GAMBELLARA, TORNA VINNATUR TASTING 2024

Dal 13 al 15 aprile lo show-room Margraf di Gambellara (Vicenza) accoglierà la 19esima edizione di VinNatur Tasting, annuale manifestazione organizzata da VinNatur – Associazione Viticoltori Naturali. La rassegna proporrà un viaggio attraverso tutte le regioni vinicole italiane e una selezione di Paesi europei, ideale sia per chi vuole avvicinarsi al mondo dei vini naturali sia per coloro che già li conoscono e per i professionisti del settore che desiderano ampliare le proprie conoscenze in materia.

Durante la tre giorni, dalle ore 10 alle 18, i visitatori potranno assaggiare i vini e conoscere i 190 vignaioli provenienti da Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Austria, Ungheria, Slovenia e Repubblica Ceca, uniti dall’obiettivo di condividere le tecniche e le esperienze messe in campo per produrre vino in maniera naturale, sia in vigna che in cantina, e di divulgare la cultura del terroir.

VinNatur Tasting 2024 sarà inoltre caratterizzato dal ritorno della tasting room, area dedicata a giornalisti e importatori che potranno degustare le etichette protagoniste della rassegna e confrontarsi con i produttori in un contesto riservato. A completare l’offerta momenti di approfondimento e confronto con alcune masterclass, che si terranno nelle giornate di domenica 14 e lunedì 15 aprile. Sarà sempre attiva un’area food esterna e coperta, dove trovare ristoro, con musica rigorosamente dal vivo.

Il biglietto d’ingresso giornaliero ha un costo di 30 euro a persona, comprensivo di calice da degustazione, mappa dei produttori e catalogo dell’evento, acquistabile in loco oppure in prevendita al link http://www.eventbrite.it/e/biglietti-vinnatur-tasting-2024-814251477087. È disponibile anche un ticket valido due giorni al prezzo di 50 euro.

Il ricavato della rassegna sarà utilizzato per sostenere i progetti di ricerca dell’Associazione VinNatur e per l’organizzazione di seminari dedicati alla formazione degli associati. Inoltre, anche quest’anno parte dei proventi verranno devoluti alla Onlus Progetto Alépé, impegnata dal 1986 nell’assistenza medica e sociale degli abitanti della città di Alépé, in Costa d’Avorio. Tra le prime e più importanti rassegne sul vino naturale che oggi si rivolge a un pubblico sempre più internazionale, VinNatur Tasting è la manifestazione che contribuisce alla divulgazione dei principi fondamentali di VinNatur. Dopo le quindici edizioni a Villa Favorita a Sarego (Vicenza) nel 2019 l’evento si trasferisce nello show-room Margraf di Gambellara.

“Abbiamo da poco concluso l’edizione in trasferta a Genova nella quale siamo stati accolti dalla città in modo splendido – dichiara Angiolino Maule, presidente di VinNatur – Ma fa sempre un certo effetto tornare a casa. Guardiamo con entusiasmo alla nuova edizione di VinNatur Tasting, testimonianza della vitalità della nostra Associazione che quest’anno ha raggiunto il traguardo dei 300 iscritti, segno che sempre più produttori stanno abbracciando una viticoltura rispettosa del terroir”.

TUTTO PRONTO PER VINNATUR GENOVA: APPUNTAMENTO IL 21 E 22 GENNAIO AI MAGAZZINI DEL COTONE

Conto alla rovescia per VinNatur Genova, l’evento dedicato ai vini naturali che si terrà domenica 21 e lunedì 22 gennaio ai Magazzini del Cotone al Porto Antico. La rassegna, che vedrà protagonisti oltre 90 vignaioli iscritti all’associazione, si arricchisce di tre masterclass di approfondimento sulla viticoltura che esegue minimi interventi in vigna e in cantina.

Comincerà l’enologo Giacomo Buscioni, che domenica 21 gennaio alle ore 15.30 condurrà una degustazione di vini opportunamente modificati per far conoscere le principali alterazioni organolettiche di origine microbiologica e le loro caratteristiche più comuni. Lunedì 22 gennaio alle 11 Samuel Cogliati Gorlier, autore, editore e divulgatore indipendente italo-francese, fondatore di Possibilia Editore, guiderà il tasting alla cieca Italia contro Francia, mirato a individuare i tratti stilistici o espressivi distintivi della maniera di intendere il vino nei due principali Paesi produttori mondiali. A seguire, sempre a cura di Gorlier, alle 14 si terrà Il Piemonte nascosto, incentrata sui vitigni meno noti delle Langhe. In assaggio selezionate etichette dei vignaioli Carussin, Crealto, La Morella, Rocca Rondinaria, Santuvario e Tère Rüse.

Ciascuna masterclass avrà un costo di 10 euro a persona, che potranno essere corrisposti online al link http://www.eventbrite.it/o/vinnatur-associazione-16822504962 insieme all’acquisto del biglietto d’ingresso alla manifestazione.

“Dopo un’edizione interrotta a febbraio 2020 e un’altra di dimensioni più contenute per l’emergenza sanitaria Covid-19 ancora in atto nel 2021, siamo felici di ritornare quest’anno ai Magazzini del Cotone con un grande VinNatur Genova – dichiara Angiolino Maule, Presidente dell’associazione –. Oltre a coinvolgere 95 produttori di vino, per proporre un evento ancor più ampio nel programma e nelle iniziative, abbiamo lavorato insieme ai ristoratori del territorio per dare vita al VinNatur Bistrot, un’area food collocata all’interno della manifestazione dove saranno presenti diversi chef del territorio, e coinvolto numerosi locali in VinNatur in città, un ciclo di serate organizzate per condurre il pubblico di appassionati e curiosi nel mondo del vino naturale, insieme a divertimento e intrattenimento musicale”. Il dettaglio degli appuntamenti sarà disponibile sul sito della manifestazione.

I biglietti d’ingresso a VinNatur Genova, comprensivi di calice per gli assaggi e di guida alla manifestazione, saranno acquistabili esclusivamente in loco al costo di 20 euro. È disponibile anche un biglietto valido per entrambe le giornate al prezzo di 35 euro.

VINNATUR GENOVA 2024, LA RASSEGNA DEL VINO NATURALE TORNA AI MAGAZZINI DEL COTONE

Domenica 21 e lunedì 22 gennaio 2024 nel capoluogo ligure si berrà secondo natura. Torna infatti VinNatur Genova, la rassegna dedicata ai vini naturali all’interno dei Magazzini del Cotone al Porto Antico. La organizza VinNatur, l’Associazione Viticoltori Naturali nata nel 2006 dall’esigenza di unire piccoli vignaioli italiani ed europei con l’obiettivo di far conoscere il vino che producono e di ampliare le loro conoscenze specifiche in materia di viticoltura ed enologia naturale. Costruiti a fine Ottocento per conservare merci provenienti da ogni angolo del mondo, oggi i Magazzini del Cotone, con i loro 31 mila metri quadrati di superficie distribuiti su quattro piani, rappresentano un importante polo culturale e di eventi nel cuore della città, affacciato sul mare e sul golfo di Genova. Si tratta del palcoscenico ideale per accogliere i 90 produttori provenienti da Italia, Austria, Spagna, Francia e Ungheria che porteranno in assaggio le proprie selezionate eccellenze enologiche: uno spazio ampio e ben organizzato dove prendere parte a un’esperienza di degustazione straordinaria.

Durante la rassegna, che in entrambe le giornate aprirà le porte ai visitatori dalle 10 alle 18, i vignaioli presenteranno le proprie etichette e condivideranno il proprio modo di fare vino. Ai banchi d’assaggio sarà possibile scoprire una viticoltura che esegue il minor numero possibile di interventi in vigna e in cantina, ma anche confrontarsi direttamente con i produttori e scoprire come i vini naturali protagonisti della rassegna ben si accompagnino alle prelibatezze gastronomiche del territorio. Non mancherà infatti un’ampia area food che completerà la proposta enologica di VinNatur Genova. Saranno inoltre previste alcune masterclass di approfondimento. “Siamo profondamente convinti che il vino naturale sia un’espressione di natura, cultura e tradizione: un’arte che rispetta la terra, il vigneto e la storia. In un mondo sempre più omogeneo il vino naturale ci ricorda l’importanza di preservare la diversità e la bellezza di un’agricoltura sana – dichiara il Presidente di VinNatur Angiolino MauleVinNatur Genova 2024 è un’opportunità straordinaria di condividere ancora una volta questa nostra visione con il pubblico di wine lovers in un mercato, quello del capoluogo ligure, che da tempo accoglie e apprezza il vino naturale e che abbiamo scelto per ospitare questa manifestazione a partire dal 2015”.

I biglietti d’ingresso alla manifestazione potranno essere acquistati esclusivamente in loco. Il costo del ticket giornaliero è di 20 euro e include il calice per la degustazione, oltre a una guida dell’evento. È disponibile anche un biglietto valido per entrambe le giornate al prezzo di 35 euro.

VINNATUR TASTING 2020: RINVIATA A GIUGNO LA FIERA DEL VINO NATURALE

L’Associazione viticoltori naturali comunica ufficialmente il cambio data di VinNatur Tasting 2020. Il grande banco d’assaggio dei vini naturali si terrà dal 13 al 15 giugno negli spazi dello Show-room Margraf di Gambellara, in provincia di Vicenza. “VinNatur Tasting è uno dei maggiori appuntamenti dedicati al mondo del vino naturale e per l’Associazione è una priorità assicurare la presenza di espositori e pubblico internazionale – dichiara Angiolino Maule, presidente di VinNatur – Le attuali restrizioni di ingresso nel nostro Paese e di mobilità interna a seguito dei provvedimenti relativi al contenimento del Covid-19 ci hanno indotto a rinviare l’appuntamento a giugno, mantenendo così il binomio con Vinitaly. Siamo purtroppo consapevoli dei disagi organizzativi che questo slittamento potrà provocare per qualche produttore, soprattutto per le realtà più piccole, perché il periodo in vigna non è certo dei migliori”.

Gli orari rimarranno invariati, dalle 10 alle 18, così come il costo del biglietto d’ingresso giornaliero, 25 euro a persona comprensivo di calice da degustazione, mappa dei produttori e catalogo dell’evento.

DOC GAMBELLARA: AL VIA UN PROGETTO TRIENNALE PER LA VITICOLTURA SOSTENIBILE

Nel Consorzio Tutela Vini Gambellara è nato un progetto triennale dedicato alla viticoltura sostenibile. Il territorio della Doc farà parte dello studio sperimentale T.I.Ge.S.Vi – Tecniche innovative di gestione del suolo in vigneto e loro influenza sulla biodiversità e sulla fertilità, che avrà l’obiettivo di fornire ai viticoltori indicazioni su come coltivare al meglio i vigneti per migliorare la biodiversità del territorio e la vita delle piante. La presentazione del progetto è stata oggetto del convegno in programma lunedì 9 dicembre nella Sala Murialdo di Montecchio Maggiore (Vicenza).

«Negli ultimi decenni – spiega Silvano Nicolato, presidente del Consorzio Tutela Vini Gambellara – stiamo assistendo ad una forte riduzione delle risorse naturali negli ecosistemi agricoli, ma anche alla richiesta di un approccio sempre più sostenibile da parte dei consumatori. La Doc Gambellara ha da sempre una forte propensione ad un pensiero alternativo nella viticoltura, tanto da essere l’avamposto del vino naturale con l’Associazione VinNatur. Per questo siamo felici di far parte di questa sperimentazione triennale che ci vedrà in prima fila per migliorare la salubrità del nostro territorio».
La ricerca, che coinvolgerà anche il Consorzio Tutela Vini Colli Euganei, verrà condotta nel periodo tra il 2019 e il 2021. Capofila del progetto sarà la cantina La Biancara di Angiolino Maule e il gruppo di lavoro sarà composto, oltre che dai due Consorzi di Tutela, anche da VinNatur, Cantine Vitevis, Irecoop Veneto, il Dipartimento di Agronomia, Animali, Alimenti, Risorse naturali e Ambiente.

«Ci auguriamo che questo studio – spiega Angiolino Maule, Presidente VinNatur e titolare de La Biancara – sia il primo passo di un proficuo percorso con i produttori del Consorzio, per sensibilizzare maggiormente le aziende verso il tema della sostenibilità e avvicinarle ad una viticoltura sempre più attenta all’ambiente».

Accanto a Giovanni Ponchia, direttore del Consorzio e moderatore del convegno, sono intervenuti Silvano Nicolato e Angiolino Maule. Con loro c’erano Lorenzo Tonina di Studio Giannone che ha introdotto il progetto, la sua strutturazione e i risultati attesi; Luca Pizzoli di Cantine Vitevis, con un intervento sull’importanza della coltivazione ecosostenibile per aiutare l’apparato radicale della vite, e Stefano Zaninotti di Vitenova che ha presentato le misurazioni chimico-fisiche della fertilità biologica del terreno e l’uso di tali analisi a livello agronomico.

GUSTO: BIENNALE DEI SAPORI E DEI TERRITORI. QUATTRO GIORNI A VENEZIA

NEL NOME DI UGO TOGNAZZI

Gianmarco Tognazzi vignaiolo

Gianmarco Tognazzi vignaiolo

Saranno 4 giornate intense, piene di eventi, di degustazioni, di cooking show, di laboratori, di convegni e presentazioni quelle fra il 26 e il 29 ottobre in occasione della prima Biennale del Gusto, che si intitola più appropriatamente Gusto – biennale dei sapori e dei territori. In fin dei conti Venezia ci ha abituato alla parola Biennale ed è finalmente, diciamo noi, arrivata in Laguna anche quella dedicata a Food & Wine, per dirla molto in breve, ché la manifestazione (vedere il programma) è di grande sostanza e poca sola appariscenza pur con premi e riconoscimenti. Insomma era tempo che Venezia prendesse per mano il carro dell’enogastronomia e dell’agroalimentare, confortando così dopo secoli una storia di grande cultura quanto a cibo e vino e un primato nell’editoria enogastronomica che risale alla bellezza di sei secoli fa (si veda sull’argomento il preciso saggio di Flavio Birri Cucina sotto torchio edito da Helvetia e sul quale ritornerò quanto prima) e che durò almeno per duecento anni. E non solo quello. Perchè quanto a pratica, la cucina veneziana tramandata nei secoli è fusion, internazionale per forza, basti pensare ai commerci e all’uso delle spezie, e poi, alle eccellenze che non sono soltanto i go e i pesci di laguna, ma anche frutta, verdure (i doni dell’Estuario), la cacciagione di valle,  e il vino. Sissignori proprio quel vino che s’è andato perso per molti decenni e che ora pochi coraggiosi ben avveduti stanno coltivando con ottimo successo. Vignaioli di laguna che avranno il loro spazio nel corso della rassegna. La manifestazione, realizzata dall’Associazione Venezia Cultura Natura (partner organizzativo Tvexpress Eeventi) con il fondamentale contributo operativo di Slow Food, ha come testimonial d’eccezione l’attore Gianmarco Tognazzi, che, in onore del grande padre Ugo, raffinato gourmand e cuoco, presenterà in prima nazionale Conte Mascetti (il personaggio di Amici Miei intrerpretato dal padre) il nuovo vino della Tognazza Amata, l’azienda di famiglia. Ma non solo, perché Tognazzi con lo chef Fabio Campoli terrà uno show cooking eseguendo piatti con alcune delle ricette di Ugo Tognazzi. Altro momento clou della manifestazione sarà la presentazione in anteprima della guida ai vini di d’Italia: Slow Wine 2014 con la presenza dei curatori. Momento arricchitto, per tutta la manifestazione, dalla possibilità di degustare per la prima volta le oltre 1.000 etichette selezionate dalla guida di Slow Food e tutti i vini segnalati con i riconoscimenti attribuiti dalla guida. Ci sarà anche uno spazio dedicato ai progetti di Slow Food, un’Enoteca per le degustazioni e un locale dove poter assaggiare piatti della tradizione e i prodotti dei Presidi.  E per quanto riguarda i vini, non è finita. Ci saranno alcuni eventi molto particolari e per certi versi eccezionali come: il laboratorio con Angiolino Maule, grande vignaiolo, che accompagnerà i partecipanti lungo i sei vini da lui preferiti e tutti di produttori, come lui, naturali; il laboratorio delle grandi annate, ovvero 6 Amarone della Valpolicella 1997 condotto da Fabio Giavedoni e Maria Grazia Melegari di Slow Wine; che condurranno anche il laboratorio 50 sfumature di Garganega; il laboratorio Grande tra i grandi: 1999 Barolo d’annata condotto da Giancarlo Gariglio di Slow Wine;  e il laboratorio Mauro Lorenzon, l’oste del vin bon che farà assaggiare ai partecipanti i suoi vini del cuore. Accennavo più sopra ai premi. Eccolo: Premio Città di Venezia per la Gastronomia che sarà attribuito da due giurie altamente qualificate di giornalisti e grandi cuochi a Junior Chef/Junior Lady Chef (massimo 35 anni) che, attento alla sana alimentazione, con continuità ed innovazione valorizzi i prodotti del territorio con ricette semplici e legate alla tradizione, e a Senior Chef/Senior Lady Chef che, nei diversi anni di professione, abbia promosso o rivisitato le ricette tradizionali del territorio o di un’area geografica italiana, sia in patria che all’estero.  

Mara Zanetti e il marito Maurizio Martin

Mara Zanetti e il marito Maurizio Martin

E, visto che “siamo in cucina”, ecco che fra i molti eventi in programma spiccano le esibizioni, per dir così, dal vivo di alcuni grandi nomi della ristorazione di casa nostra. Insomma show cooking con Gian Luca Tomasi, Alessandro Cozzolino, Mara Zanetti Martin, Fabio Campoli, Corrado Corti, Carlo Crobeddu, Marino Panfilio, Roberto Toro, Alberto Tonizzo, Salvatore Gambuzza, Renato Piccolotto, Attilio Di Fabrizio, Giuliano Baldessari, Luigi Lovisa, Piergiorgio Siviero, Paolo Capuccio, Danilo Bei, Lorenzo Cogo, Alessandro Dal Degan.  E per quanto riguarda i cuochi segnaliamo due eventi a cena: quella di gran gala, sabato 26, nel ristorante dell’Hotel Gritti e quella, domenica 27,  nel ristorante Fortuny dell’ Hotel Cipriani intitolata ai sette peccati capitali e realizzata dai sette chef della catena dei grandi alberghi italiani Orient Express. E non è finita perché, elecando velocemente da un programma nutritissimo: Trofeo Divinando, sfida da sommelier della Fisar, workshop del turismo a cura di Tourism28, Business  to Business buyer e produttori a diretto contatto a cura di Trinit International, Cultura del formaggio a cura dell’Onaf, convegno su olio, cioccolato e Mandorla: gli Iblei e la Val di Noto incontrano la cultura azteca; presentazioni di libri di settore; mostra di ritratti di cuochi di Renato Missaglia; convegno su cibo, sostenibilità e salute umana a cura di Ca’ Foscari; conferenza nazionale a cura di Slow Food su Bere giovane: tra sobrietà e consapevolezza; lezione sulla carne dei fratelli Damini, celebri macellai e ristoratori vicentini. E molto altro ancora, tenendo conto che ci sono anche gli stand di oltre 150 espositori. Insomma un evento con la E maiuscola. Viene da pensare, anche se il progetto potrebbe far tremare vene e polsi a più di qualcuno, al futuro: ovvero che questa Biennale dei Sapori e dei Territori potrebbe diventare per la gastronomia quel che Vinitaly è per il vino. Non solo. Visto che si chiama Biennale, perché non allargare il tiro all’internazionalità gastronomica? In fin dei conti Venezia c’è abituata. Da sempre. Un’ultima annotazione, di servizio: orari: sabato e lunedì: 10-18; domenica: 10.30-17,30; martedì 10,30-18. Dove? Al Terminal Passeggeri dietro Piazzale Roma. Per info, costi, prenotazioni dei laboratori consultare il sito www.biennaledelgusto.it. Troverete il dettaglio del programma dell’intera manifestazione e un dettagliato percorso (anche con menu) Fuori Salone fra pranzi, cene e aperitivi ” A spasso per Venezia e dintorni”.

Mauro Lorenzon

Mauro Lorenzon

SUBITO UN GRANDE SUCCESSO

Mara Zanetti Martin durante il show cooking

Mara Zanetti Martin durante il show cooking

Sono stati ben 10.000 i visitatori che hanno affollato la Biennale del Gusto a Venezia solo il primo giorno di apertura. Alla presenza del presidente della manifestazione Gianni Gobbato e con i comunicati inviati da Luca Zaia Presidente della Regione del Veneto e Giuseppe Castiglione sottosegretario di Stato alle Politiche Agricole, nell’ordine sono intervenuti, Roberto Perocchio Amministratore delegato di VTP, il Vicepresidente della Provincia di Venezia, il senatore Mario Dalla Tor del Ministero alle Politiche Agricole, l’Assessore al Commercio e Attività Produttive del Comune di Venezia Carla Rey, Roberto Ciambetti Assessore al Bilancio e agli Enti Locali della Regione Veneto, l’Assessore alle Attività Produttive e Agricoltura della Provincia di Venezia Lucio Gianni, l’On. Laura Fincato, presidente delegato del Comitato Expo Venezia 2015, il Presidente regionale di Slow Food Italia Mauro Pasquali e il testimonial della manifestazione GianMarco Tognazzi che con grande ironia si è definito “un agricoltore prestato all’arte” “simbolo” di un evento che rappresenta appieno quegli stassi valori portati avanti dal padre Ugo.Tutti concordi nel dichiarare questo debutto è già una conferma del valore culturale, ma soprattutto economico, di un evento che mette in luce il territorio, i suoi valori e tutte le professionalità ad esso legate, confermando di essere fin da ora una solida realtà nel panorama fieristico nazionale. Oltre alle diecimila presenze di pubblico bisogna segnalare anche la grande affluenza di giornalisti accreditati da ogni parte d’Italia: fra telecamere, macchine fotografiche, Ipad e via discorrendo si sono contati in almeno ducento.  Tutti i presenti hanno potuto degustare, a seguito del taglio del nastro ufficiale, il rinfresco che è stato un vero e proprio evento nell’evento in grado di unire idealmente nord e sud in un intrigante miscuglio di sapori e di profumi. La collaborazione della Camera di Commercio di Cosenza, degli Chef Veneti e Dolomitici ha saputo regalare un’esperienza sensoriale e degustativa dei migliori prodotti delle loro realtà. E la ciliegina sulla torta l’ha letteralmente messa l’azienda “La Donatella” con il loro tiramisù su ricetta di Giuseppe Maffioli, padre e custode della buona tavola e della tradizione. Fin qui la cerimonia ufficiale che ha goduto di un altro evento ufficiale, ovvero la presentazione della guida dei vini d’Italia di Slow Food: Slow Wine 2014. Sala affollata per sentire i curatori illustrare lo spirito della guida e spiegare le motivazioni delle segnalazioni dei migliori vignaioli e vini secondo il censimento molto accurato e profondo della guida. Poi ressa, autentica, coda quasi insuperabile per degustare proprio i migliori 700 vini secondo la guida nel padiglione di Slow Food. E a fianco anche lì successo dello show cooking di Mara Zanetti Martin la chef e titolare della stellata Osteria da Fiore di Venezia. Come è sempre stato affollato il ristorante allestito nel grande imbarcadero del Terminal, una sorta di cucina en plein air con una nutrita scelta di piatti dagli antipasti al dolce. Tutti in fila anche lungo il grande “tunnel” degli espositori distribuito su due piani: eccellenze da tutte la parti d’Italia, ottimi vini sì, ma soprattutto leccornie gastronomiche di altissima qualità dai formaggi, ai salumi, alle salse, ai biscotti, alle trote salmonate allevate in acquacoltura di risorgiva, i bianchi e piatti fagioli del Canavese, le marmellate di arance rosse della Sicilia, ai baccalà pronti o da preparare velocemente (ma ottimi) a casa, ai prodotti dei presidi Slow Food, ai banchi dove si parla di turismo, di cooperazione dell’ospitalità, inviti a buyers stranieri a comprare  pacchetti di viaggi in Italia a gustare le nostre eccellenze. Insomma  un evento che a Venezia mancava e che proprio nella giornata inaugurale ha dimostrato la sua “necessità”.

Folla per degustare i 700 vini di Slow Wine

Folla per degustare i 700 vini di Slow Wine

UNA PIOGGIA DI PREMI. GIUSTI

E lunedì sono stati consegnati anche i premi, ovvero Il Premio città di Venezia per la gastronomia, alla sua prima edizione, che ha un ruolo centrale nella programmazione della manifestazione GUSTO-biennale dei sapori e dei territori, dedicata, come il Premio stesso al valore culturale della gastronomia italiana. La Giuria è composta da un pool di giornalisti ed esperti del settore.  Presieduta dalla Lady Chef Luisa Vallazza e dallo Chef e presidente del Club dei Buongustai Fabio Campoli, la Giuria è composta da Gabriella Bugari Presidente Delle Lady Chef Italia, Rosanna Codino giornalista, Domenica Grande giornalista, Chiara Mojana giornalista, Anna Prandoni giornalista, Romina Savi giornalista, Martina Semenzato Presidente  Scuola del Vetro Abate Zanetti, Faith Willinger giornalista, Roberto Carcangiu Chef, Claudio De Min giornalista, Bruno Gambacorta giornalista, Giuseppe Gioia giornalista, Sergio Grasso enogastronomo, Renato Malaman giornalista, Giorgio Nardelli Chef, Fabrizio Nonis giornalista, Antonino Padovese giornalista, Nicola Portinari Chef, Carlo Romito Presidente Solidus, Ferruccio Ruzzante Editore e il testimonial di gusto GianMarco Tognazzi nella veste di Presidente Onorario. Il Premio nasce per valorizzare, con un importante riconoscimento, l’antica storia gastronomica di una delle città più esclusive al mondo e portare gli chef a confrontarsi con ricette semplici e legate alla tradizione, ma che valorizzino i prodotti del territorio in maniera innovativa e con quel guizzo tipico dell’alta gastronomia. Come cita il nome stesso, il Premio vuole omaggiare la città di Venezia, ma a dispetto di localismi, il riconoscimento verrà attribuito ai migliori Chef e le migliori Lady Chef, sia Senior che Junior, a livello nazionale. L’iniziativa, organizzata da GUSTO e coordinata dallo chef Graziano Manzatto, è fortemente sostenuta dal Comune di Venezia con l’Ass. al commercio e alle attività produttive, in quanto considerata un’ottima opportunità per la promozione dell’eno-gastronomia locale. Un riconoscimento è assegnato a tutti gli Chef e Lady Chef, sia Senior che Junior, segnalati liberamente dai membri della Giuria. Ventisei chef, ognuno dei quali rappresenta uno stile unico e inimitabile, ma comunque di altissimo livello nel panorama italiano.  Le Junior Lady Chef Alessia Niero, Francesca Narcisi, Barbara Troncia e le Lady Chef Mara Martin, Isa Mazzocchi, Iginia Carducci, Nadia Pasquali e Fabrizia Meroi. Gli Chef Thomas Bellotto, Andrea Stella, Raffaele Ros, Luca Faraon, Stefano Rano, Alfio Ghezzi, Enrico Crippa, Michele Cocchi, Antonio Terzani e gli Junior Chef Eddi Riotto, Luca Magri, Fabio Mancuso, Giuseppe Losciale, Diego Rigotti, Marco Di Lorenzi, Nicola Dinato, Dario Tornatore. Ad aggiudicarsi i premi come vincitori assoluti di categoria per l’attenzione alla sana alimentazione, con la continuità e l’innovazione a valorizzare i prodotti del territorio, con ricette semplici e legate alla tradizione sono la Junior Lady Chef Antonia Klugmann del Ristorante Venissa e del Ristorante L’Argine e lo Junior Chef Alessandro Dal Degan del Ristorante La Tana. Mentre per le categorie Lady Chef e Chef hanno vinto rispettivamente Valeria Piccini del Ristorante Da Caino e Corrado Fasolato del Ristorante Spinechile per la promozione o rivisitazione (nel proprio ristorante o dove opera) lungo gli anni della carriera, nelle ricette tradizionali del territorio o di un’area geografica italiana, sia in patria che all’estero. Il presidente onorario in accordo con i presidenti di Giuria hanno scelto di attribuire un  Premio alla carriera  che per questa edizione va a Benito Morelli rinomato chef del Ristorante Benito di Velletri pigmalione culinario e fraterno amico di Ugo Tognazzi. Benito Morelli nella sua umiltà si autodefinisce un semplice cuoco, quando nella realtà dei fatti è un vero e proprio “imperatore della cucina laziale” – come sottolinea calorosamente Fabio Campoli nel presentarlo – un “oste” nel senso tradizionale della parola che si è fatto da solo con fatica e duro lavoro, ma sempre col sorriso stampato sul viso, carattere e autorità di una persona semplice. A sorpresa e con gran commozione dei presenti, il Maestro Vetraio Giancarlo Signoretto della Scuola del Vetro Abate Zanetti  ha consegnato a GianMarco Tognazzi, una splendida scultura in vetro, pezzo unico e irripetibile, modellata a immagine e in memoria del padre Ugo Tognazzi, un personaggio che è rimasto nel cuore di tutti gli italiani per la sua grande spontaneità e il suo essere, come tutti i più grandi, una persona di grande modestia.
 

AL SAN MARTINO TORNANO I GIORNALISTI AI FORNELLI: COSTA E SELVAGGINA

Luigi Costa

Luigi Costa

Ed eccoci alla seconda parte della rassegna quella che Michela Berto e Raffaele Ros avevano annunciato per l’autunno. Ci riferiamo alla manifestazione “A cena col giornalista” che si svolge da due anni a questa parte nell’elegante ristorante San Martino di Scorzè. Venerdì 4 ottobre, infatti, il protagonista ai fornelli sarà Luigi Costa, vicentino doc che più doc non si può, visto che i suoi natali sono nella zona dell’Altopiano dei 7 Comuni. Da  moltissimi anni risiede in città, ma il profumo dei boschi non se l’è mai dimenticato. Nell’ambiente della ristorazione e del vino lo conoscono tutti, perché è uno dei nomi di spicco (dal 1977) della Guida dei Ristoranti d’Italia dell’Espresso, per la quale è coordinatore per il Veneto e il Trentino Alto Adige. Attualmente cura le rubriche enogastronomiche sulla sezione Cult di veneziepost.it ed è l’autore della guida A Tavola con le Venezie. Ma soprattutto Luigi Costa è cacciatore, cacciatore di montagna, per altro, passione che lo tiene impegnato per tutti i mesi di apertura. Non è un caso quindi che il menu della serata al San Martino sia stato impostato sulla selvaggina. Dopo il saluto in cucina con un calice e alcuni cicchetti, fra i quali speriamo il buon Raffaele non dimentichi patatine fritte e sarde in saor entrambre alla  Ros, ecco che ci sarà un gustoso patè di fagiano con tartufo nero e salsa di mele, pan brioche (abbinato al Riesling Kabinett 2006 dell’azienda tedesca Schloss Reinhartshausen di Eltville-Erbach);  a seguire risotto di pernici con coscietta arrosta (abbinato a Witovska 2004 dell’azienda Vodopivec di Gorizia, un vino naturale con macerazione sulle bucce o in alternativa Champagne Rosè Grand Cru della maison Lamiable: il che propone all’ospite la scelta delll’abbinamento ideale,  una simpatica provocazione); costolette di capriolo al burro e cognac con salsa di mirtillo, millefoglie di patata e funghi da bersi con Lagrein Riserva Edizione 2009 dell’azienda De Silva del Lago di Caldaro. A chiudere il classico strudel di mele caldo accompagnato al Recioto di Gambellara del 1996 dell’azienda Biancara, vale a dire di Angiolino Maule, fondatore e profeta di Vinnatur. Info e prenotazioni: 041.5840648 o 320.1609940.