50 TOP ITALY, ECCO I MIGLIORI RISTORANTI D’ITALIA OSTERIA FRANCESCANA, DAGORINI, ANTICA OSTERIA DEL MIRASOLE E PANIFICIO BONCI

Si è svolta martedì 20 ottobre in diretta streaming, raccogliendo migliaia di visualizzazioni, la cerimonia di premiazione di 50 Top Italy 2021, seconda edizione della guida on-line, completamente gratuita, ai Migliori Ristoranti Italiani. Un progetto firmato Lsdm – storico congresso di cucina d’autore in scena dal 2008 a Paestum – e curato dai suoi ideatori, Barbara Guerra e Albert Sapere, insieme al giornalista Luciano Pignataro.

La serata, condotta da Federico Quaranta, ha visto dunque l’annuncio dei migliori locali della Penisola seguendo la divisione in quattro categorie, secondo prezzo e tipologia di ristorazione: Ristoranti Oltre 120 euro, Ristoranti Fino a 120 euro, Trattorie/Osterie e Low Cost. Le quattro distinte classifiche, composte ognuna da 50 locali, sono state svelate attraverso un emozionante countdown, fino ad arrivare alle quattro insegne posizionate al vertice delle rispettive fasce: Osteria Francescana, a Modena, dello chef Massimo Bottura; daGorini, a San Piero in Bagno (Forlì Cesena), guidato da Gianluca Gorini; Antica Osteria del Mirasole, a San Giovanni in Persiceto (Bologna), di Franco Cimini; Panificio Bonci, a Roma, di Gabriele Bonci.

«Quello di daGorini – commentano i tre curatori – è l’unico cambio al vertice rispetto alla precedente edizione. Del resto, i locali di Bottura, Cimini e Bonci sono da considerare, nelle rispettive categorie, tre pesi massimi della ristorazione italiana, riconosciuti anche a livello internazionale. Ma le nuove generazioni non stanno certo a guardare, come testimoniato dalle tante insegne di qualità, tra le 200 totali recensite, guidate da giovani cuochi e ristoratori, a cominciare appunto da Gianluca Gorini. Allo stesso modo, se è vero che tre vincitori su quattro provengono dall’Emilia Romagna, accertando la grande storia gastronomica di questa regione, scorrendo le classifiche è facile constatare come siano rappresentati tanti e diversi territori dello Stivale, da Nord a Sud. Ciò a conferma di quanto il nostro Paese sia unico nel panorama mondiale, intriso, dalla testa ai piedi, di cultura del buon cibo». 

Un’eterogeneità regionale attestata già dai podi delle quattro categorie. Per i Ristoranti Oltre 120 euro, in seconda e terza posizione troviamo: Uliassi, a Senigallia (Ancona), dello chef Mauro Uliassi, e il ristorante Daní Maison, a Ischia (Napoli), di Nino Di Costanzo. Nella fascia Ristoranti Fino a 120 euro: L’Argine a Vencò, a Dolegna del Collio (Gorizia), di Antonia Klugmann, e Lido 84, a Gardone Riviera (Brescia), di Riccardo Camanini. Per la categoria Trattoria/Osteria: La Brinca, a Ne (Genova), che vede ai fornelli Simone Circella, e Nù Trattoria Italiana dal 1960 – Trattoria di civiltà e libertà contadina, ad Acuto (Frosinone), nelle sapienti mani di Salvatore Tassa. In Low Cost: Da Gigione Hamburgheria & Braceria, a Pomigliano d’Arco (Napoli), guidato in cucina da Gennaro Cariulo, e Anikò, a Senigallia (Ancona), di Moreno Cedroni.

«Ci teniamo a ringraziare – concludono i tre curatori – i nostri 150 ispettori che, in anonimato e pagando il conto, hanno visitato i locali più volte, giudicandoli in totale autonomia. Riteniamo che la narrazione gastronomica non si debba fermare proprio ora che le attività ristorative vivono un momento durissimo. Lo dobbiamo proprio a chi va avanti tra mille difficoltà, non abbassando mai l’asticella della qualità. Come più volte sostenuto, tenere alta l’attenzione su un settore che fa grande l’Italia è il nostro lavoro, oltre che la nostra passione».

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