ENTRO IL 5 SETTEMBRE ISCRIZIONI AL MONDIAL DES VINS EXTREMES

Sono aperte le iscrizioni per la 31esima edizione del Mondial des Vins Extrêmes, l’unico concorso enologico al mondo specificatamente dedicato ai vini frutto di viticoltura estrema. La competizione ha la finalità di promuovere e salvaguardare le produzioni di piccole aree vitivinicole isolane o montane, in forte pendenza o terrazzate, dove si coltivano soprattutto vitigni autoctoni. Apposite commissioni d’assaggio, composte ciascuna da 3 enotecnici o enologi e da 2 degustatori esperti, si riuniranno in Valle d’Aosta per la valutazione dei vini in gara giovedì 28 e venerdì 29 settembre 2023.

I produttori interessati potranno iscrivere i propri vini entro martedì 5 settembre 2023 sul sito www.mondialvinsextremes.com/concorso/iscrizione.

La peculiarità del Mondial des Vins Extrêmes è dovuta principalmente alla varietà delle referenze in degustazione, ottenute per lo più da vitigni autoctoni, caratterizzati da terroir che donano al vino caratteristiche organolettiche precise e che rendono questo concorso unico nel panorama enologico mondiale. Nelle scorse edizione i vini partecipanti sono stati più di 800, provenienti da 24 Paesi, di cui extra europei Armenia, Argentina, Brasile, Cile, Georgia, Kazakistan, Libano, Stato di Palestina e Stati Uniti.

“Crediamo che partecipare al Mondial des Vins Extrêmes rappresenti una straordinaria opportunità per i vignaioli di alta montagna o a picco sul mare, che affrontano quotidianamente sfide impegnative nella coltivazione dei loro vigneti, in aree geografiche caratterizzate da altitudini elevate, condizioni climatiche imprevedibili e terreni impervi – dichiara Stefano Celi, Presidente del Cervim – Centro di Ricerche, Studi, Salvaguardia, Coordinamento e Valorizzazione per la Viticoltura Montana –. L’alto numero di adesioni, in crescita di anno in anno, conferma il prestigio di questo autorevole riconoscimento, che offre ai produttori visibilità su scala globale e la possibilità di condividere le loro storie con appassionati da tutto il mondo”.

Il Mondial des Vins Extrêmes è organizzato annualmente dal Cervim – Centro di Ricerche, Studi, Salvaguardia, Coordinamento e Valorizzazione per la Viticoltura Montana, in collaborazione con l’Assessorato all’Agricoltura e Risorse Naturali della Regione Autonoma Valle d’Aosta e AIS Associazione Italiana Sommelier – Sezione Valle d’Aosta. È patrocinato dall’Oiv – Organisation Internationale de la Vigne et du Vin e autorizzato dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. Fa inoltre parte di Vinofed, la federazione che riunisce i grandi concorsi enologici internazionali.

SERRE DI PEDERIVA: L’AMORE PER IL TERRITORIO CREA VINI DA MEDAGLIA D’ORO

È un legame indissolubile quello tra il fascino delle colline del Conegliano Valdobbiadene, già patrimonio Unesco, e la grande fatica necessaria per coltivarle. Uno scenario di ripidi pendii su cui arrampicano i vigneti dell’azienda vinicola Serre, posizionati a un’altitudine media tra i 300 e i 500 sopra il livello del mare dove il lavoro in vigna, a causa delle fortissime pendenze, è solo manuale. Qui si origina l’escursione termica perfetta che crea le caratteristiche distintive del vero Valdobbiadene Docg vino dal carattere straordinario che conquista al primo assaggio. Lo confermano anche i recenti risultati del Mondial del Vins Extrêmes 2019 organizzato dal Cervim in cui il Valgres Valdobbiadene Docg Rive di Combai 2018 dell’azienda Serre di Pederiva ha conquistato la Medaglia d’Oro, superando gli oltre 700 vini ammessi al concorso e provenienti, oltre che da tutta Europa, anche da Armenia, Cile, Georgia, Kazakistan, Israele, Libano e Turchia.

Un risultato che ripaga il lavoro di tanti anni, poiché ottenuto nell’unica manifestazione enologica mondiale specificamente dedicata ai vini prodotti in zone caratterizzate da viticolture eroiche.

Il Mondial del Vins Extrêmes, infatti, promuove e salvaguarda le produzioni di piccole aree vitivinicole che si caratterizzano per storia, unicità, valore ambientale e paesaggistico. Autentiche “isole della biodiversità viticola“ che corrono il rischio di scomparire a causa degli alti costi di produzione e realizzazione dei vigneti, che arrivano a essere anche dieci volte più costose di un vigneto di pianura.

Una realtà con cui, da sempre, l’azienda Serre si trova a interagire, nell’assoluto rispetto di questo ambiente unico al mondo. Proprio la ripidezza dei terreni e l’alternarsi dei boschi ha tutelato queste terre dallo sviluppo di un’agricoltura intensiva, consentendo lo sviluppo di una viticoltura incontaminata che rispetta la biodiversità. Non a caso tra i filari della cantina Serre di Pederiva è un’esperienza quasi quotidiana l’incontro con animali di tutti i generi: tassi che scavano la terra alla ricerca di insetti o vecchie castagne, cervi e caprioli che alcune volte intralciano le attività dell’uomo, uccelli che si nutrono beccando grappoli d’uva.

Rispetto che si riflette anche nella conduzione dei vigneti secondo i dettami dell’Agricoltura Sostenibile, ovvero attuando particolari tecniche colturali, in grado di rispettare la biodiversità, la salute per l’operatore e la salubrità del prodotto.

Una sensibilità che nasce dallo speciale legame che la famiglia Pederiva ha con queste terre, un sentimento indissolubile che solo chi è stato costretto a lasciare i luoghi natii può comprendere appieno.

Perché l’avventura di questa azienda parte da una storia di emigranti che, appena raccolte le risorse necessarie, tornarono al paese natale e acquistarono la “terra”. Così fecero le famiglie Pederiva e Mattiola che, nel 1956, acquistarono ciascuna diversi appezzamenti intorno a Combai dai conti Brandolini d’Adda. Fu necessario un intenso lavoro di reimpianto per far ripartire la produzione nei terreni pressoché abbandonati, a cui seguì l’accorpamento dei vigneti grazie al matrimonio tra Camillo Pederiva e Rosa Mattiola, che nel 1958 unì le due famiglie e le relative proprietà.

Un’azienda familiare che oggi prosegue grazie all’impegno dei figli Luca e Marco, testimoni di un felice passaggio generazionale che ha consentito il proseguimento di una bella storia fatta di amore, natura e abilità dell’uomo, di cui il Valdobbiadene Docg di Serre è la perfetta sintesi.