento. Ogni biglietto includerà un calice, un coupon per degustazioni libere e un piatto di specialità gastronomiche.

LA CASEARIA CARPENEDO AI GRANDI APPUNTAMENTI GOURMAND DI SETTEMBRE 2023

La Casearia Carpenedo di Camalò di Povegliano (Treviso), è pronta per affrontare i grandi appuntamenti di settembre dedicati a tutti gli appassionati gourmand. Si parte dal Piemonte con Cheese, l’ormai consolidato evento di Slow Food dedicato ai formaggi a latte crudo, programmato a Bra (Cuneo) dal 15 al 18 settembre. Si prosegue poi tornando in Veneto con Caseus, il più importante evento regionale di prodotti caseari, giunto quest’anno alla sua XIX edizione, dal 30 settembre all’1 ottobre nella tradizionale sede di Villa Contarini a Piazzola Sul Brenta (Venezia).

Ecco cosa proporrà l’azienda in degustazione nelle due occasioni: a Cheese andranno in scena   i grandi formaggi a latte crudo con Ubriaco all’Amarone Docg e al Prosecco Doc e Basajo mentre a Caseus i grandi classici con l’Ubriaco al Raboso, il Vento d’Estate e il Conciato al Pepe. 

L’Ubriaco all’Amarone della Valpolicella Docg é un formaggio di latte vaccino crudo a pasta dura affinato in Amarone della Valpolicella Docg Classico e vinaccia. Al naso ha sentori di latte d’alpeggio, burro e le inconfondibili note di frutta matura e secca, liquirizia e caffé dell’Amarone.

L’Ubriaco al Prosecco Doc è un formaggio di latte vaccino sottoposto a precise sessioni di immersioni in vinacce di Glera e vino Prosecco, seguite da periodi di riposo e asciugatura, tutte fasi necessarie per conferirgli i caratteristici profumi e i sapori. Presenta note fresche ed agrumate date dal vino Prosecco che si fondono con delicato profumo fruttato e vegetale tipico del latte proveniente da allevamenti del territorio.

Il Basajo è un formaggio puro, sincero, senza compromessi, dall’impatto gustativo di grande complessità e piacevolezza, felice incontro di contrasti tra la forza del latte di pecora e la dolcezza del vino passito. E’ un erborinato a pasta cremosa di latte crudo ovino, dal gusto carezzevole al palato, fondente in bocca per l’affinamento in pregiato vino passito bianco. Prima del confezionamento infatti vengono aggiunti in crosta acini passiti di pregiata uva bianca cilena.

L’Ubriaco al Raboso è la prima creazione di Antonio Carpenedo datata 1976, quella che ha dato origine al marchio Ubriaco, di proprietà esclusiva dell’azienda. Rappresenta l’essenza della maestria del suo fondatore, che ha saputo esaltare una tradizione contadina genuina, di sani principi e amore per la materia prima. Realizzato con latte vaccino pastorizzato, ha pasta compatta semidura dalle note fruttate di mora selvatica e marasca, e gusto leggermente piccante. La crosta presenta il caratteristico color vinaccia dato dall’ubriacatura. 

Il Vento d’Estate è un formaggio a pasta dura, prodotto con latte vaccino proveniente dagli

allevamenti delle colline trevigiane affinato in barrique di rovere con fieno di alta montagna tagliato a mano e composta da oltre 120 diverse tipologie di erbe aromatiche ed officinali.

Il Conciato al Pepe prodotto con latte vaccino pastorizzato, vieneadeguatamente stagionato e quindi sigillato in botti di rovere con un mix di grani di pepe. Le botti seguono poi un preciso programma di rotazione per permettere una perfetta trasformazione e trasferimento dei sapori. La crosta è scura e ruvida per la presenza di consistente pepe sminuzzato.

La Casearia Carpenedo ha costruito il suo percorso negli anni con grande visione creativa, originalità e proiezione in avanti. La sua è una lunga storia di autentica maestria artigiana che oggi incontra un’incessante attività di ricerca e sperimentazione, puntando sempre all’eccellenza, nel rispetto e ispirazione delle antiche tradizioni contadine ma strizzando l’occhio all’avanzata della tecnologia e cercando di tenere il passo dell’innovazione.

VENERDÌ 11 AGOSTO, ALLA TRATTORIA IL SOGNO DI MIRANO (VENEZIA) TRA PESCE SOSTENIBILE E SOLIDARIETÀ

Una serata tutta sul pesce sostenibile. Venerdì 11 agosto alle 20, alla trattoria Il Sogno di Mirano (Venezia), ci sarà una cena dedicata ai prodotti ittici della laguna di Venezia, pescati con i criteri di sostenibilità ambientale e marina. Ma sarà anche un momento solidale, per aiutare le aziende colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna.

Il menu prevede Sardine fritte, Alletterato marinato con pomodorini confit, Cozze e vongole saltate, Paccheri di Gragnano al pesce azzurro, Filetti di cefalo al forno e Crema di ricotta con fichi. Per prenotazioni, chiamare lo 041-5770471. Costo: 45 euro, che scende a 40 euro per i soci slow food.

La serata è realizzata dalla stessa trattoria Il Sogno, in collaborazione con Slow Food Riviera del Brenta e Chioggia Aps. Al progetto hanno aderito anche i Cuochi dell’alleanza Slow Food.

DUE GUSTI PER IL FILONE LOISON

COME NASCE UN NUOVO GUSTO: L’EPICO ABBINAMENTO ARANCIA CIOCCOLATO

Un nuovo gusto non si riduce a un particolare sapore o profumo ma coinvolge emozioni intrecciate a colori, forme, consistenze e, perché no, a storia. Talvolta un nuovo abbinamento nasce per casualità, per sbaglio o per affidabile sintonia, proprio come in questo caso: fin dal XVIII secolo, infatti, il cioccolato è stato profumato con scorze d’arancia e acqua di fiori d’arancio.

In questo nuovo filone 2023 Dario Loison ha scelto di unire succose arance candite di Sicilia a una particolare variazione di cioccolato del Sudamerica. Il cacao, si sa, è un elemento versatile e complesso, abbinabile a molti sapori, e il profilo aromatico del quello utilizzato nel nuovo Filone è ricco di note speziate, amarotiche e astringenti che valorizzano la nota agrumata, dolce e persistente dell’arancia candita.

IL CONSIGLIO GOLOSO DI DARIO LOISON: FILONE ARANCIA CIOCCOLATO CON GELATO ALLA VANIGLIA E UN TOCCO DI CURAÇAO

Con l’arrivo della bella stagione, Dario Loison suggerisce un fresco connubio: il Filone Arancia Cioccolato abbinato a un delicato gelato alla vaniglia. La freschezza e la cremosità del gelato si mescolano armoniosamente alla dolcezza dell’arancia candita e all’intenso sapore del cioccolato fondente. Aggiungendo poi un tocco di liquore all’arancia come il Curaçao o il Grand Marnier, liquori con una nota dolce e un retrogusto leggermente amaro, si crea una profondità gustativa che sorprenderà i vostri sensi. Siete pronti per assaporare questa straordinaria e deliziosa esperienza?

COME NASCE UN NUOVO GUSTO: L’INNOVATIVO ABBINAMENTO ALBICOCCA BASILICO

Gli abbinamenti si basano sull’analisi sensoriale, sulle tradizioni, sulla storia, sulla cultura, sull’esperienza e anche sui pregiudizi personali. Il nostro background e le nostre abitudini alimentari sono peculiari per creare combinazioni uniche e innovative, cui sapori e profumi fanno emergere ricordi e suggestioni con i quali risuona un legame emotivo. Ecco come Dario Loison ha sviluppato questo innovativo abbinamento tra albicocca e basilico: l’albicocca semi candita, dolce e leggermente acidula, si unisce al blend erbaceo del basilico che si completa con lievi sfumature agrumate e balsamiche. Una combinazione con una delicata complessità gustativa, i cui sapori si completano a vicenda, creando così una fresca esperienza gustativa.

IL CONSIGLIO GOLOSO DI DARIO LOISON: FILONE ALBICOCCA BASILICO CON YOGURT GRECO E UN CALICE DI RIESLING ITALIANO

Per il Filone Albicocca Basilico Dario Loison suggerisce di affiancarlo semplicemente con yogurt greco, per la sua consistente cremosità: dolcezza fruttata, lieve aroma erbaceo e freschezza dello yogurt si uniscono in un rilevante equilibrio. Il tocco intrigante per questo abbinamento? Dario Loison completa questo dessert con un fresco calice di Riesling italiano che, con la sua acidità e vivacità aromatica, amplifica i sapori dell’albicocca e contrasta la dolcezza. Preparatevi a questa singolare esperienza.

FILONE LOISON: UNA RICETTA STORICA NATA NEL 1969

Il Filone Loison porta con sé l’affidabilità di oltre 50 anni di storia: ha origine, infatti, da un’antica ricetta di famiglia, quando papà Alessandro e mamma Bruna avviarono l’attività di pasticceria nel 1969, portando avanti l’eredità esperienziale di nonno Tranquillo. In passato il dolce era chiamato Panfrutto, soffice e semplice lievitato arricchito con uvetta e canditi, ricoperto da una glassa di mandorle. Oggi, Dario e Sonia Loison hanno recuperato le storiche ricette dagli archivi di Alessandro, rielaborandole per dar loro nuova vita e adattarle al gusto e alle preferenze attuali.

IL PACKAGING – INNOVAZIONE, ELEGANZA E FUNZIONALITÀ IN UN UNICO COFANETTO

Innovazione, eleganza e funzionalità. Sono questi gli elementi che caratterizzano il design del packaging dei filoni Loison. La confezione, pensata appositamente per lo storico Filone artigianale, si presenta in un intelligente formato con apertura a libro, che assicura una protezione ottimale per il lievitato da 500 grammi. Una volta aperta la confezione, si svela il risultato di un meticoloso lavoro di ricerca e studio che conferma, una volta di più, l’affidabilità e la reputazione che contraddistinguono ogni progetto di Loison. Dalla cura nella raccolta e nell’approfondimento delle informazioni, che testimoniano la trasparenza nella comunicazione del prodotto, alla elegante funzionalità di un cofanetto che racconta la storia di un laboratorio artigianale nato nel 1938.

UNA GAMMA COMPLETA: ECCO GLI SEI ALTRI GUSTI “FIRMATI” LOISON FILONE MANDARINO

Un gusto caldo quello del Mandarino, presente in Loison dal 2005 che nobilita un prezioso lievitato. Al presidio Slow Food Mandarino tardivo di Ciaculli si affianca ad un altro prodotto “garantito” come le nocciole Igp “Piemonte” della glassatura stesa a mano.

FILONE LIMONE – È un inno alla freschezza il filone Limone, ricco di scorze di limoni di Amalfi che sprigionano tutta la forza del sole estivo. Un filone di rara fragranza, ricoperto a mano con glassa alle Nocciole Piemonte Igp.

FILONE FRUTTA – Il gusto classico del Filone Loison è quello alla Frutta, arricchito con mandorle, uvetta sultanina, scorze di “arance di Sicilia” e ricoperto di glassa alle mandorle e granella.

FILONE UVA – Il punto di forza di questa variante è la presenza nel soffice impasto di sola uva sultanina della Turchia, dolcissima uvetta priva di semi e appassita naturalmente al sole.

FILONE CIOCCOLATO – Un filone lievitato naturalmente ricco di gocce di cioccolato fondente, ricoperto da una glassa di nocciole Piemonte Igp, cacao e granella di zucchero.

FILONE PERE SPEZIE – Il gusto più ricco e fragrante per il blend di pere semi candite e armonioso grazie al mix di spezie selezionate. A copertura una leggera glassa di zucchero.

CORVINA MANIFESTO – L’ANTEPRIMA DEL CHIARETTO DI BARDOLINO. APPUNTAMENTO CON IL VINO ROSA DEL GARDA VERONESE

Al via la tredicesima edizione del grande evento dedicato al vino rosa veronese: domenica 5 e lunedì 6 marzo la Dogana Veneta di Lazise (Verona) ospiterà Corvina Manifesto – L’Anteprima del Chiaretto di Bardolino. Durante la manifestazione, organizzata dal Consorzio di tutela del Chiaretto di Bardolino, sarà possibile assaggiare la nuova annata del Chiaretto di Bardolino, il vino rosa da uve Corvina che nasce sulla sponda orientale del lago di Garda. In degustazione ci saranno 120 etichette di 40 produttori gardesani. L’ospite speciale della rassegna sarà la Scuola della Formazione Professionale Salesiani Bardolino, che presenterà il vino rosato prodotto dai propri allievi cantinieri nel vigneto sperimentale della rocca di Bardolino. “Dopo Wine Paris & Vinexpo Paris e immediatamente prima di Prowein di Dusseldorf (Germania)e Vinitaly di Verona – spiega Franco Cristoforetti, Presidente del Consorzio di tutela del Chiaretto di Bardolino – siamo pronti per la grande festa dei vini rosa. Sarà l’occasione per assaggiare tre tipologie di Chiaretto di Bardolino: quelli del 2022, quelli di annate precedenti già in commercio e quelli non ancora usciti sul mercato che hanno riposato uno o due anni in cantina. Sono sempre di più i produttori che sperimentano lunghi affinamenti, in anfora o in botte, del Chiaretto di Bardolino: l’Anteprima sarà il momento perfetto per presentarli al pubblico. Va sottolineato inoltre che le due importanti degustazioni tenutesi in Francia, dove accanto ai grandi rosé d’oltralpe è stato degustato anche un Chiaretto di Bardolino del 2016, dimostrano come la strada intrapresa con la Rosé Revolution del 2014 sia quella giusta: non solo abbiamo destagionalizzato il nostro vino rosa, ma ne abbiamo dimostrato anche la longevità e la capacità d’invecchiamento”.

“Nella produzione del Chiaretto di Bardolino – continua Andrea Vantini, responsabile area tecnica del Consorzio di tutela del Chiaretto di Bardolino – la selezione corretta dei vigneti, la loro gestione agronomica e la scelta mirata dei tempi di raccolta non sono mai risultati così fondamentali come lo scorso anno, segnato da cambiamenti climatici estremi in termini di scarsità delle precipitazioni e di elevati livelli delle temperature. La vendemmia è stata anticipata di circa otto giorni rispetto alla media degli ultimi anni. La gradazione zuccherina delle uve è stata superiore rispetto all’annata 2021, mentre l’acidità totale, pur inferiore nei confronti dell’anno precedente, è stata fortunatamente supportata dalle provvidenziali piogge di agosto. Ne è derivata, per il Chiaretto di Bardolino, un’annata equilibrata, dotata, insieme, di ottima struttura e di una equilibrata freschezza e sapidità”.

Corvina Manifesto – L’Anteprima del Chiaretto di Bardolino sarà aperta al pubblico domenica 5 marzo, mentre lunedì 6 marzo l’ingresso sarà riservato agli operatori dell’accoglienza, della ristorazione e della distribuzione. Le aziende che prenderanno parte alla manifestazione sono: Bergamini, Bolla, Vinicio Bronzo, Cantina Caorsa – Consorzi Agrari d’Italia, Cantine Vitevis, Casaretti, Casetto, Cavalchina, Corte Campara, Costadoro, Enoitalia, Gentili, Gorgo, Guerrieri Rizzardi, Il Pignetto, La Pesenata, La Rocca, Le Fraghe, Le Ginestre, Le Morette, Le Tende, Le Vigne di Giorgio Pasqua – Fructus Vinea, Le Vigne di San Pietro, Marchesini Family, Monte del Frà, Monte Oliveto, Monte Zovo – Famiglia Cottini, Morando Lorenzo, Albino Piona, Poggio delle Grazie, Raval, Santi, Seiterre, Giovanna Tantini, Tenuta La Presa, Tinazzi, Valetti, Vigneti Villabella, Villa Medici e Zeni 1870.

Il costo del kit di degustazione è di 15 euro per il biglietto intero e di 10 euro per quello ridotto riservato ai soci Ais, Onav, Slow Food, Fisar. L’ingresso è ridotto a 5 euro per i residenti del Comune di Lazise, gratuito per i soci Assoenologi e per gli operatori di settore.

VICENZA, A OTTOBRE TORNA GUSTUS

Sabato 8 e domenica 9 ottobre 2022 torna Gustus – Vini e Sapori di Vicenza: un fine settimana alla scoperta dei vini delle Doc Colli Berici, Vicenza e Gambellara, per approfondire la storia e l’identità vitivinicola del territorio. Ad accogliere la dodicesima edizione della rassegna sarà, per il secondo anno consecutivo, il Conservatorio di Musica “Arrigo Pedrollo” di Vicenza: protagoniste, tra il suggestivo chiostro e le sale affrescate dell’istituto, 25 aziende locali con una selezione di oltre 100 etichette.

Durante le due giornate i produttori racconteranno i loro vini e la loro storia attraverso degustazioni guidate da esperti e banchi d’assaggio aperti al pubblico. Gustus offrirà così agli appassionati la possibilità di conoscere vitigni e vini autoctoni come Tai Rosso e Garganega, i bianchi Pinot Grigio e Sauvignon e i grandi rossi a base di Cabernet, Merlot e Carménère.

«Gustus è un appuntamento che combina vino e arti in un’esperienza unica – dichiara Giovanni Ponchia, girettore dei Consorzi Tutela Vini Colli Berici e Vicenza e Gambellara – Rappresenta un’opportunità per scoprire i prodotti enologici e le particolarità del territorio berico in un’ambientazione incantevole e con l’intrattenimento musicale dei giovani talenti del Conservatorio ‘Arrigo Pedrollo’. Siamo quindi felici di annunciare che anche la dodicesima edizione si terrà in questo prestigioso istituto, che saprà impreziosire l’evento con un’atmosfera coinvolgente».

Durante le due giornate, infatti, gli studenti del Conservatorio accompagneranno con una proposta musicale il banco d’assaggio, aperto al pubblico dalle 17 alle 22 di sabato e dalle 17 alle 21 di domenica.

Si conferma inoltre l’intento benefico della manifestazione, come già era avvenuto nel 2021: parte del ricavato finanzierà il restauro de La Crocifissione, affresco del pittore vicentino Giovanni Vajenti Speranza terminato nel 1526 e custodito nella Sala Concerti del Conservatorio Marcella Pobbe. L’opera raffigura Cristo con i due ladroni ai lati e sotto la Vergine, l’apostolo Giovanni e la Maddalena.

Il biglietto della rassegna sarà acquistabile all’ingresso al prezzo di 20 euro oppure in prevendita sul sito di Gustus a 15 euro a partire dal 15 settembre: comprenderà un calice, un coupon per degustazioni libere e un piatto di tipicità gastronomiche. La riduzione è riservata anche a tutti i soci Ais, Onav, Fisar, Fis e Slow Food che decidano di acquistare il biglietto all’ingresso dell’evento.

CORVINA MANIFESTO, L’ANTEPRIMA DEL CHIARETTO DEL BARDOLINO: AL VIA LA FESTA DEL VINO ROSA DEL GARDA VERONESE

Tutto è pronto per il grande evento dedicato al vino rosa veronese: domenica 1 maggio l’Istituto Tusini di Bardolino ospiterà Corvina Manifesto – L’Anteprima del Chiaretto di Bardolino. Durante la manifestazione, organizzata dal Consorzio di tutela del Chiaretto di Bardolino, sarà possibile assaggiare la nuova annata del Chiaretto di Bardolino, il vino rosa da uve Corvina che nasce sulla sponda orientale del lago di Garda. In degustazione ci saranno 100 etichette di 30 produttori gardesani, saranno inoltre a disposizione alcune “selezioni” affinate uno o due anni in cantina, anch’esse di nuovo ingresso sul mercato.

La tredicesima edizione dell’Anteprima del Chiaretto di Bardolino sarà anche la prima con portata internazionale: sabato 30 aprile, giornata dedicata esclusivamente alla stampa, l’iniziativa vedrà tra i protagonisti i grandi vini rosé francesi, con la presenza dei produttori di Rosés de Terroirs, associazione recentemente nata in Francia, cui sono state invitate a far parte anche due aziende del Chiaretto di Bardolino, uniche realtà straniere del gruppo. In programma anche una degustazione dedicata alla Aoc Tavel, denominazione della Valle del Rodano che nel 1936, prima al mondo, ha previsto esclusivamente vini rosé nel proprio disciplinare. Per il pubblico, saranno a disposizione i rosé della Côtes du Rhône del Domaine de l’Odylée, con la presenza della vignaiola indipendente Odile Couvert.

Quella del 2022 è anche la prima edizione nella storia per la quale è obbligatoria la nuova menzione “Chiaretto di Bardolino”, entrata in vigore con il disciplinare approvato lo scorso anno, al posto della vecchia denominazione “Bardolino Chiaretto”. Corvina Manifesto –L’Anteprima del Chiaretto di Bardolino sarà anche un momento di svago per le famiglie, che avranno a disposizione un’area giochi gonfiabili per il divertimento dei più piccoli, gestita dai volontari che collaborano con la scuola salesiana, e un’area food, con proposte di cucina e la presenza del Consorzio di tutela del formaggio Monte Veronese Dop. La nuova sede collinare, infatti, si presta perfettamente all’accoglienza, incastonata com’è tra i filari, con un ampio loggiato e il piazzale che si affaccia dall’alto sullo splendido panorama del lago. Il costo del kit di degustazione è di 10 euro per il biglietto intero e di 8 euro per quello ridotto riservato ai soci Ais, Onav, Slow Food, Fisar e Fis. Ingresso libero per gli accompagnatori.